Diario di viaggio alla scoperta della cucina cinese. Vol. 1

11 Dic 2015, 13:00 | a cura di

La cucina non è fatta solo di ingredienti e tecniche, ma anche di racconti. E questa volta vogliamo svelarvi quelli che si celano dietro piatti meno noti della cucina cinese. Tra storia e leggenda, un excursus semiserio alla scoperta della cucina orientale, quella vera.

I veri amanti della cucina cinese non cedono certo davanti a gelato fritto, ma cercano piatti originali, meno addomesticati ai gusti occidentali. E, insieme ai piatti, ci sono anche tante storie da conoscere. Leggende più o meno credibili che compongono la narrazione della cucina. Sì, perché anche quella, la narrazione, non è patrimonio esclusivo del Belpaese. Vi accompagniamo oggi in un viaggio nella cucina cinese.

 

Gou

Il piatto più famoso della cucina di Tianjin sono i Gou Bu Li Baozi. Sono dei baozi (una specie di fagottino di pane) ripieni, cotti al vapore, il cui nome rimanda a quello di Gou, un quattordicenne che lavorava in un ristorante. Il giovane, dopo aver messo da parte abbastanza soldi, aprì il proprio ristorantino specializzato in baozi, che erano così buoni che Gou non ebbe più tempo per intrattenere i clienti (Bu Li - significa "ignorare"). Ma visto che Gou significa anche cane, il nome di questa pietanza potrebbe tradursi con Il cane li ignora, che non sembrerebbe invitante. Nel tentativo di aumentare le vendite, prima delle Olimpiadi di Pechino del 2008, molti ristoratori di Tianjin cambiarono il nome dei Gou Bu Li Baozi in Go Believe, ma l'idea ricevette tantissime critiche sui social.

 

L'hamburger di asino di Baoding

Secondo la leggenda i militari stanziati a Baoding dall'imperatore Zhu Di, il terzo imperatore della dinastia Ming, avendo finito le scorte di cibo, cominciarono a mangiare i propri cavalli. Furono presto imitati dalla gente del posto, ma per le persone comuni i cavalli avevano troppo valore, quindi si passò a consumare carne di asino. Questa usanza crebbe esponenzialmente verso la fine della dinastia Qing, quando fu costruita la linea ferroviaria Beijing-Hankou. Baoding era la prima fermata dopo Beijing. Gli asini, con l'avvento del treno, non erano più indispensabili per i trasporti, e questo li rese ancora più sacrificabili. Nel piatto, Lurou Huoshao, la carne è fatta a striscioline e servita fredda, spesso insieme a pezzettini di friggitelli e foglie di coriandolo, all'interno di una focaccetta (Huoshao) calda. In tutta la provincia dello Hebei ma soprattutto a Baoding è famoso il detto Tian shang long rou, di shang lu rou: In cielo si mangia carne di drago, sulla terra si mangia carne d'asino.

 

Zuppa di cervello di agnello

Creata dal matematico Fu Shan per curare la madre malata, la zuppa d'agnello Tounao (cervello), è il piatto tipico di Taiyuan nello Shanxi. A base di agnello e Fen Jiu (una grappa tipica di questa regione), doveva essere, negli intenti del matematico che si dilettava anche in medicina tradizionale, un sostituto economico e basato su ingredienti locali, della medicina chiamata Ba Zhen Tang (Zuppa degli otto tesori). La madre morì, ma la zuppa, TounaoTang, è buonissima.

 

L'anatra sotto sale di Nanchino

Una storia racconta che l'Imperatore Zhu Yuanzhang della dinastia Ming promulgò un editto per uccidere tutti i galli della città di Nanjing (o Nanchino), al tempo capitale, perché troppo rumorosi. Rimasero allora solo le anatre, evidentemente meno fastidiose. Una curiosa coincidenza per noi italiani che siamo cresciuti con la storia delle anatre, o meglio delle oche, del Campidoglio che ci hanno salvato dai Galli con il loro starnazzare, si vede che le anatre di Nanjing sono più silenziose. Questo diede via alla tradizione culinaria della Yan Ya (la Nanjing salted duck), uno dei piatti tipici locali, delizioso.

 

Vermicelli al sangue d'anatra

Nella vecchia Nanjing un senzatetto stava sgozzando un'anatra appena rubata e stava raccogliendo il sangue in una bacinella. Incauto, alla fine dell'operazione fece cadere dei vermicelli, il suo pranzo, nel sangue. Per non sprecare il suo prezioso pranzo bollì i vermicelli dentro il sangue. Il profumo delizioso arrivò alle narici di un ricco signore che passeggiava per la strada che chiese al poveretto di diventare il cuoco nella sua magione. In questo modo la Ya Xue Mifen, una ricetta nata per caso, cambiò la vita del senzatetto.

 

Buddha salta il muro

Piatto tipico di Fuzhou, nel Fujian, consiste in uno stufato di tantissimi ingredienti, tra cui pinne di squalo, abalone, funghi, maiale, pollo, cetriolo di mare e uova di quaglia, e la preparazione richiede due giorni. Leggenda vuole che un poeta stesse viaggiando a piedi per tutta la Cina durante la dinastia Qing. Per comodità conservava tutto il cibo in un otre per il vino e, di tanto in tanto, scaldava il tutto e si saziava. Un giorno, giunto a Fuzhou, si mise a scaldare lo stufato accanto a un monastero Buddhista. Un monaco che stava meditando, attratto dal delizioso profumo, contravvenendo alla regola per cui i buddhisti non possono mangiare carne, saltò il muro di cinta e si mise a mangiare con il poeta. Così la leggenda sottolinea l'irresistibile bontà di questo piatto, chiamato FoTiaoCheng, che oggi, nei ristoranti, arriva a costare fino a 7500 renminbi, circa 900 euro.

 

Zongzi

Sono dei fagottini di riso condito in vari modi, racchiuso in una foglia di bambù e cotto al vapore. Second la leggenda il poeta e patriota Qu Yuan, per protestare contro la corruzione e l'incompetenza della corte del regno di Chu, decise di suicidarsi annegando in un fiume. Gli abitanti del villaggio buttarono centinaia di Zongzi nel fiume per evitare che i pesci mangiassero il corpo del poeta.

 

a cura di Fernando Fidanza

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