Alessandro Pipero cerca lavoro. E lo trova in una trattoria acchiappaturisti

26 Feb 2016, 10:32 | a cura di

Un po' per sfida un po' per fare un esperimento, Alessandro Pipero, patron di uno dei piรน importanti ristoranti di Roma (Pipero al Rex, 2 Forchette nella guida Ristoranti del Gambero Rosso) e uomo di sala tra piรน noti e arguti, ha voluto provare l'esperienza di lavorare in uno di quei ristoranti per turisti per vedere come l'Italia del cibo si presenta all'estero. E non รจ stata una bella scoperta.

โ€œ7 euro l'ora piรน le mance. Un paio di giorni di prova, poi sono andato viaโ€. A parlare รจ Alessandro Pipero, patron del ristorante omonimo a Roma, e tra i piรน famosi uomini di sala d'Italia. Professionalitร , arguzia, personalitร  da vendere, lui รจ uno degli uomini del rinascimento della professione del cameriere. โ€œSiamo tutti camerieriโ€ รจ uno dei suoi slogan piรน noti con cui ha voluto dare visibilitร  a una professione ancora considerata gregaria rispetto al quella del cuoco, ma che sta lentamente conquistando terreno seppur con molte difficoltร . Questo per quanto riguarda l'alta ristorazione. Ma che succede quando si esce da questa zona di eccezionalitร  per entrare nel mondo della ristorazione turistica? รˆ quanto ha voluto sperimentare Alessandro Pipero, come raccontato oggi da Andrea Cuomo su Il Giornale.

Pipero cerca lavoro

Invia il curriculum a un ristorante nel centro di Roma, uno di quelli che si possono definire senza tema di smentita acchiappaturisti, qualche aggiustatina qua e lร  nel racconto delle sue esperienze professionali con un'esperienza fittizia come trasportatore e un'altra nei catering, un'ipotetica famiglia a carico e la dichiarazione convincente della voglia (e la necessitร ) di lavorare. Detto fatto: arriva la risposta con l'invito a presentarsi al lavoro. Alla faccia di chi dice che in Italia non se ne trova. Perchรฉ tutta questa messa in scena? โ€œPer una volta non volevo fare comunicazioneโ€ dice sornione โ€œl'ho fatto perchรฉ volevo toccare con mano com'รจ il mondo lร  fuoriโ€ quello dell'accoglienza selvaggia, insomma, dei pullman di cinesi scaricati direttamente ai tavoli con vista. โ€œMa soprattutto volevo vedere cosa non va fattoโ€.

La cucina

E la scoperta รจ stata delle peggiori, un'esperienza degna di format televisivi tipo Cucine da incubo โ€œcarbonara spaventosa, con dentro formaggi e panna di provenienza incertaโ€, imitazioni di cui tanto ci lamentiamo all'estero ma che hanno largo mercato anche a casa nostra. Pizze gommose, farcite con i siluri di formaggio simil-mozzarella che del nostro fiordilatte non conservano neanche un ricordo sbiadito e tutto il contorno della falsa cucina italiana. A prezzi da ristorante d'autore. โ€œuna margherita anche 12 euroโ€ dice Pipero, e con una birra e un dolce si arriva facilmente a 30. Per non parlare di un pasto da ristorante: โ€œstiamo sui 60-70 euro. รˆ il 10% in meno di un ristorante di alta qualitร โ€. E una mancanza di cura che arriva da ogni parte: pasta scotta, ricette approssimative, ingredienti di scarsissima qualitร , e poi piatti pronti dimenticati sul pass nell'attesa di essere serviti, camerieri che scompaiono per fumare (si, in servizio, tra un piatto portato e l'altro), bisticci per le mance, bicchierini di vino bevuti qua e lร , incuria generalizzata. โ€œSi servono cibi scandalosi in modo scandalosoโ€. E intanto il turista paga, e soprattutto si fa un'idea. รˆ questa l'Italia del buon vivere? Quella del cibo e dell'ospitalitร ? Al netto delle immagini da cartolina, che ci fanno pure irritare perchรฉ zeppe di luoghi comuni, la realtร  รจ un'altra, ben piรน amara. Quella di un paese sciatto che mortifica ciรฒ che ha di bello e di buono. Che deprezza l'incredibile cultura che ha ereditato. Tanto quella artistica dei monumenti, sviliti da trasandatezza e attivitร  commerciali tremende, sia quella gastronomica, che potrebbe essere il nostro asso nella manica.

I colleghi

Come se l'รจ cavata Pipero? โ€œHanno pensato che potessi andare per questo lavoroโ€ dice, e se la ride โ€œbeh, in effetti ho fatto il cameriere per tanti anniโ€. Insomma, la professionalitร  รจ stata riconosciuta? Sรฌ, ma non in modo cosรฌ evidente. Di sicuro ciรฒ che รจ emersa รจ la voglia di lavorare, โ€œanche perchรฉโ€ racconta โ€œรจ pieno di persone che non vedono l'ora di non lavorare, non fanno che pensare a come attaccare un permesso alle ferie per stare a casaโ€. Cosa c'รจ di strano? โ€œChe chi ama questo lavoro usa il suo unico giorno di riposo per studiare, andare alle manifestazioni o ai congressi per conoscere i grandi della ristorazione. Sacrifica sonno e riposo per provare un ristorante e il suo servizioโ€. รˆ un mestiere che si fa con la passione. E invece in questi posti assumono tutti, anche chi non ha esperienza o preparazione. รˆ questa mancanza di professionalitร  si vede. โ€œCapisco che oggi avere avere un'attivitร  ha un peso tale dal punto di vista fiscale che non tutti si possono permettere dipendenti professionaliโ€ ma non basta. Perchรฉ il personale deve essere trattato bene, incentivato, spinto a fare bene e fare meglio: โ€œuna delle ragioni per cui ho fatto questa esperienza รจ per tornare dall'altra parte, e vedere quali sono gli erroriโ€ dice โ€œtutti i giorni parlo con i ragazzi, cerco di motivarli. E questa รจ una cosa fondamentaleโ€. Chi erano i tuoi colleghi? โ€œC'era un po' di tutto: qualcuno senza arte nรฉ parte, qualcuno che non trovava altro, per qualcun altro invece quello era il secondo lavoro. Anche perchรฉ uno che vuole fare cameriere in un certo modo, il curriculum lรฌ non lo manda proprioโ€.

Ancora sulla formazione

Non esiste una formazione, una codifica di questa professione. Insomma: โ€œmentre per fare l'idraulico o il dentista devi avere dei requisiti e delle competenze ben chiare, per fare il cameriere no. Non si spiega perchรฉ non sia come in qualsiasi altra professione in cui bisogna sapere delle coseโ€. Non รจ raro quindi incappare in gente improvvisata, del tutto incapace di stare in sala. โ€œE dire che, mentre l'errore in cucina si perdona o si recupera, quello in sala noโ€. E allora p sempre piรน urgente l'esigenza di dare una definizione precisa a questo mestiere, che ne tracci i contorni e ne definisca le caratteristiche. โ€œChe poiโ€ aggiunge โ€œin qualsiasi officina vai, di qualunque livello, se chiedi chi รจ Jean Todt i meccanici lo sanno. Non dovrebbe essere cosรฌ pure con i camerieri?โ€. Quindi nessuno ha riconosciuto in quel nuovo arrivato Alessandro Pipero, anima di Pipero al Rex, che con Luciano Monosilio a firmare la cucina ha conquistato le Due Forchette del Gambero Rosso. โ€œNon hanno mai sentito nominare neanche Bottura. Ti pare che riconoscono me?โ€

Una professione che non conosce regole precise

Il menu? Parmigiana, prosciutto e melone (in inverno, giร ), l'antologia dei primi romani, l'immancabile pasta con pomodoro e basilico con quelle foglioline tristi e scure. Uno scempio. โ€œรˆ un po' quello che ti capita quando vai a Times Square e decidi di prenderti una cosa proprio lรฌ per goderti lo spettacolo, con la differenza che qui da noi c'รจ una cultura alimentare fortissima e per una cosa del genere uno si dovrebbe arrabbiareโ€. Cosa bisognerebbe fare per riqualificare il settore? โ€œServono regole, servono politiche che incentivino la qualitร . Per esempio dal Ministero del Turismo. Serve puntare in altoโ€. Bisogna cercare di disciplinare questa professione che รจ una delle grandi risorse nostrane, pretendere serierร . โ€œInvece l'imprenditoria di settore รจ allo sbandoโ€ conclude.

Pipero al Rex | Roma | via Torino, 149 | tel. 06 4815702

 

a cura di Antonella De santis

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