Festival del Giornalismo Alimentare. A Torino si torna a parlare di informazione e di cibo

24 Feb 2016, 16:09 | a cura di

C'รจ fame di informazione seria nel mondo del cibo. Per questo a Torino nasce il primo festival dedicato al giornalismo alimentare.

L'esame di stato per diventare giornalista non prevede domande legate al cibo. Neanche riguardo le Dop e le Igp. Eppure l'interesse su tutto quanto riguarda l'alimentazione รจ sempre piรน alto. I lettori vogliono saperne di piรน e gli organi di informazione si adeguano. Ma come? Qualcuno si documenta e approfondisce, altri si limitano a cavalcare l'onda di quella che sembra una miniera d'oro inesauribile. Ma che va ben oltre la moda e investe, forse come nessun altro tema, ogni aspetto della nostra vita e, di conseguenza, ogni settore del giornalismo: economia, politica, cronaca giudiziaria, costume, alimentazione, gossip. Per questo, e per l'esigenza di migliorare il modo in cui i giornalismi (quello tradizionale, l'online, i blog) si occupano di un tema tanto centrale nella nostra vita, Torino ospita il primo Festival del Giornalismo Alimentare, ovvero due giorni per capire e migliorare l'informazione di settore, e per riflettere sul ruolo della stampa. Perchรฉ si puรฒ parlare di cibo senza parlare di chef. Ce ne parla il direttore Massimiliano Borgia.

Come nasce questo festival?

All'inizio di tutto c'รจ stato un coworking, poi un service giornalistico, cioรจ una societร  di giornalisti organizzata (e con un'unica partita Iva). In questo humus spesso riflettiamo su dove sta andando il giornalismo. Ed รจ nato un dibattito sulla qualitร  dell'informazione alimentare.

Perchรฉ parlare di giornalismo alimentare?

Non รจ un tema furbetto, non vogliamo parlarne perchรฉ va di moda il cibo, ma visto che va di moda bisogna parlarne bene.

Quindi non parte dal cibo?

Al contrario: dalla necessitร  di aggiornare il giornalismo sui temi dell'alimentazione. Siamo giornalisti, per prima cosa. Poi c'รจ l'interesse per il cibo. Oltre alla passione personale c'รจ l'aspetto professionale che ci coinvolge tutti. Dobbiamo chiederci come stiamo facendo comunicazione e informazione, senza mai perdere di vista l'obiettivo della qualitร . Perchรฉ, al di lร  dello specifico dell'enogastronomia e della critica gastronomica, il tema dell'alimentazione tocca tutti i settori giornalistici: cronaca nera, economia, politica, salute, costume. Difficilmente incontri altri temi cosรฌ trasversali. E il pubblico chiede sempre piรน di occupartene.

Perchรฉ secondo te?

I motivi per cui il cibo riscuote tanta attenzione sono diversi: per esempio perchรฉ sublima ansie e paure, partecipa del senso di identitร , traduce la cultura di un popolo, ma ci sono moltissimi altri temi in ballo. La riflessione sul cibo รจ importante, e la sto portando avanti con il Festival di Filosofia del Cibo. Ma questo appuntamento รจ un'altra cosa. E non รจ neanche un festival di cibo, di chef e di vino, infatti non ci sono cuochi.

Quali sono i problemi maggiori?

Serve piรน formazione. Basti pensare che nell'esame di stato per diventare giornalista non ci sono domande su temi alimentari. C'รจ un interesse enorme su questi temi, i lettori vogliono saperne sempre di piรน, e bene, e questa richiesta รจ destinata a crescere. Invece ci sono carenze enormi. Dobbiamo pensare al nostro pubblico: a cosa gli stiamo dando. Serve dare informazione di qualitร .

Quali sono gli obiettivi del festival?

รˆ soprattutto un'occasione di formazione con lezioni e momenti di confronto su temi caldi e il piรน possibile ampi, perchรฉ vogliamo riflettere su come parlare di cronaca giudiziaria che riguarda i reati alimentari, o come รจ meglio spiegare questioni legate alla salute e alla nutrizione. Insomma non si tratta solo di cucina e ristoranti, ma di cibo in ogni suo aspetto.

Ci sono molti appuntamenti tecnici al festival

Sรฌ, รจ indispensabile, perchรฉ l'informazione sia migliore, far incontrare il giornalismo con le professioni scientifiche, con chi si occupa di salute e sicurezza alimentare. C'รจ una diffidenza degli ambienti medici e scientifici verso i giornalisti, ma nell'interesse dei cittadini si deve far dialogare questi due mondi. Per questo motivo il festival vale per i crediti formativi per il settore medico. รˆ una novitร  assoluta.

Questa รจ la prima edizione. Cosa vi aspettate?

Posso dire intanto cosa ci aspettavamo in origine: pensavamo che avremmo avuto 300 persone in tutto, siamo quasi a 1000: 500 giornalisti, 150 professionisti della sicurezza alimentare, 120 food blogger. E siamo molto contenti, anche perchรฉ uno dei nostri obiettivi era fare incontrare i diversi giornalismi. E con questo intendo: giornalismo tradizionale, cartaceo, online e non solo, perchรฉ bisogna considerare anche i blog e i food blog.

Tutti sullo stesso piano?

Il valore lo determina la qualitร  dell'informazione, non lo strumento. Confondiamo spesso la carta stampata con l'autorevolezza, bisogna invece guardare alla testata autorevole, al blog autorevole, ai contenuti di valore. C'รจ gente che fa qualitร  e fa anche i numeri: in un momento in cui il โ€œvecchioโ€ giornalismo perde seguito e contatti, i nuovi comunicatori del cibo fanno ogni mese numeri altissimi. Chi si puรฒ permettere di guardare gli altri dall'alto in basso? Poi bisogna anche considerare che รจ una realtร  in movimento, soprattutto quella dei blog: alcuni fanno i soldi e altri sono nati proprio per quello. รˆ un panorama in evoluzione, e negli anni il festival puรฒ essere la cartina di tornasole di questo cambiamento. Oltre a rappresentare un momento di incontro delle varie professionalitร .

Come credi sia possibile?

Stiamo cercando di costruire una rete del festival, una sorta di Linkedin di settore dell'informazione alimetatre, che sia anche un bollino di qualitร . Mettere in connessione le persone รจ fondamentale, perchรฉ non possiamo ignorare come evolve il nostro settore. Dobbiamo affrontare anche aspetti sindacali perchรฉ il mondo esterno alla professione giornalistica, a quella dell'Ordine per intenderci, non sia il far west.

Cosa determina il successo di un blog o un giornale?

Sempre di piรน la specializzazione, la formazione, la serietร : il pubblico premia le cose piรน simpatiche, ma poi va dove trova le notizie. Ma la specializzazione non c'รจ in questo momento, perchรฉ di cibo si occupano tutti, spesso senza alcuna preparazione. รˆ il terreno dei colleghi che si occupano di costume, per lo piรน, o di chi si trova ad affrontare temi connessi alla specifica notizia.

Come si fa a essere credibile?

Serve serietร . E la serietร  deve stare da tutte le parti: ognuno ha il suo pubblico come รจ sempre stato nel giornalismo, si tratti di temi tecnici o di gossip. Magari ora ci sono piรน foto o video, ma il giornalista deve fare sempre la stessa cosa: partire da ciรฒ che secondo lui รจ una buona notizia e che interessa i lettori, cercare il confronto con le parti in causa, approfondire quello che non sa per dare un'informazione accurata e precisa. E se non conosce una cosa non ne parla. Anche perchรฉ il rischio di incappare in una bufala รจ dietro l'angolo. Quello di cui parlo รจ un approccio molto vicino alla vecchia informazione da settimanale.

Quali sono gli allarmi maggiori?

La dipendenza dal comunicati stampa. Il copia-incolla selvaggio in cui รจ l'ufficio stampa, quando รจ bravo, che crea la notizia e il giornalista l'affronta senza spirito critico nรฉ curiositร . Mancano cultura, deontologia e forma mentis, ma non dimentichiamo che abbiamo una responsabilitร  nei confronti del pubblico. Anche perchรฉ il ruolo dell'informazione รจ anche un altro: tenere desta l'attenzione su alcuni temi. Guarinello dice che non ha mai avuto cosรฌ tante sollecitazioni di denunce di reati alimentari come negli ultimi 5 anni. Quindi quando le persone vogliono piรน chiarezza e piรน informazione, le istituzioni sono sollecitate a occuparsene. รˆ una catena virtuosa.

Come vedi il futuro di questo settore? รˆ una bolla pronta a esplodere?

Bisognerร  parlare meno di cuochi e piรน di cibo e di quello che mangiamo. Il tema centrale รจ la sicurezza alimentare. Aumenterร  sempre piรน la richiesta da parte dei lettori di capire di piรน. Anche perchรฉ i lettori sono consumatori.

La figura dello chef, in questo panorama sembra essere messa in secondo piano

La frontiera dello chef di domani รจ quello di mettere insieme i prodotti del paniere e i presidi, di concerto con il tecnologo alimentare. Deve rendere gradevole quello che il tecnologo dice che fa bene. Lo chef cui penso io รจ una figura dell'industria alimentare che rende possibile questo incontro. รˆ una frontiera meno laccata ma di forza economica molto piรน grande perchรฉ crescerร  la richiesta di notizie e chiarimenti sulla qualitร  di ciรฒ che si mangia. Poi lo star system avrร  sempre la sua parte, ma questo รจ un altro mondo. Un mondo fatto di programmi in tv, dove la cucina รจ solo lo sfondo ed รจ la gara l'elemento centrale.

 

Festival di Giornalismo Alimentare | Torino | Cavallerizza Reale | dal 25 al 27 febbraio 2016 | http://www.festivalgiornalismoalimentare.it/wp/

 

a cura di Antonella De Santis

 

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram