Annullata la World’s 50 Best Restaurants 2020. La classifica salta un anno e torna nel 2021

30 Mar 2020, 17:15 | a cura di
Niente cerimonia, né pubblicazione della lista dei migliori 50 ristoranti del mondo per il 2020. La manifestazione slitta direttamente a giugno 2021, sempre ad Anversa. Lo impongono i tempi. Ma l’organizzazione si impegna a sostenere il settore, e rilancia le iniziative di solidarietà dei cuochi.

Salta l’edizione 2020 della World’s 50 Best. Arrivederci al 2021

Anche la cerimonia della World’s 50 Best Restaurants 2020, in programma per il mese di giugno, è stata annullata. Lo annuncia l’organizzazione del premio, che, ogni anno, mette in fila i 50 migliori ristoranti del mondo, previa votazione di una super giuria di addetti ai lavori. E di annullamento si tratta, dal momento che l’edizione 2020 della classifica non uscirà mai. La decisione del gruppo guidato da William Drew – che solo qualche giorno fa aveva comunque annunciato la lista dei 50 migliori ristoranti d’Asia, pur rinunciando alla cerimonia – infatti, è indirizzata a rinviare i giochi direttamente al 2021, quando Anversa – città belga originariamente designata per ospitare l’edizione 2020, il prossimo 2 giugno – accoglierà giuria e premiati della World’s 50 Best Restaurants 2021. “Vista la situazione internazionale” spiega Drew “impiegheremo tutte le nostre energie per aiutare il settore della ristorazione a guardare al futuro, aiutando al contempo cuochi e ristoratori impegnati con iniziative a sostegno della comunità”.

Un aiuto per la ripresa della ristorazione

Ma la decisione poggia anche su una riflessione amara: la maggior parte delle realtà presenti in lista sono attualmente chiuse, e scontano per i prossimi mesi una massiccia dose di prenotazioni cancellate. Nessuno può dire come e se tutte le attività segnalate riapriranno. E, se in un primo momento sembrava potesse prevalere la linea di stilare una classifica basata sui giudizi espressi precedentemente al deflagrare dell’emergenza, si vaglierà invece l’opzione migliore solo quando il settore fine dining avrà pienamente avviato il suo percorso di ricostruzione e rilancio. Nel frattempo, però, l’organizzazione si impegna a promuovere iniziative a sostegno del comparto (sulla falsariga di quanto annunciato da Vinitaly per il mondo del vino). Mentre attraverso il progetto Coronavirus Initiative, il gruppo ha già iniziato a rilanciare sulle proprie pagine social le iniziative e i progetti dei cuochi impegnati nel mondo a contrastare l’emergenza causata dalla pandemia. “Il nostro più sincero apprezzamento va al settore della ristorazione e a tutti coloro che hanno intensificato il sostegno alla comunità. Dall’offerta di pasti a domicilio a chi collabora con le autorità governative per proteggere i ristoranti e il loro futuro, siamo con tutti voi”, chiosa William Drew.

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