Cereali antichi in tv: la coltivazione responsabile invita al consumo consapevole

19 Giu 2013, 08:54 | a cura di
La selezione di semi antichi, la scelta di un'agricoltura naturale al 100% e di un mulino a pietra che rispetti il chicco per avere farine vive, vere, ricche, sane. Un discorso per pochi? No, se il Mulino Poggi arriva in tv.

Hanno iniziato qualche anno fa, riscoprendo con passione e consapevolezza il lavoro di una vita: la coltivazione di cereali. Poi l'idea di trasformare il prodotto, di farlo al meglio. E tutta quella serie di domande che un imprenditore agricolo consapevole dovrebbe farsi, ma che nel vortice del mercato moderno finiscono nel cassetto del profitto, veloce, facile. Da che semi partire? In che modo coltivare i cereali? Come ottenere un prodotto puro, vivo, sano e naturale? La famiglia Poggi non ha avuto dubbi. Alessandro e Paolo si sono dedicati sin da subito alla ricerca di semi antichi, quelli che non sono stati sottoposti a incroci genetici per intenderci, come il grano tenero Solina. Poi un metodo di coltivazione naturale al 100% e un mulino scelto con un obiettivo ben preciso: ottenere farine vive, ricche, ma soprattutto che fanno bene. Un mulino con motore originale anni '50, con pietra naturale La Fertรจ. Hanno iniziato in silenzio, lasciando che a parlare fossero i loro prodotti, con profumi e sapori quasi dimenticati. E sono stati proprio i loro prodotti ad arrivare dritti a personaggi attenti come Gabriele Bonci, che da bravo promotore del territorio (sono a Ciciliano, in provincia di Roma), li ha valorizzati al meglio.

Questa mattina Paolo e Alessandro hanno raccontato la loro storia a Uno Mattina e finalmente il concetto di farine vere, di grani antichi esce dalle righe e dalle parole che ci scambiano in pochi, e prova a raggiungere il grande pubblico. Ad accompagnarli in questo percorso alla scoperta del grano che fa bene lโ€™ex ricercatore universitario Eugenio Barbieri, oggi contadino e artigiano a tempo pieno.
โ€œAvere un bacino dโ€™utenza cosรฌ ampio per un discorso cosรฌ delicato come quello dei grani antichi, oggi ci regala grandi soddisfazioni oltre che speranzeโ€ racconta Alessandro Poggi โ€œche il messaggio arrivi e che porti lโ€™utente comune a prendere in considerazione un prodotto diverso, piรน sano, migliore dal punto di vista nutritivo e organolettico. Con le farine vive, poi, ci si possono fare esattamente le stesse cose che siamo abituati a fare con i prodotti industriali, con sapori e profumi completamente diversiโ€.

Puรฒ esistere un futuro con farine buone e sane per tutti? โ€œSperare di soppiantare la produzione industriale รจ certamente unโ€™utopia, per non parlare del fatto che sarebbe necessario un intervento politico che blocchi le ingenti quantitร  di grano importato dallโ€™America. E poi ci sarebbe il solito problema della quantitร  e della stagionalitร  del prodottoโ€, spiega Alessandro, โ€œma con un consumo e una produzione piรน consapevole la strada sarebbe certamente in discesa, lunga, lunghissima, ma in discesaโ€.

A casa Poggi si continua a lavorare sodo. In realizzazione un interessante progetto in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma per la valorizzazione organolettica e nutritiva del grano saraceno tartarico di cui sono state scoperte importanti proprietร  (sembra influire sulla pressione del sangue e avere un effetto regolatore del colesterolo). รˆ partito questโ€™anno il primo campo di coltivazione sperimentale e dallโ€™anno prossimo, dopo unโ€™attenta valutazione dellโ€™andamento e della resa agronomica si partirร  con la trasformazione del prodotto, dalla pasta ai biscotti, dalla birra alle farine. E tante altre novitร . Come la fantastica farina di orzo (con un indice glicemico molto basso, perfetta per delle frolle fragranti) e la pasta di orzo, Senatore Cappelli e farro.

a cura di Sara Bonamini

Azienda Agricola Poggi |via del Castagneto, snc | Ciciliano (RM)

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