Brand Italy di Doha. L'Italia del cibo sogna il Qatar

26 Set 2014, 11:30 | a cura di
Ricco, ricchissimo, innamorato dell'Italia e delle nostre eccellenze. Il Qatar รจ il nuovo Eldorado, e Brand Italy รจ l'occasione per entrarci: tre giorni dedicati alle eccellenze italiane, enogastronomiche e non solo, nella capitale Doha.

Cโ€™รจ chi lo ha definito il nuovo Eldorado, per le opportunitร  che offre e per la dinamicitร  e la velocitร  con cui si sta sviluppando. Piccolo ma ricchissimo stato peninsulare del Golfo Persico, dalla politica diplomatica e internazionale assai controversa, il Qatar ha il Pil pro-capite piรน alto al mondo e una ricchezza infinita grazie al gas e petrolio. E subisce il fascino del lusso Made in Italy, come dimostrano gli acquisti della famiglia reale del Qatar (Al-Thani) in Costa Smeralda, a Milano con lโ€™Hotel Gallia, a Firenze con palazzo della Gherardesca (sede del Four Season Hotel), e infine, con la Maison Valentino.
Ma oggi il Qatar sembra essere anche la nuova frontiera degli imprenditori italiani: di quelli che per primi si affacciano al Medio Oriente e di quelli che hanno giร  sperimentato il successo degli investimenti nella vicina Dubai. Anche se entrare in affari qui non รจ facile.

Lโ€™occasione per fare conoscere in maniera ufficiale il Made in Italy sarร  Brand Italy, la tre giorni al Qatar National Convention Centre di Doha, dove sono attesi oltre trentamila visitatori e duecento aziende italiane per incontri b2b, workshop, degustazioni, cene. Protagonista di questo evento lโ€™eccellenza italiana principalmente del settore gastronomico, ma ci sarร  anche spazio per design, arredamento, horeca, green economy, edilizia, moda, cultura, turismo, impiantistica e strutture sportive.

โ€œBrand Italy รจ una grande opportunitร  per le aziende italiane che vogliono farsi conoscere nel Medio Orienteโ€ afferma Rosario Lunetto, general manager della L.I. for Exhibition, la societร  con sede a Doha che organizza lโ€™evento, costituita al 51% dallo sceicco Ali Bin Thamer Al Thani della famiglia reale (la stessa proprietaria di Al Jazeera) e dal restante 49 per cento da un gruppo di sette imprenditori siciliani. Lunetto, che ha lavorato tre anni per entrare nel mercato del Qatar con la Lunetto Group, general contractor nel settore edile, alberghiero, horeca, trading, non ha dubbi: il food รจ la carta vincente. โ€œConsiglio a chi vuole andare via dallโ€™Italia e ricominciare una nuova vita di venire in Qatar ad aprire un ristorante, una pizzeria, una gelateriaโ€ afferma Lunetto. โ€œDopo solo un anno si vedono i risultati dellโ€™investimento. Non solo perchรฉ il cibo italiano รจ amato da tutti e qui in Medio Oriente sta diventando molto popolare, ma perchรฉ questo paese sta crescendo a una velocitร  inimmaginabile. E la crescita รจ evidente sia nelle infrastrutture, negli alberghi e nei ristoranti che stanno nascendo come funghi, sia nella programmazioneโ€. Il Qatar National Vision 2030, il documento di programmazione voluto dallโ€™emiro Tamim Bin Hamad Al Thani, si pone lโ€™obiettivo di equilibrare la ricchezza generata dallo sfruttamento di gas naturale e petrolio, con il ricavato prodotto da nuovi investimenti in settori quali il turismo, i servizi, la logistica e le attivitร  industriali. Con queste politiche, Doha ha anche lโ€™ambizioso obiettivo di diventare la nuova capitale commerciale e turistica del Medio Oriente e di superare Dubai, con cui รจ in competizione.
La gastronomia sรฌ, quella di qualitร  delle imprese eccellenti, ha un ruolo di primo piano, con qualche limite dettato dalla religione: no allโ€™alcol (tranne negli alberghi delle grandi catene internazionali) e alla carne di maiale e ai suoi derivati. รˆ anche richiesta, in molti casi, la certificazione Halal che alcune imprese italiane che esportano in questโ€™area hanno giร  provveduto a ottenere.
Perchรฉ un imprenditore dovrebbe scegliere il Qatar? โ€œPerchรฉ da quelle parti non esiste lโ€™Iva e il reddito da lavoro indipendente viene tassato al 5%, la burocrazia รจ veloce e bastano solo trenta giorni per ottenere la licenza di apertura di un ristoranteโ€. Non รจ tutto cosรฌ semplice perรฒ. โ€œGli standard per la qualitร  sono molto alti, conclude Lunetta. Non interessa la grande distribuzione, la quantitร . Ecco perchรฉ al Brand Italy ci saranno aziende di eccellenza che puntano molto sullโ€™artigianalitร โ€.

Grande protagonista di Brand Italy รจ la Sicilia, con il 60% delle aziende, e la Regione Sicilia che, oltre ad aver dato il suo patrocinio pubblicando anche un bando allโ€™interno del programma di internazionalizzazione delle imprese dellโ€™Isola, sarร  presente con uno stand. Siciliano รจ il testimonial dellโ€™evento: Nicola Fiasconaro dellโ€™omonima azienda di Castelbuono, che con i suoi panettoni e granite ha conquistato lo sceicco Al Emadi. Con lui ha chiuso, lo scorso aprile, un contratto per lโ€™apertura di un punto Fiasconaro nellโ€™imperiale centro commerciale di prossima inaugurazione a Doha, quello ispirato all'architettura della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano che dovrebbe aprire a fine anno a Doha. Lo stesso Fiasconaro si occuperร  anche della consulenza di due ristoranti allโ€™interno del centro che lo stesso sceicco ha voluto con cibo e personale del Belpaese.

Ebbene sรฌ, oggi gli italiani puntano al Medio Oriente ma non sono stati i primi a piantare la propria bandiera in Qatar. Prima di loro, gli americani con le loro scuole, universitร , le basi, seguiti dai francesi. I cugini dโ€™Oltralpe si sono giocati una carta da novanta: Alain Ducasse, che ha inaugurato nel novembre 2013 Idam allโ€™interno del nuovo museo di arte islamica. Haute-cuisine francese con influenze mediterranee e mediorientali.

In Medio Oriente il Made in Sicily e Brand Italy sono arrivati anche dopo una serie di negoziati, strategie di cooperazione internazionale e contatti personali. Sami Ben Abdelali, tunisino di adozione italiana, o meglio siciliana, consulente per lโ€™internazionalizzazione e la cooperazione della Regione Sicilia, รจ lโ€™uomo-chiave nella trattativa che ha portato, prima, lo sceicco Al Emadi in Sicilia a visitare le potenziali aziende che saranno presenti nel centro commerciale, e poi lโ€™emiro Tamin Al Thani, che รจ stato conquistato dal caffรจ siciliano e dalle bellezze dellโ€™isola tanto da affermare che โ€œin Sicilia si sente a casa suaโ€. Per Sami Ben Abdelali โ€œil Qatar guarda con molto interesse al settore agro-alimentare italiano. Oltre alla passione dellโ€™emiro per il cibo italiano cโ€™รจ una precisa strategia di investire nelle aziende e nei prodotti della Penisola. Brand Italy rappresenterร  una possibilitร  concreta per le aziende che vogliono entrare nel mercato qatarino. Non รจ perรฒ un paese facile, ribadisce Ben Abdelali. Sono molto esigenti, puntano alla qualitร  e ai prodotti di nicchiaโ€. Se siamo arrivati dopo gli altri? โ€œรˆ probabile, conclude Sami Ben Abdelali. Gli italiani perรฒ anche se arrivano dopo arrivano sempre con una marcia in piuโ€.

Brand Italy | Qatar | Doha | Qatar National Convention Centre | dal 10 al 12 novembre 2014 | tel. 06.98381120 | www.branditalyqatar.com

a cura di Liliana Rosano

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