Abbinamenti. Polpette al sugo contro tutti

8 Mag 2015, 08:38 | a cura di Giulia Sampognaro
Rustiche e golose, semplici ma non banali, vogliono vini morbidi ma non troppo alcolici, con una struttura aromatica importante. Oggi facciamo la prova del food and wine pairing con le polpette al sugo.
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Le polpette al sugo sanno di casa. Sarร  perchรฉ il sugo รจ una cosa familiare, che fa slacciare il primo bottone della camicia per far posto al tovagliolo. E poi per la scarpetta: il pane casareccio, in dosi abbondanti, per finire il piatto e fare onore a chi si รจ cimentato ai fornelli. In barba a presunte regole di bon ton: polpetta รจ rustica, casalinga. Perfetta in ogni stagione. E in piรน รจ comoda, si prepara in anticipo ed รจ buona anche mangiata tiepida.
Ma non lasciatevi ingannare: non รจ semplice nell'abbinamento con il calice, occorre tener conto della dolcezza ma anche della speziatura della carne, cosรฌ come quella del sugo, che aggiunge unโ€™importante aciditร .

Il piatto

Sono come le ciliegie, una tira lโ€™altra. Un grande classico della cucina italiana, con piccole varianti che le rendono diverse non solo da Nord a Sud ma anche da pianerottolo a pianerottolo: il tipo di carne, di pomodoro, di spezieโ€ฆ Noi abbiamo optato per un piatto ricco, corposo e saporito: polpette con manzo, maiale e un poโ€™ di salsiccia, insaporite con parmigiano, pane ammorbidito nel latte, uova, aglio e pepe. Classico il sugo, con un soffritto base di cipolla, sedano e carota, polpa di pomodoro rustica, basilico e poi โ€ฆ segreto dello chef (un pizzico di noce moscata? o di cumino?).

I bianchi

Metallico lโ€™abbinamento con le bollicine (Oltrepรฒ Pavese Metodo Classico di Giorgi 1870), ma giร  sapevamo che le polpette non avrebbero voluto la carbonica. Meglio il Pecorino Nativae 2013 Tenuta Ulisse anche se crea unโ€™unione troppo โ€˜morbidaโ€™; uno sviluppo non lineare e coerente ma, รจ proprio questo che ci piace! La nota erbacea del vino ha infatti un contrasto interessante con la dolcezza delle polpette.
Abbinamento per concordanza col Grisara 2013 di Roberto Ceraudo, tra rusticitร  e dolcezza, anche se il calice si rivela troppo alcolico. Un vitigno autoctono, il Pecorello, ritrovato e valorizzato, che pur nella sua rusticitร  si presenta con grande eleganza.

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Il rosato

Il pomodoro fa da gancio nell'abbinamento con il Cerasuolo 2013 di Luigi Cataldi Madonna. Profumato e fresco, di grande equilibrio, complice la bella freschezza che accompagna tutto il sorso: fragola, mandorla e viola, con un lungo finale tutto giocato sulle note floreali. Il calice dร  al piatto il giusto apporto di complessitร , trovando un gancio nel pomodoro. Non si amano ma si scortano a vicenda senza concedersi piรน di tanto.

I rossi โ€“ Primo posto

Calice denso color rubino: cosรฌ si presenta il Morellino di Scansano Passera 2013 di Poggio Trevvalle, selvaggio al punto giusto. Una base secca e acida che abbraccia il pomodoro e poi la rusticitร  del tannino che si avvinghia alla polpetta: un abbinamento non banale, che vuole un altro assaggio per essere compreso, che non si accontenta e ne cerca un altro ancora. Unโ€™unione succulenta, forte di una vena di concreta continuitร  che dal calice porta al piatto. Una coppia felice e povera, nel senso che costa poco: quando i soldi non danno la felicitร . Per noi รจ l'abbinamento migliore.

I rossi โ€“ secondo posto

Di bene in meglio con la Barbera dโ€™Alba 2009 di Matteo Correggia, la cui aciditร  (forse il piรน dotato del nostro panel da questo punto di vista) fa da volano per le note aromatiche: lโ€™unione รจ carnosa e carnale, fresca e aromatica, che rimane a lungo sul nostro palato. Per noi al secondo posto.

I rossi โ€“ terzo posto

A questo ci pensa il Gioia del Colle Primitivo Parco Largo 2011 di Plantamura: calice quasi violaceo, con un profumo di amarene e more, con una scia marina che prepara un sorso morbido e di grande slancio, fresco e sapido. La bocca risulta piena e soddisfatta, coinvolta a lungo. L'unione รจ accomodante, morbida, rotonda e crea una sensazione palatale calda e avvolgente, fatta di note mediterranee, che vanno dai capperi alla frutta rossa matura, con una bocca che rimane pulita e avvolta nelle suggestioni della coppia. Sul podio!

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I rossi โ€“ gli altri

Selvaggio il matrimonio con Il Frappato 2011 di Occhipinti. Un vino fruttato e speziato, balsamico e sapido e unโ€™unione armoniosa e complessa, senza dubbio selvaggia: il vino esalta infatti il lato animale del piatto che ringrazia, esaltando a suo volta la nota funginea del calice. Lโ€™Igt veronese Secco Bertani 2011 di Cav. G. B. Bertani vira su altri versanti, mette in evidenza non tanto la struttura quanto lโ€™eleganza sia olfattiva che gustativa, e crea unโ€™unione erbacea, in cui un ruolo cruciale รจ svolto dal pomodoro che crea una sofisticata linea acida e fresca e che contribuisce ad esaltare le caratteristiche lโ€™uno dellโ€™altro. Non basta ad accontentare tutti i palati.
Stesso carattere rustico delle polpette il Casavecchia Centomoggia 2011 di Terre del Principe, col tannino a creare qualche spigolo, ammorbidito perรฒ dalle spezie e le note fruttate, con liquirizia e chiodi di garofano, amarene e mirtilli. Unione di grande carattere: senza dubbio due prime donne, che insieme tirano fuori i loro spigoli ma che in qualche modo e senza spiegazioni razionali trovano il modo di andare dโ€™accordo.
Troppo alcolico il Torrione 2011 di Fattoria Petrolo mentre un bel contrasto si crea con il Chianti Classico Riserva 2010 di Castello di Volpaia: dร  grinta e contrasti per la base sapida, e i tannini che conferiscono velocitร  e carattere. Sulla stessa linea del Primitivo ecco il Brunello di Montalcino PS Riserva 2007 di Siro Pacenti, che perรฒ convince meno nell'incastro con le polpette: troppo caldo e strutturato, a volte si ha lโ€™impressione posa avere la meglio sulle polpette, ricche sรฌ ma non abbastanza.

Il nostro podio cโ€™รจ, selvaggio e โ€˜rossoโ€™ come ce lo saremmo aspettato; le polpette invece non ci sono piรน. Morellino di Scansano, Barbera, Primitivo.
E il vostro quale รจ?

a cura di Giulia Sampognaro

Articolo uscito sul numero di Marzo 2015 del Gambero Rosso. Per abbonarti clicca qui

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