Cake design con gusto e qualità. Intervista con Katya Martini

26 Feb 2014, 08:58 | a cura di
Cosa succede se il cake designer si poggia su solide basi di alta pasticceria (Mario Ragona e Iginio Massari per intenderci)? Che l'ormai classica antitesi tra queste due realtà viene a mancare e i dolci, belli da vedere diventano anche buoni da mangiare. Ecco la storia di Katya Martini.

Il Cake design non necessariamente esclude il buono e il genuino. Ce lo insegna Katya Martini, Responsabile Federazione Italiana Pasticceria del Lazio. Quindi cancellate il ricordo di Buddy Valastro, il protagonista del Boss delle Torte, mentre crea improbabili strutture monumentali tutte coloranti, ingranaggi e zuccheri, e leggetevi quello che racconta Katya, una tabaccheria come attività di famiglia e lo studio della grande pasticceria d'autore come punto di partenza per questa passione, che poi solo passione non è. Al suo attivo corsi, seguìti prima come allieva e tenuti come docente poi, diverse competizioni nazionali e una professionalità che cresce. Grazie soprattutto alla passione per il design e l'alta pasticceria, e alla capacità di fonderli insieme in dolci stupefacenti per aspetto e sapore. Ecco a voi: gustatevi le foto!

Come ti sei avvicinata al mondo della pasticceria?
Per passione, creo dolci da quando avevo otto anni. Non appena ho avuto la possibilità di stare a casa, quando sono diventata mamma, mi ci sono dedicata a tempo pieno, ho frequentato il Corso di Pasticceria Mario Ragona e ho studiato sui libri di Iginio Massari. Non ho una pasticceria tutta mia ma tengo dei corsi, anche nelle scuole di Gambero Rosso nella Città del gusto di Roma.

Vendi le tue creazioni?
No, come anticipato prima non ho una pasticceria perché un'attività in famiglia – con mio marito abbiamo una tabaccheria – basta e avanza.

Il Cake Design è tanto diverso dalla pasticceria?
Per come la vedo io sono due discipline che si completano.

Quali ingredienti utilizzi?
Solo basi italiane come tiramisù o charlotte, non utilizzo impasti americani né composti chimici. Le mie torte sono completamente edibili perché gli ingredienti sono principalmente uova, burro, zucchero e vaniglia. Le basi sono essenzialmente bianche e i coloranti (ovviamente alimentari) li utilizzo per le decorazioni.

Come riesci a far reggere le tue sculture golose?
Ho un segreto! Ho una tecnica tutta mia dove la ganache messa attorno ai bordi della torta gioca un ruolo fondamentale. Poi un altro ingrediente “segreto” è il riso soffiato con il quale faccio le decorazioni, così evito di utilizzare il polistirolo. Tra i cake designer sono conosciuta come quella degli orsetti, per via delle mie decorazioni in riso soffiato a forma di orsetto, per l'appunto.

Bello o buono?
Principalmente buono.

Pasticceria o Cake design?
Pasticceria, sempre per via del buono.

Dolce o salato?
Che domande... dolce!

Il dolce che preferisci?
Il profiterol.

Il dolce con il quale hai ottenuto la medaglia di argento ai Campionati Italiani di Cake Design 2014?
Una scultura di pasta di zucchero, realizzata con il riso soffiato, a forma di elefante.

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