Gourmet-Expoforum Report. Seconda giornata al Lingotto di Torino

24 Nov 2015, 14:30 | a cura di

Chef Cristiano Tomei contro tutti: olio, cocktail, fotografia, e cibo. Un incontro lungo un giorno con lโ€™esuberante cuoco dell'Imbuto di Lucca. 

Cristiano Tomei non รจ solo uno cuoco di razza. รˆ un affabulatore sfrontato e torrenziale: srotola parole, battute, memorie familiari, excursus storicogastronomici, riflessioni sulla cucina e sulle distorsioni che inquinano il nostro mondo. Mescolando alto e basso con il buon senso e quella cultura contadina che sottolinea l'ovvio contro ogni sovrastruttura e โ€œseghe mentaliโ€ (cit.). โ€œLa cucina รจ piรน semplice di come ce la raccontiamoโ€ dice: รจ istinto, pancia, anima e testa, รจ anche chimica come lo รจ il mondo tutto. โ€œLa cucina molecolare era pure quella di mia nonna, perchรฉ anche per gli gnocchi si interviene su amidi e molecoleโ€.

L'appuntamento a Gourmet Expoforum

รˆ lui il protagonista di una lunga sessione di food pairing e tavole rotonde, alla ricerca di abbinamenti, ma forse sarebbe meglio dire incontri. Non si parla di vino, ma di olio, cocktail e fotografia. Si parla di complessitร , armonia, materia prima, istinto. Quello che si potrebbe descrivere come un approccio senza rete all'universo dei sensi. E il discorso vale per ogni aspetto della cucina, anche per l'olio: โ€œNon attacchiamo subito con fruttato, invaiatura o aspetti tecnici, ma raccontiamo l'olio in modo empatico all'inizioโ€. Il paragone arriva puntuale: โ€œper me l'oliva di taggia รจ l'amica simpatica ed elegante, quella che non mi emoziona, ma per qualcun altro sarร  diversoโ€. Perchรฉ c'รจ una componente primordiale, legata all'amore e ai sensualitร , che non deve andare perduta โ€œaltrimenti diventa uno schemaโ€. Tomei รจ cosรฌ: uno senza freni, e il suo menu รจ la sintesi di quel che gli piace e gli va. L'ospite va da lui, all'Imbuto di Lucca, decide quanti piatti mangiare, ma non quali, affidandosi ciecamente. E questo vale per i piatti, ma รจ un approccio dinamico a tutto cuore che riguarda anche olio, vini, cocktail. Ogni cosa.

L'olio di casaliva del Frantoio AgrariaRiva del Garda

Tocca a Indra Galbo, moderatore dell'incontro ed esperto degustatore di oli del Gambero Rosso, introdurre Furio Battelini del Frantoio AgrariaRiva del Garda e Uliva: un monocultivar di casaliva, una variante del frantoio toscano importata nella zona del Garda. Tra le due ci sono diverse assonanze, ma la nota erbacea in questo caso รจ dominante, anche se non mancano sensazioni balsamiche, e richiami di mandorla in bocca. Imbottigliato da pochi giorni, ha richiami di erbe aromatiche e mela verde al naso, in bocca un amaro e piccante giร  bilanciati ed eleganti. Come abbinare un olio? รˆ Galbo a segnare la strada canonica, quella dell'assonanza: il pomodoro con un olio da cassanese che ha richiami aromatici proprio di pomodoro. Ma arriva l'intervento dello chef: โ€œe perchรฉ non sostituire del tutto il pomodoro? Usa la polpa per una passata e lavora l'acqua di pomodoro con l'olio e un poco di burro: cosรฌ l'olio non รจ un esaltatore di sapore, ma un ingrediente vero e proprioโ€.

Dal piatto all'olio e ritorno

E il gioco dell'olio che diventa ingrediente torna nel piatto portato in assaggio. Sovvertire le regole e cambiare le prospettive รจ un'attitudine che in Tomei non nasce dalla voglia di stupire, ma per vivere la cucina con libertร  e gola pura. รˆ Cristiano Tomei: โ€œBisogna smetterla di parlare di cucina senza farla mangiare. Bisogna assaggiare tutto e senza preconcetti: io da piccolo ero curioso di tutto, ho sentito anche che sapore aveva la m...โ€. Torniamo all'olio: montato in una emulsione stabile con latte caldo perchรฉ la parte grassa si separi da quella acquosa e si monti piรน facilmente, come una maionese in cui invece dell'uovo c'รจ il latte. Quanto olio? 8 parti su una di latte, approssimativamente perchรฉ la misura รจ qg: quella giusta, perchรฉ il canonico qb del quanto basta non รจ sufficiente. L'emulsione รจ la farcia del raviolo cui si aggiunge un tocco di umami (un po' di parmigiano), si aggiunge polvere di cavolo nero per la sapiditร , e un poco di latte di mare, ovvero di seppie appena scottate con un niente di scorza di limone. Qui la seppia diventa condimento dell'olio.

Vini e spirits

โ€œPer me la cucina รจ libertร . E la libertร  รจ partecipazione e dunque condivisioneโ€. Non รจ un gioco di parole, ma la sintesi del Tomei pensiero. Dove tutto fluisce e spinge per forzare gli argini delle regole imposte. Il menu? No, grazie. Il vino? Sรฌ, quel che piace a lui. Gli spiriti? Certo. Per quel che si beve vale la stessa regola di quel che si mangia: โ€œรจ buono? Ti piace? E allora okโ€. Nulla di quel che qualcuno ha deciso che deve esserci. Uscire dalle regole per crearsene delle proprie รจ quanto di piรน vicino ci sia al gioco, dove si crea un nuovo sistema di valori. Ed รจ il gioco il mantra dell'incontro tra Cristiano Tomei e tre barman d'eccezione Oscar Quagliarini, Filippo Sisti (Carlo e Camilla in Segheria a Milano) e Massimo D'Addezio (Co.So e Chorus di Roma) orchestrati da Marco Sabellico, esperto degustatore di vini del Gambero Rosso. L'idea รจ quella di far incontrare il mondo della miscelazione e quello della cucina celebrando in un modo nuovo e piรน rispettoso delle specificitร , lo scambio dei ruoli che รจ avvenuto. E il gioco รจ in corso. Il piatto รจ germano reale, anguilla, panna acida, whisky torbato, rape rosse crude marinate, alga wakame, rafano โ€œrichiama alcuni aspetti del torbato, quelli di richiamo all'acqua stagnanteโ€.

I cocktail

Gli abbinamenti con i cocktail vari ed eventuali. Puntando a coinvolgere per esempio percezioni che in genere sono deboli nei cocktail, come quelle tattili. Facendo bene attenzione alla gradazione alcolica e all'uso di pochi ingredienti, perchรฉ il protagonista deve rimanere il piatto e con il cocktail devi dare sollievo al palato come suggerisce Sisti che al pairing cocktail โ€“ cibo รจ abituato. Ragionando sulle tecniche di abbinamento che, per Quagliarini, sono ineffabili, impossibili da contenere in una semplice analisi sensoriale, come qualcuno vorrebbe far credere, ma partecipi della vita e della personalitร  di quel che gira intorno al cocktail. Mentre un Long Island ice tea e un po' di scherzo รจ la proposta di D'Addezio, che non crede nell'abbinamento cibo-cocktail โ€œNon si capiva il piatto che avrebbe fatto Cristiano cosรฌ ho messo insieme 4 distillati bianchi (gin vodka tequiila e rum bianco) e alcun gocce di triple sec. Insomma, tutto tranne il whisky, che sapevo che era nella ricettaโ€. Bacche pepe della Tasmania per l'aromaticitร , succo di yuzu e goccia di cola. Una cosa rinfrescante anche a tutto pasto โ€œda offrire allo chefโ€, per ammorbidirlo, per continuare a giocare e sdrammatizzare l'idea del food pairing con il cocktail che โ€œper me non funziona se non in rare e casuali occasioniโ€. Perรฒ le bacche e lo yuzu funzionavano con il piatto. Ma avevo portato con me ogni genere di prodotti: โ€œper improvvisare e allinearmi alla sua filosofia sartorialeโ€.

La fotografia

Cibo da mangiare o cibo da vedere? Sapore o immagine? Sarebbe da definirla "cucina liquida", per citare molto alla larga Zygmunt Bauman, ma รจ bene limitarsi a una saggia riflessione sul ruolo che oggi ricopre la fotografia nella comunicazione e nella percezione della cucina. Quella che ha coinvolto Tomei con Bob Noto e Lido Vannucchi, food fotografi di razza. "Il fotografo deve entrare nel piatto" afferma lo chef toscano. "Ho rifiutato il lavoro di un sedicente professionista perchรฉ non ha assaggiato i miei prima di immortalarli". Il dibattito, moderato da Annalisa Zordan del Gambero Rosso, ha stimolato spunti di riflessione che mai come oggi, con il profluvio social di foto di cibo ovunque e comunque, si mostrano attuali ed emblematici. Cosa fa di un amatore un professionista del settore? Dov'รจ l'equilibrio fra esigenze della committenza (ristoratore o editore che sia) e talento di chi sceglie la luce giusta e scatta l'istantanea estetica del piatto? "Noi siamo come puttane: facciamo quello che ci chiedono" รจ la provocazione di Bob Noto, gourmet di razza ed esperienza prima ancora di essere maestro della macchinetta. Capace di conquistare anche un "duro e puro" come Tomei esuberante ed eclettico patron dell'Imbuto che si trova nella scomoda quanto affascinante sede del Museo di Arte Contemporanea di Lucca.

โ€œC'รจ un organo che va nutrito moltissimo, ed รจ l'anima che se la nutri stai meglioโ€ dice Tomei. E con questo chiudiamo.

 

Gourmet | Expoforum | Horeca Food & Beverage | 22-24 novembre 2015 | Lingotto Fiere Torino | www.gourmetforum.it


Il report della prima giornata

 

a cura di Antonella De Santis e Valentina Marino

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