Estate 2015. Dove mangiare in Costiera Amalfitana? Limonaie, lampare e cuoppi da passeggio

9 Lug 2015, 16:30 | a cura di
Una miniguida che riunisce tavole e botteghe da non perdere in Costiera, percorrendo la strada tortuosa che sfila tra borghi dal fascino immutato nel tempo. Tra strapiombi vertiginosi, tesori artistici e grandi ristoranti che valorizzano i prodotti del territorio. Ma anche tante proposte della tradizione. 

 

Sublime e pittoresco. La Costiera di poeti e artisti

È fin troppo semplice raccontare la Costiera Amalfitana con gli occhi (e la penna) di poeti, scrittori, artisti che approdati in questo angolo di paradiso affacciato sul Golfo di Salerno ne hanno colto la vertigine sublime che tanto affascinava i Romantici, quando la natura si manifesta all'uomo nella sua dimensione più potente, impossibile da addomesticare eppure così attraente. Hanno speso parole di elogio Ibsen e Boccaccio, Steinbeck e Quasimodo. Tanti sono i pittori che hanno ceduto alla suggestione di panorami ogni volta diversi: un tramonto sul mare o la vita che scorre tranquilla in piazzetta, la “scalinatiella” che si arrampica verso l'ultima casa del paese e le terrazze rigogliose puntinate di giallo, quello dei profumati limoni amalfitani.

Ma questo tratto di costa campana che si getta a strapiombo sul mare ha conosciuto nei secoli lo sviluppo di un'identità culturale forte, custodita nei borghi abbarbicati sulla roccia che si susseguono uno dopo l'altro rivelandosi all'improvviso dietro l'ennesimo tornante di una strada tortuosa e incredibilmente panoramica: la celebre statale 163, sempre fin troppo trafficata.

In viaggio. Natura rigogliosa e borghi da scoprire

Naturale prosecuzione della costiera Sorrentina, questo tratto di costa della provincia di Salerno si estende per appena 42 chilometri, condensando un numero imprecisato di scorci da immortalare, tesori artistici da scoprire, storie da ascoltare. E, bisogna ammetterlo, il turismo sa riconoscerle ogni merito, ripagandola con un numero di visitatori che spesso sfiora l'overbooking e regala alla Costiera fama planetaria di paradiso terrestre. Ecco perché spendere tante parole per descriverne la bellezza sembra quasi ridurne la portata e rischia di sconfinare nel cliché.

Ciò che si può rilevare - oltre alla presentazione di facciata fatta di fiordi vertiginosi, trasparenze cristalline, spiagge di ciottoli bianchi, scogli e darsene che per secoli hanno garantito un rifugio ai naviganti che solcavano il Mediterraneo, agrumeti e macchie di ginestre – è la storia fiorente di un territorio votato al commercio marittimo, che in epoca comunale portò Amalfi a un prestigio economico e un ruolo politico da grande capitale, insignita della dignità di Repubblica Marinara. Proprio in considerazione del suo ruolo storico e culturale (e per la capacità di preservare un paesaggio mediterraneo ancora intatto nonostante una galoppante proliferazione edilizia e l'efficiente rete ricettiva) già nel 1997 è arrivato il riconoscimento dell'Unesco, che da allora tutela la Costiera in quanto patrimonio dell'umanità.

Curiosando qua e là. Pillole di Costiera

Uno più celebre dell'altro, Maiori, Minori, Cetara, Furore, Positano, Ravello, Praiano, Tramonti, Conca dei Marini, Atrani, Amalfi, Vietri sul mare sono le tappe di un itinerario obbligato che si muove tra porticcioli turistici, viottole tortuose, case colorate e balconi fioriti, eleganti terrazze, piccole imbarcazioni che tornano in porto all'alba, dopo una notte di pesca, spiagge attrezzate e calette riservate, accessibili solo via mare. Come le grotte plasmate da secoli di erosione dell'acqua e dei venti che si incanalano tra i fiordi (visitate la Grotta dello Smeraldo a Conca dei Marini).

Il passaggio di tante culture ha lasciato un ricco patrimonio artistico che affascina i visitatori in cerca delle tracce di un passato da ricostruire, dagli impianti termali di epoca romana ancora visitabili a Minori ai portici medievali di Cava dei Tirreni, al Duomo monumentale di Amalfi, preannunciato dalla ripida scalinata che catalizza l'attenzione di chi seduto in piazza sorseggia rilassato un caffè. Nel più classico spirito del Sud, l'ospitalità non fa difetto agli abitanti del luogo, abituati a convivere per tutto l'anno con visitatori in arrivo da tutto il mondo, ma non per questo meno calorosi nel riservare loro una perfetta accoglienza, che passa dalla capacità di coinvolgere gli ospiti in consuetudini e rituali tradizionali alla caparbietà di proporre al mondo il meglio della produzione artigianale e gastronomica della Costiera.

Costiera in tavola. L'ospitalità campana

Se le cartiere ancora in attività ricordano una produzione avviata nel XIII secolo sfruttando le risorse idriche della Valle dei Mulini – oggi incantevole meta di visita – la ceramica di Vietri preserva una tradizione di epoca preromana ed è esportata in tutto il mondo. Ma è a tavola che l'identità di un territorio che non è solo mare, ma anche prelibate materie prime fornite dai Monti Lattari, regala grandi soddisfazioni, divisa tra ristoranti prestigiosi e proposte street food che da secoli rappresentano lo spirito popolare della gastronomia amalfitana.

Tra i prodotti del paniere locale ci si può limitare a citare quelli più noti – il limone sfusato, il tonno e le alici di Cetara (e la colatura realizzata ancora secondo tradizione), l'olio extravergine e il vino doc Costa d'Amalfi – o curiosare tra la ricca produzione casearia dei Monti Lattari, che sopravvive nelle piccole aziende familiari di Agerola e Tramonti, dalla ricotta alla provola affumicata, al fiordilatte. Prodotti che supportano una cucina generosa, di paste fatte a mano (come gli ndunderi o gli scialatielli) e grande pasticceria (sfogliatelle Santarosa, delizia al limone, torta ricotta e pere), cuoppi da passeggio e minestra maritata con scarole, timballi di pasta e pizza, pasta al pomodorino del piennolo e capretto al forno, pezzenta, sarchiapone e totani con patate.

Ecco i consigli dalle nostre guide per scoprire le tappe da non perdere di un'ideale percorso enogastronomico tra le tavole della Costiera Amalfitana.

CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2015 (comprala qui

La Caravella dal 1959 (Amalfi): Ambiente curato – ceramiche di Vietri alle pareti – in cucina si trattano i migliori prodotti della zona per portare in tavola piatti storici e creazioni stagionali, anche in menu degustazione dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Servizio impeccabile e validissima carta dei vini.

'A Paranza (Atrani): Una trattoria focalizzata sulla proposta di mare, come suggerisce il nome, tra ricette della tradizione e qualche rivisitazione sempre convincente. Molto ampia la scelta di antipasti sfiziosi, poi si procede con primi di pesce, grigliate e fritture col pescato del giorno. Consigliato prenotare.

Al Convento (Cetara): Tre Gamberi meritati per la famiglia Torrente, che da quarant'anni accoglie i suoi ospiti nel cuore del paese. Una meta gourmet imperdibile che negli ultimi anni ha dato vita a diversi format di successo, dalla cuopperia a pan'e'coccos, trainata dall'entusiasmo di Pasquale Torrente. Grande materia prima e alici elaborate in tutte le possibili varianti. Intelligente la carta dei vini.

Monastero Santa Rosa (Conca dei Marini): Ingredienti eccellenti e prodotti biologici, personalità, tecnica e cotture essenziali. Tutto questo è la tavola impeccabile e gustosa del Santa Rosa, nello splendido ex convento a picco sul mare, che garantisce un'accoglienza esclusiva e la cucina di Christoph Bob.

Il Faro di Capo d'Orso (Maiori): Spettacolare la vista su Li Galli, ambiente elegante, cordialità e professionalità, dalla cucina arrivano piatti che raccontano la Costiera con eleganza e grandi prodotti. Bonus per i pani fatti in casa e la pasticceria. Notevole la carta dei vini.

La Voce sul mare (Vietri): una tavola d'albergo con vista sul Golfo che offre una cucina lineare con prodotti di livello. Carta dei vini regionale.

Cucina Antichi Sapori (Tramonti): Gestione familiare, accoglienza calorosa e cucina tradizionale in questo ritrovo per buongustai di Tramonti, che racconta l'entroterra come il mare. Pasta fresca tirata a mano, verdure dell'orto, dolci della tradizione più autentica, come la melanzana con cioccolato e agrumi.

Zass dell'Hotel San Pietro ( Positano): Il panorama è magnifico, l'ambiente curato, ma la sorpresa vera arriva dalla cucina, con un'ispirazione fusion che sa valorizzare i prodotti locali. Ottima anche la carta dei vini, tra Italia e Europa.

Rossellinis dell'Hotel Palazzo Avino (Ravello): Nel lussuoso albergo di Ravello anche l'esperienza gastronomica vale il viaggio. Una cucina brillante che fonde grandi doti tecniche e prodotti eccellenti. Si può approfittare di due menu degustazione ben calibrati e a buon prezzo.

CONSIGLI DA STREET FOOD 2016 (comprala qui)

Pane e Coccos': è Pasquale Torrente l'ideatore di questa formula che racconta lo street food in chiave mediterranea. Zuppa di ceci e baccalà, ziti tonno e cipolla, panini con parmigiana di melanzane, polpette al sugo, trippa e fritture di pesce. Da bere birra o vino bianco.

CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2015 (comprala qui)

Pasticceria Napoli (Maiori): Proposta classica ben eseguita da Nicola Napoli, tra torte fatte in casa e Sacher, babà, code d'aragosta, meringhe.

Sal De Riso (Minori): Salvatore De Riso è ormai un volto celebre della pasticceria italiana. Qui troverete non solo i classici della tradizione regionale, ma anche le creazioni firmate De Riso di ispirazione amalfitana: delizia al limone, cannolo cilentano, caprese, brioche e gelati artigianali.

Pasticceria Pepe (Sant'Egidio del Monte Albino): Un'istituzione per la produzione di panettoni e colombe realizzati dal maestro Alfonso, ma il bancone trabocca di molte altre delizie: praline, torte, cioccolato, paste, mignon, sfogliatelle, pastiera, confetture.

CONSIGLI DA BAR D’ITALIA 2015 (comprala qui)

La Brezza NetArt Café (Positano): Splendida terrazza affacciata sulla Spiaggia Grande, un espresso corposo e un cornetto fragrante... Ecco la colazione ideale in Costiera. Si prosegue con l'offerta salata per pranzo e aperitivo. Da bere cocktail e vini in mescita.

Pansa (Amalfi): Con vista sul Duomo, il caffè è corposo, aromatico, sontuoso. Prelibati i dolci della casa, specialmente quelli al limone. Per l'aperitivo vini della costiera e sfizi salati.

La Zagara (Positano): Vetrine invitanti e un giardino interno dove rilassarsi con un buon dolce al profumo di agrumi. Buoni anche l'espresso e la proposta salata per l'aperitivo.

A cura di Livia Montagnoli

La Caravella dal 1959 | Amalfi (SA) | via Matteo Camera 12 | tel. 089 871029 | www.ristorantelacaravella.it

A' Paranza | Atrani (SA) | via Comunale Traversa Dragone 1 | tel. 089 871840 | www.ristoranteparanza.com

Al Convento | Cetara (SA) | piazza San Francesco 16 | tel. 089 261089 | www.alconvento.net

Monastero Santa Rosa | Conca dei Marini (SA) | via Roma 2 | tel. 089 8321199 | www.monasterosantarosa.com

Il Faro di Capo d'Orso | Maiori (SA) | via Diego Taiani 48 | tel. 089 877022 | www.ilfarodicapodorso.it

Zass dell'Hotel San Pietro | Positano (SA) | via Laurito 2 | tel. 089 812080 | www.ilsanpietro.it

Rossellinis di Palazzo Avino | Ravello (SA) | via San Giovanni del Toro 28 | tel. 089 818181 www.palazzoavino.com

Cucina Antichi Sapori | Tramonti (SA) | via Chiunzi 72 | tel. 089 876491 | www.cucinaantichisapori.it

La voce sul mare | Vietri (SA) | via Costiera Amalfitana 21 | tel. 089 210080 | www.vocedelmare.it

Pane e Coccos' | Cetara (SA) | corso Federici 3 | tel. 089 261485

Pasticceria Napoli | Maiori (SA) | corso Regina 64 | tel. 089 853182

Sal de Riso | Minori (SA) | piazza Cantilena 1 | tel. 089 853618 | www.salderiso.it

Pasticceria Pepe | Sant'Egidio del Monte Albino (SA) | via Nazionale 2-4 | tel. 081 5154151 | www.pasticceria-pepe.it

La Brezza Net Art Cafè | Positano (SA) | via del Brigantino 1 | tel. 089 875811 | www.labrezzapositano.it

Pansa | Amalfi (SA) | via Duca Mansone I 40 | tel. 089 871065 | www.pasticceriapansa.it

La Zagara | Positano (SA) | via dei Mulini 4 | tel. 089 875964 | www.lazagara.com

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