Il Mercato Centrale di Firenze come San Miguel a Madrid? Quasi tutto pronto

23 Ott 2013, 09:08 | a cura di
È (quasi) tutto pronto: location, progetto e produttori coinvolti nella riqualificazione del primo piano del mercato di San Lorenzo, nel cuore di Firenze. Inizia ora il count down verso l'inaugurazione del Mercato Centrale, nuovo polo di eccellenza e luogo d'incontro. Apertura prevista? Primavera 2014.

Deus ex machina del progetto, realizzato dallo studio Archea di Firenze (gli stessi architetti che hanno firmato l'incredibile cantina Antinori nel Chianti Classico), è Umberto Montano, imprenditore della ristorazione già proprietario in città dei noti ristoranti Osteria del Caffè Italiano e Alle Murate; ad affiancarlo la holding Otel del gruppo Cardini vocata all’entertainment e al turismo. “La volontà di rilanciare questa zona popolare, che purtroppo negli ultimi anni ha subìto un cedimento in termini di qualità, era nell’aria da tempo” sostiene Montano; complice l’amministrazione comunale, più che mai favorevole al fermento enogastronomico che invade la città, come dimostra l’imminente apertura di Eataly Firenze.
Al primo piano della splendida struttura in ghisa, ferro e vetro progettata nella seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Mengoni, nascerà una grande piazza-mercato coperta con tante botteghe e spazi verdi, aperta dalle 10 fino a mezzanotte.
L’idea” continua Montano “è quella di vendere e dare da mangiare gli stessi prodotti nello stesso luogo, con una particolare attenzione alla qualità. Lo scopo del Mercato Centrale è riunire l’eccellenza dei produttori, toscani e non solo, fornendo loro una vetrina in città”. Un format già collaudato all’estero, primo fra tutti l’esempio del Mercato di San Miguel a Madrid, ma nuovo per l’Italia che inizia a muovere solo ora i primi passi verso una forma più evoluta nell'uso come nella concezione dei vecchi mercati rionali.
La rosa dei produttori è in fase di definizione, ma già si contano nomi illustri: per l’ortofrutta l’azienda agricola fiorentina La Talea del “contadino di città” Antonio Banducci; la Degusteria vedrà in abbinata i salumi di Nicolò Savigni e le carni di Paolo Parisi; per il pesce scenderà in campo la pescheria Panapesca di Andrea Panati con il marchio Gigino il Viareggino. I formaggi arriveranno dal Piemonte con le migliori selezioni di Franco Parola; la mozzarella verrà realizzata direttamente in loco, qui l'ispirazione proviene da Eataly Roma, da Angelo Campomaggiore del Caseificio Antico Demanio di Caserta. Nel reparto grocery saranno in vendita prodotti a marchio Eataly, a suggellare appunto un rapporto di collaborazione tra i due progetti. Il Consorzio del Chianti Classico si occuperà dell’Enoteca, offrendo una selezione di vini e birre che spazierà naturalmente oltre la Toscana; un carrello girerà per la piazza vendendo vini importanti al bicchiere. Sarà lo stesso Consorzio a gestire anche lo spazio destinato alla pasta fresca, in cui si alterneranno vari produttori. Il pasticcere Cristian Beduschi delizierà i golosi sul fronte pasticceria&cioccolato, mentre il fiorentino Alessandro Staderini con il suo Caffè Piansa si occuperà del bar con annessa torrefazione. Per la ristorazione si gioca in casa: la stessa famiglia Montano gestirà il Ristorante Da Tosca, di sola cucina toscana, e la Pizzeria del Caffè Italiano traghetterà qui la sua pizza napoletana. Ci sarà anche “Il Polpetta”, con polpette di tutti i tipi.
Ogni produttore, che dovrà sottoscrivere un disciplinare di qualità, avrà a disposizione un banco vendita con annesso laboratorio, per trasmettere al consumatore”asserisce Montano “la chiara percezione di cosa vuol dire fare fresco”. I piatti potranno essere consumati sia in versione street food usufruendo delle sedute in piazza, dove si potranno ordinare soltanto le bevute, sia accomodandosi sui soppalchi di cui ogni bottega è dotata, con servizio al tavolo.

È previsto un servizio di delivery con tanto di reception per lasciare le borse della spesa che saranno poi consegnate a domicilio grazie a Green Speedy, progetto ecocompatibile di Speedy Florence con veicoli elettrici a zero emissioni. Si darà spazio alla cultura, con la Libreria Giunti, e alla didattica: una scuola di degustazione di vini e affini (con 20 postazioni tecniche) e corsi di cucina organizzati dalla scuola Lorenzo de’ Medici. Per la gioia dei tifosi viola, un’area sarà pure riservata alla Fiorentina Calcio.

Ma il progetto è, come si dice, multifunzione. Alla sera il mercato cambierà atmosfera e diventerà anche luogo di svago: “intendiamo dare vita a una nuova piazza coperta del centro” sostiene Aldo Settembrini, amministratore delegato di Otel“con videoproiezioni, artisti di strada, intrattenimenti. Sarà il valore aggiunto del Mercato Centrale”.

E chiudiamo con i numeri: 2700 metri quadrati di superficie più 400 di soppalchi sopra ogni punto vendita e 300 di piazza nella zona centrale con circa 700 posti a sedere; 12 i produttori coinvolti, 100 i nuovi posti di lavoro generati. Il tutto per un investimento da 5 milioni di euro.
A Firenze non rimane che contare i giorni che separano dall'inaugurazione di questo nuovo progetto: un'idea nuova, per l'Italia, che riqualifica uno spazio antico. E un format assolutamente replicabile, con l'auspicio che tante città italiane che stanno lasciando marcire i loro mercati rionali, copino Firenze laddove non sono state capaci di copiare Madrid o Londra.

a cura di Paola Mencarelli

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