A Fiumicino apre il Ferrari Spazio Bollicine. E l'aeroporto diventa gourmet

19 Feb 2013, 18:49 | a cura di

Tra i luoghi più “difficili” per gli amanti del cibo, gli aeroporti occupano posizioni privilegiate: fast food omologato e rapporto qualità-prezzo insostenibile le caratteristiche che, spesso, trasformano le ore prima di volare in un vero incubo per chi vuole mettere qualcosa sotto ai denti.

Tra gli scali internazionali, Fiumicino brilla ormai in positivo per l’offerta enogastronomica, con alcuni grandi nomi del Made in Italy che hanno intrapreso l’avventura di “ben servire” i viaggiatori. Ultimo nato il Ferrari Spazio Bollicine, stand consacrato al Trento Doc che va ad aggiungersi alla gustosa rosa già cominciata con la gelateria San Crispino, l’Antica Focacceria di San Francesco e il punto Frescobaldi gestito dalla famiglia Bleve.

Dopo Madonna di Campiglio, Napoli e Porto Cervo, è il Terminal 1 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci a ospitare il locale di Cantine Ferrari che, secondo il presidente, Matteo Lunelli, rappresenta un passo molto importante per l’azienda, perché parte di un progetto retail “che vuole innovare il rapporto con i consumatori e introdurre nuove forme di esperienza del vino”. Lo Spazio, disegnato per valorizzare la cantina verticale e i porta-cibo centrali, ricorda, nel design contemporaneo, lo stile di una cucina con isola, intorno alla quale si sviluppa il lungo bancone con gli sgabelli; mosaici Bisazza bianchi e neri a impreziosire l’idea della convivialità.

 

 

L'offerta gastronomica, nelle mani di Alfio Ghezzi - già al comando della Locanda Margon di Trento, il ristorante gastronomico della famiglia Lunelli - vuole riunire il meglio che il nostro paese può offrire in tema di materie prime. Ghezzi, dato il vincolo di proporre solo piatti freddi, ha puntato tutto sulla grande qualità dei prodotti e sulla sensibilità nello scegliere il meglio della stagione, dell'artigianato e dei territori. "Ho voluto che la proposta culinaria fosse semplice, ma immediatamente riconoscibile” ha detto il cuoco, “senza l’utilizzo dei fuochi, dobbiamo essere maggiormente precisi sulla verità dei prodotti".

Ad osservare il menu, balza agli occhi la volontà di comunicare la semplicità dell’arte del ben vivere tutta italica al pubblico internazionale che ogni giorno affolla l’aeroporto: grandi prodotti come mozzarella di bufala campana, culatello e strolghino di Zibello, prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, vanno ad unirsi a insalate e verdure in pinzimonio, pesci marinati e affumicati, puntarelle con colatura di alici, tartare e arrosto freddo di manzo, extravergine del Garda, focacce e grissini stirati a mano, con piatti unici che vanno dai 18 ai 25 euro.

 

 

 

Il bere, strutturato in una bella carta tutta disponibile sia al bicchiere che alla bottiglia, è naturalmente concentrato sulle bollicine di casa, con profondità di annate che si spinge fino al Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 1994. Per chi vuole abbinare flute & food, la proposta di piccoli piatti con calice: il Perlé Rosé 2006 va con salmerino affumicato, grissini e burro, ad esempio, mentre il Ferrari Maximum Demi-Sec è unito a pere e torta sbrisolona.  Nella carta dei vini, anche i rossi e i bianchi delle Tenute Lunelli di Trentino, Umbria e Toscana e la bella iniziativa di rendere omaggio, a rotazione, alle grandi famiglie enologiche, a partire, fin dall’inaugurazione, da Biondi Santi, Gaja e Allegrini.

 

 

Non c’è limite al piacere di poter fare rete con i virtuosi del mondo enogastronomico” ha sottolineato Lunelli, immaginando i futuri abbinamenti territoriali che saranno creati dall’estro di Ghezzi. Intanto, e non è poco, sapere di poter bere un calice di Barbaresco o un millesimato di 20 anni, seduti al Gate 8, supera già ogni immaginazione.

Aeroporto Leonardo da Vinci
Fiumicino
Terminal 1 Gate 8

 

testo e foto a cura di Pina Sozio
19/02/2013

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