Anniversari da ricordare per la famiglia Ceretto. I trent'anni del Blangè, il decennale di Piazza Duomo e ancora arte contemporanea

25 Gen 2015, 10:29 | a cura di
Sono tanti i progetti per il 2015 delle Cantine Ceretto. A febbraio cinque enoteche milanesi presenteranno in anteprima la nuova annata di Blangè (da uve Arneis) che festeggia trent'anni con una grande festa in vigna la prossima estate. E a settembre arrivano ad Alba le opere dell'artista americana Kiki Smith.

L'INTUIZIONE DEL BLANGE'

Il 2015 è un anno ricco di ricorrenze per la famiglia Ceretto. E l'eccezionalità degli anniversari che si celebreranno nel corso dei prossimi mesi affonda le radici nella storia prestigiosa di un'azienda che ha saputo diventare emblema della viticoltura piemontese. Sin da quando, negli anni Ottanta (e precisamente nel 1985) i BaroloBrothers Bruno e Marcello si misero in testa di puntare su un bianco, proprio nel momento d'oro dei grandi vini rossi. Un'intuizione geniale che metteva a frutto l'impianto del primo vitigno autoctono di Arneis.
Oggi, a distanza di trent'anni, il Blangè (da uve Arneis) rappresenta il 12% di tutta la produzione piemontese di Arneis e ottanta ettari di terreno permettono ogni anno la produzione di 600mila bottiglie in uscita dalle Cantine Ceretto.
Per celebrare la storia di questo successo, il prossimo solstizio d'estate la famiglia organizzerà una grande festa in vigna; un momento per riflettere anche sull'importanza del territorio vinicolo del Roero. Ma la nuova annata di Blangè (dal termine francese boulanger, panettiere) sarà presentata in anteprima (il 12 febbraio) in occasione di WineMI, iniziativa promossa da cinque grandi enoteche di Milano per valorizzare i vini delle grandi aziende vinicole italiane in vista dell'appuntamento con l'Expo. La rassegna, dal 1 al 14 febbraio, proporrà anche aperitivi tematici con i vini Ceretto.

I DIECI ANNI DI PIAZZA DUOMO

L'altra ricorrenza che non può passare sotto silenzio riguarda l'attività decennale dei ristoranti Piazza Duomo e La Piola, fortemente voluti dalla famiglia Ceretto nel cuore di Alba e ai vertici della ristorazione mondiale grazie al sodalizio con lo chef Enrico Crippa, che ogni giorno richiama nelle Langhe visitatori stranieri curiosi di vivere un'esperienza gastronomica di livello.
Nel frattempo, sul fronte enologico, procede l'operazione di conversione da convenzionale a biologico, che entro il 2016 vedrà concretizzarsi una nuova filosofia di produzione. E i progetti per il futuro non mancano, dall'impegno nella selezione straniera Terroirs (vini da piccole cantine internazionali, distillati e acque minerali provenienti dall'Europa) al successo della collaborazione a quattro mani tra Enrico Crippa e Relanghe, azienda specializzata nella lavorazione della nocciola Piemonte Igp.

MECENATISMO E ARTE CONTEMPORANEA

Immancabili le iniziative d'arte, che scandiscono un prolifico rapporto tra la famiglia Ceretto e gli artisti contemporanei del panorama internazionale. Dopo il successo della mostra di Alselm Kiefer, il prossimo settembre il Coro della Maddalena ospiterà una personale di Kiki Smith, l'artista americana che ha decorato gli interni ( e lo spazio esterno) della Piola.
E nel frattempo il pittore inglese Gary Hume ha creato un piatto d'artista che confluirà tra gli speciali piatti del buon ricordo serviti alla Piola.

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