I consigli dell'oste. Gennaro D’Ignazio della Vecchia Marina e l'olio di Valentini e del Frantoio Montecchia

9 Giu 2017, 12:30 | a cura di

Una rubrica in cui chiediamo ai migliori osti d'Italia di svelarci i loro fornitori di fiducia, che il più delle volte sono il contadino del paese affianco, il casaro conosciuto tramite passaparola o il norcino che fa le cose come le si faceva una volta. Crediamo che il loro sia un patrimonio inestimabile di conoscenze e conoscenza. E vogliamo condividerlo con voi.  

Un viaggio per le trattorie migliori d'Italia, quelle premiate con i Tre Gamberi dalla guida Ristoranti d'Italia 2017, per farci consigliare i loro produttori di fiducia. Facciamo tappa in una piccola località sulla riviera abruzzese, Roseto degli Abruzzi, che ospita una delle tavole più affidabili e fedeli alla tradizione marinara del litorale: la Vecchia Marina.

La Vecchia Marina

Ci sono posti il cui valore intrinseco, al di là di ogni considerazione su cucina, cantina e quant'altro, sta nella capacità di evolversi pur rimanendo popolari e con i piedi per terra. Posti, e persone soprattutto, che conquistano per il loro spirito semplice, schietto e diretto, con un legame a doppio filo alle radici della terra d'appartenenza e all'emancipazione. A Roseto c'è uno dei migliori esemplari di questa razza, una delle più oneste tavole tradizionali di cucina di mare, che offre una proposta adriatica vera e verace, ma ripulita della rusticità casalinga del passato. Giovanni Parnanzone Gennaro D’Ignazio, cognati, ne sono gli artefici, e dirigono una squadra che contempla un'intera famiglia. Il primo è in sala ad accogliere gli ospiti e a farli sentire come a casa propria. Gennaro, dietro le quinte, sovrintende una cucina semplice che esalta la migliore materia prima. A cominciare dal pesce, soltanto quello di questo spicchio di costa. A loro abbiamo chiesto di consigliarci un fornitore di fiducia: “Vorremmo parlarvi del pesce del nostro mercato ittico, ma siamo consapevoli che non sia molto utile per i lettori. Quindi suggeriamo due oli: quello di Valentini, un'azienda di Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, con una filosofia stupenda, artigianale, in armonia ed equilibrio con la natura. E quello del Frantoio Montecchia, attivo nel panorama olivicolo da circa trent'anni, che rappresenta sicuramente una delle realtà più significative della provincia teramana”.

L'olio Valentini e Montecchia

La prima è un'azienda che non segue le mode e che in molti conoscono per i suoi vini, espressione del territorio, quello abruzzese, e dell’annata da cui nascono, comunque essa sia. Secondo antichi documenti il legame della famiglia con la vigna risalirebbe alla metà del XVII secolo, mentre la continuità qualitativa dell'azienda è certa, dato che già nel lontano 1868 Camillo Valentini riceveva un riconoscimento ufficiale proprio per la qualità dei suoi vini. Oggi, dopo la morte del padre-maestro Edoardo, è rimasto il figlio Francesco Paolo alla testa dei 200 ettari di proprietà, e dei 50 a oliveto. È proprio da quest'ultimi che nasce l'olio extravergine di oliva della tipologia dritta. Raggiungerlo al telefono è praticamente impossibile, lui – tenendo fede allo stile di famiglia - non ama l'esposizione mediatica e noi ne prendiamo atto.

Da Loreto Aprutino, ci spostiamo poco più a nord, direzione Morro d'Oro, dove Gennaro Montecchia e sua moglie Amina gestiscono il frantoio di paese dal 1996, ma ci lavorano da una vita intera: “Il frantoio esiste dal 1915, prima era gestito da Alessandro Di Pasquale, al quale siamo subentrati in maniera del tutto naturale, d'altra parte lui voleva chiudere i battenti e mia moglie ed io c'eravamo appassionati: non potevamo far altro che continuare la vita da frantoiani!”. Dopo poco più di 20 anni di gestione, l'azienda è diventata un punto di riferimento oleario per tutto l'Abruzzo. “Oggi abbiamo un frantoio a due fasi (ovvero senza l'aggiunta di acqua di diluizione) che utilizziamo anche per conto di terzi, gestendo pure lo stoccaggio e il confezionamento”. Venendo alla loro produzione, sono 25 mila le piante per 80 ettari di terreno allevate a vaso policonico e ben 32mila su 20 ettari in allevamento intensivo, ma biologico. Dalle prime nasce il Classico 22, ottenuto con un blend di leccino, dritta, frantoio e tortiglione. Nella guida Oli d'Italia 2017, che lo ha premiato con le 2 Foglie, si legge: “Al naso esordisce fine e aromatico: note di fiori e frutta intrigano e rievocano sensazioni primaverili. In bocca è pulito e davvero armonico, tornano le percezioni erbacee lievemente amaricanti concluse con un piccante piacevole e persistente”. E neanche a dirlo, ben si abbina al pesce azzurro e ai carpacci di mare. Un cerchio che si chiude rimanendo in Abruzzo.

 

Vecchia Marina | Roseto degli Abruzzi (TE) | Lungomare Trento, 37 | tel. 085 8931170

Valentini | Loreto Aprutino PE | via Baio, 2 | tel. 085 8291138

Frantoio Montecchia | Morro D'Oro (TE) | Contrada Case di Pasquale, 29 | tel. 085 895141 | www.frantoiomontecchia.it

 

a cura di Annalisa Zordan

 

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