Le origini
āLa mia ĆØ una famiglia di agricoltori e quello in cui vivo ĆØ un territorio particolarmente vocato alla produzione di mele. Ma per me avevo immaginato un futuro diversoā, racconta Andrea Paternoster, proprietario e ideatore di Mieli Thun di Vigo di Ton, in provincia di Trento. āNei primi anni '20 mio nonno aveva giĆ qualche ape e un giorno, dopo tanti anni, ho ritrovato per caso degli alveari inattivi. E cosƬ ho pensato: perchĆ© non riprendere in mano questa attivitĆ ?ā. Sono tre i motivi principali che spingono Andrea a lanciarsi nel settore apistico: āVolevo restituire valore al settore agricolo, facendo qualcosa che mi appassionasse e riscoprendo un prodotto da tempo dimenticato, volevo viaggiare e volevo esprimere me stesso attraverso i miei prodottiā. E cosƬ, all'inizio degli anni '90 nasce l'azienda apistica, oggi una delle più note nel panorama italiano per i suoi mieli pregiati, e anche per le loro confezioni eleganti.
La grafica e il packaging
Il senso creativo di Andrea spinge infatti l'azienda a puntare fin da subito sull'estetica e la grafica: āInizialmente siamo partiti in maniera molto casalinga, disegnando noi stessi il logo e le confezioniā, ma col tempo, e l'aumento delle vendite, decidono di affidarsi a un professionista. āCi siamo ispirati molto al mondo della cosmesi e della profumeria: abbiamo appositamente tralasciato il settore gastronomico perchĆ© volevamo creare qualcosa di nuovo, originale ed elegante, non ancora presente sul mercato alimentareā . Un discorso che non guarda al panorama vinicolo, āmolto più avanti rispetto al cibo in fatto di etichette e graficaā. La svolta arriva con la collaborazione con Paolo Castiglioni della Castiglioni Design, studio di marchi, packaging e campagne pubblicitarie di Nogara, in provincia di Verona: āCon lui, ĆØ nato il marchio e la confezione cosƬ come oggi la conosciamoā.
La produzione
1400 alveari in circa 60 diverse zone produttive: Mieli Thun si trova in Trentino ma l'apicoltore si sposta anche in altri territori per far bottinare le proprie api. āIl miele per me ha un valore inestimabile a livello nazionale: ci sono tanti prodotti buoni anche all'estero ma nessun paese ha la nostra ricchezza varietale in quanto a fioriture. In tutta Europa ce ne sono circa 18mila e ben 8mila di queste si trovano nella nostra Penisola. Ć una tale fortunaā. E di questa fortuna Andrea ha scelto di farne la propria filosofia: āVoglio valorizzare al meglio le singole varietĆ per promuovere l'ampia biodiversitĆ del territorio italianoā. Ć per questo che Mieli Thun offre principalmente mieli unifloreali ā realizzati con una singola cultivar ā prodotti in terre diverse: āUn miele di castagno del Lazio non ha lo stesso sapore di uno abruzzese e cosƬ via. Ogni terreno conferisce al miele sentori e aromi differenti, e anche un diverso spettro pollinico, ovvero la struttura e composizione del pollineā.
VarietĆ e abbinamenti
CosƬ, Andrea realizza mieli d'acacia, arancio, castagno, tiglio, sulla, cardo, corbezzolo, edera, bosco, melo e molti altri ancora, oltre al classico millefiori āche resta comunque un prodotto eccellenteā. Uno dei più particolari e rari ĆØ quello di erba medica, āquest'anno davvero eccezionaleā, realizzato nelle zone di produzione del Parmigiano Reggiano, dove questa pianta viene coltivata per l'alimentazione delle vacche. āSi tratta di un miele di colore bianco, molto delicato, dal sapore quasi neutro. Io lo chiamo 'il miele della gentilezza' perchĆ© ĆØ davvero fine e leggero. Perfetto con un buon gorgonzola stagionatoā. Altro prodotto di punta ĆØ il miele di tarassaco, āche ogni anno ci gratifica e rende orgogliosi del nostro lavoroā. Al contrario dell'erba medica, il tarassaco conferisce al miele un colore giallo acceso ācome quello del tuorlo d'uovoā e sentori decisi e pungenti all'olfatto, āche lasciano poi spazio durante l'assaggio a note più floreali e delicate che ricordano la camomillaā. Questo ĆØ particolarmente indicato per il formaggio asiago, āma bisogna sempre ricordare che non esistono abbinamenti prestabiliti e che alle volte ĆØ bello anche degustare i due elementi ā il miele e il latticino ā separatamente per assaporarne tutte le sfumature aromaticheā.
Il miele in cucina e nell'alimentazione
E soprattutto si può giocare con il miele anche con le preparazioni più semplici, come le vinaigratte o altre salse: āCon lo chef ClaudioPregldella Baita Santa Lucia una volta abbiamo realizzato una maionese, che abbiamo poi ribattezzato mielonese, a base di aceto, olio extravergine di oliva e mieleā. E la ricetta ha funzionato, āil miele ha creato insieme agli altri ingredienti un'emulsione stabile e gelatinosa al punto giustoā. La tipologia migliore per realizzarlo? āDipende molto dal gusto personale. Io consiglierei uno di arancio oppure ā perchĆ© no ā anche uno di girasoleā. Aspetto fondamentale dell'utilizzo del miele in cucina ĆØ la sua versatilitĆ , āsi presta bene sia per le ricette dolci che salateā e, naturalmente, le sue tante proprietĆ nutraceutiche: āĆØ bene ricordare di inserire il miele in diversi pasti della giornata, e non solo a colazione. Questo perchĆ© aiuta a diminuire la quantitĆ di zucchero bianco che assumiamo quotidianamente e anche quella di sale, perchĆ© il miele giusto, se bilanciato in maniera intelligente con altri ingredienti, riesce a esaltare anche le note più saporite di un piattoā.
Il panorama del miele in Italia e all'estero
E lo sanno bene i consumatori americani, āsempre più attenti alla qualitĆ e alle proprietĆ nutrizionali di un alimentoā. PerchĆ© non bisogna mai dimenticare che, oltre alla massa di clienti abituali dei fast food, negli Stati Uniti esiste una grande fetta di addetti ai lavori e consumatori che nel tempo si sono fatti promotori del buon magiare, del concetto di farmer's market, i mercati contadini, e più in generale di Km0, agricoltura biologica e alimentazione sana. āC'ĆØ una fetta di clientela americana che presta molta attenzione alla salubritĆ dei prodotti e per questo, da 6 anni a questa parte, abbiamo iniziato a vendere anche all'esteroā. Ma anche l'Italia non ĆØ da meno, e i numeri dei consumi di miele continuano a crescere: āL'interesse verso questo prodotto ĆØ sempre maggiore. I mieli più richiesti sono ancora il millefiori e l'acacia ma gradualmente il pubblico inizia a interessarsi anche ad altre varietĆ ā.
La formazione
E questo avviene anche attraverso corsi di formazione sull'assaggio: āLucia Piana ĆØ una delle più grandi maestre dell'analisi sensoriale del miele, una vera guru: il settore del miele italiano deve molto a leiā. Ma ci sono anche gli incontri, le serate di degustazione e i laboratori di avvicinamento: āQuando posso cerco di diffondere la cultura del miele di qualitĆ fra i consumatori presso i punti vendita aziendali o durante qualche eventoā. Inoltre, Andrea insegna anche presso la Niko Romito Formazione di Castel di Sangro (L'Aquila) e all'UniversitĆ di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. āLa crescita del settore del miele ĆØ appena cominciata e comunque la strada da percorrere ĆØ ancora lungaā. Il prossimo passo? āEntrare nel mondo dell'ospitalitĆ : la colazione ĆØ il pasto principale di un albergo e una buona struttura non può permettersi di avere un miele di bassa qualitĆ ā.
Mieli Thun | Vigo di Ton (TN) | tel. 0461 657929 | www.mielithun.it
a cura di Michela Becchi
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