In viaggio. Alla scoperta di Conegliano tra vini, formaggi e panorami da sogno

22 Lug 2015, 15:45 | a cura di

Non è solo Valdobbiadene: il Prosecco Superiore si produce in un'area compresa tra 15 comuni. Oggi andiamo alla scoperta della zona di Conegliano, per presentarvi alcune bolle nuove di zecca e alcuni indirizzi da appuntarsi.

 

Quando si parla di Prosecco Superiore solitamente si pensa più a Valdobbiadene dove sono concentrate gran parte delle aziende e meno alle colline di Conegliano o a quelle degli altri comuni della denominazione. Come è noto, la Docg prende il nome dalle due località più importanti, anche se i comuni interessati sono 15, tra cui San Pietro di Feletto, una vera e propria fucina di attività legate alla cultura enogastronomica trevigiana. Ecco qualche novità non solo per degustare nuovi vini – tutti situati nell’arco di pochi chilometri di distanza - ma anche per assaggiare buoni cibi e buoni formaggi.

 

Bere: i nuovi spumanti

Il Conegliano Prosecco Superiore Rive di Manzana Dry Springo, prodotto dall’azienda Le Manzane di San Pietro di Feletto, è un nuovo spumante che nasce dai vigneti impiantati sulla collina di Manzana, in comune di Vittorio Veneto, che si può fregiare del riconoscimento Rive. Ha colore paglierino brillante e delicati profumi di frutti gialli con note di pesca e di crosta di pane; in bocca è piacevole, giustamente morbido, con un finale delicatamente fresco e fruttato. Le viti, esposte a sud ed aggrappate sulle colline più scoscese, il terreno argilloso e molto compatto insieme all’escursione termica giornaliera e alla brezza, regalano uve glera ricche in aromi e acidità. In azienda, fondata nel 1984, lavora tutta la famiglia Balbinot: Ernesto e la moglie Silvana, i figli Marco e Anna, e i capostipite papà Osvaldo (detto Aldo) e mamma Elsa. La cantina, prende il nome dalla zona (Le Manzane) dove si estendono i principali vigneti di proprietà (65 ettari) tra Tarzo e Conegliano, una fascia collinare ben esposta al sole, il cui terreno fertile è frutto della lenta degradazione delle masse alluvionali dovute al ghiacciaio del Piave e all’anfiteatro morenico di Vittorio Veneto. Da segnalare oltre allo Springo, il Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Extra Dry e il Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Brut. Entrambi vengono distribuiti con un’etichetta speciale stampata in codice Braille per far apprezzare anche ai non vedenti i piaceri del vino. L’azienda inoltre coltiva dei vitigni autoctoni della Marca Trevigiana come il Verdiso e il Manzoni Bianco mentre tra i rossi da segnalare un'interessante versione di Marzemino Passito. È consigliata la visita nella cantina ricavata all’interno di una collina, dopo un imponente lavoro sbancamento. Modernissimi gli impianti tecnologici e grande uso del freddo sia in vinificazione che in stoccaggio per assicurare le migliori condizioni a tutti i vini e gli spumanti prodotti dall’azienda.


l Viti di San Mor
è un nuovo Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg uscito qualche tempo fa per opera di Fabio Zardetto e di suo figlio Filippo. Il nome dello spumante è lo stesso della tenuta cioè una contrazione dialettale di San Mauro, il santo a cui è dedicata la chiesetta e “un poco di prà”, come recitava l’Extimo di Ceneda del 1532, dove una comunità benedettina dimorò molti secoli fa. Siamo a Cozzuolo, una frazione del comune di Vittorio Veneto, nell’angolo nord della Docg Prosecco Conegliano Valdobbiadene, vicino alle sorgenti del fiume Monticano. Si tratta di un luogo storico per la viticoltura trevigiana perché su questa collina ottant’anni fa furono messi a dimora ai fini di studio sei ettari di viti dal professor Giovanni Dalmasso, fondatore insieme ad Antonio Carpenè della Stazione sperimentale per la viticoltura e della Scuola Enologica di Conegliano. Oltre al glera (da cui si ottiene il Prosecco), Dalmasso piantò anche barbera per studiare come un terreno così ricco d’acqua e immerso in un ambiente protetto dai venti avrebbe influito sulle caratteristiche dell’uva. “Io e mio figlio, acquistando la collina” spiega Fabio Zardetto “abbiamo scoperto che anche le viti di glera, bianchetta e verdiso della tenuta San Mor risalgono al periodo fra le due guerre e che appartenevano alla famiglia Segat”, la stessa che ha dato il nome all’omonimo vitigno oggi registrato nel Catalogo nazionale dei vitigni scomparsi come Prosecco Segat. Il Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Viti di San Mor Millesimato 2014 è nato dalla inedita collaborazione tra Fabio Zardetto e Riccardo Cotarella. Le uve sono state vendemmiate a mano nella metà di settembre, in avanzata maturazione, e al vino non sono stati aggiunti zuccheri. Ha delicati profumi floreali (fiori bianchi) e fruttati in cui si avvertono note di pera williams e sentori agrumati. In bocca è molto piacevole, l’acidità è equilibrata e la beva è piacevolmente gradevole anche perché il tenore alcolico è assai misurato (11,5%) così come il residuo zuccherino (1.4 g/l).


A poca distanza l’azienda Masottina (foto in apertura) produce due spumanti, molto interessanti come il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Ogliano e il Rive di Ogliano Contrada Granda. Ogliano è una piccola frazione del comune di Conegliano, posta nella zona più ad est dell’area storica della denominazione Conegliano Valdobbiadene. Qui la famiglia Dal Bianco ha una tenuta che complessivamente si estende per 75 ettari vitati. L’altezza delle vigne varia da un minimo di 70 sino ai 170 metri s.l.m., con una pendenza più netta sul versante esposto a nord. La costante ventilazione e la moderata piovosità, inferiore alla media, e la particolare orografia, contribuiscono alla nascita di vini e spumanti di grande finezza ed eleganza. Non a caso Ogliano è una delle sottozone riconosciute dagli studi di zonazione I Terroirs della Denominazione Conegliano Valdobbiadene. Studio sull’origine della qualità effettuati dal Cra (oggi Crea) di Conegliano. Dai vigneti di Ogliano nasce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Le Rive di Ogliano Contrada Granda Brut che ha una spuma fine e persistente e colore paglierino chiaro. All’olfatto si presenta con netti sentori agrumati (cedro in primis) e ma anche di mela e pesca bianca. Il bocca è morbido e delicato, sapido con un tocco fruttato/aromatico in fin di bocca. Molto piacevole. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Le Rive di Ogliano Extra Dry ha colore paglierino chiaro e note agrumate e fruttate in cui si avverte la pera e una delicata pesca gialla. In bocca ha una equilibrata nota acida e un una morbidezza contenuta con un retrogusto fresco. Ottima bevibilità. Da segnalare inoltre un ottimo Incrocio Manzoni bianco e il Colli di Conegliano Rizzardo, stile Batard, davvero speciale insieme al Colli di Conegliano Rosso Vigneto Montesco. Si tratta di un grande rosso, fruttato/speziato di grande intensità.

 

Dormire sulle tracce del Giro d'Italia

Un posto davvero magnifico da cui partire per le escursioni nella zona è il Ca’ del Poggio Ristorante e Resort della famiglia Stocco. Si tratta di un hotel a 4 stelle con 28 camere e con una spettacolare vista che, nelle giornate terse, da San Pietro di Feletto spazia sino al golfo di Trieste e le montagne della Slovenia. Per arrivarci bisogna percorrere una strada in salita molto ripida circondata dai vigneti di glera che grazie alla firma di un protocollo d’intesa con il Comune di San Pietro di Feletto e la Federazione Italiana Ciclistica, prende il nome di Muro di Cà del Poggio. Si tratta di 1300 metri di salita con una pendenza media del 15%, con punte al 19%, abituale percorso del Giro d’Italia. Il ristorante specializzato nella cucina marinara si avvale degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo. In lista il Cà del Poggio Brut Prosecco Superiore Docg Conegliano – Valdobbiadene che nasce dai vigneti situati attorno al resort.

 

Mangiare: spiedo trevigiano e formaggi

A poca distanza dall’hotel la Trattoria Sabrina di Daniele Lucchese e Sabrina Renosto. Se volete assaggiare il classico spiedo della tradizione trevigiana questo è il posto che fa per voi, che troviate posto nelle sale della vecchia cascina che si affaccia sul canale e sulla strada, o scegliate il giardino con i tavoli all’aperto. I prodotti utilizzati in cucina provengono tutti dalla campagna circostante. La pasta è fatta a mano mentre Daniele si occupa dello spiedo a base di carne veneta dell’Altamarca nel rispetto del disciplinare di preparazione che richiede almeno 5-6 ore di cottura. In lista i vini della zona, Prosecco in primis.

La Latteria Perenzin di San Pietro di Feletto è una vera e propria istituzione che produce formaggi tradizionali e biologici, di capra, di vacca e di bufala, pluripremiati nei concorsi italiani e internazionali. Le lavorazioni sono seguite dal mastro casaro Carlo Piccoli e da Emanuela Perenzin, pronipote del fondatore dell’azienda agli inizi del 1900. La coppia, che ha vinto il titolo come Migliori Professionisti del Formaggio al concorso Alma Caseus 2012, oltre a seguire il caseificio ha aperto il Cheese Bar e il ristorante PER Percorsi Enogastronomici di Ricerca. Qui oltre acquistare i formaggi o visitare i magazzini di stagionatura, è possibile gustare la cucina trevigiana e le preparazioni a base di formaggi sia italiani che esteri. Inoltre nel 2011 per trasmettere l’esperienza acquisita in un trentennio di attività hanno creato l’Accademia Internazionale dell’Arte Casearia, dedita alla formazione dei futuri casari a cui sinora hanno partecipato 400 studenti da tutto il mondo.

 

Le Manzane | San Pietro di Feletto (TV) | via Maset 47/b | tel. 0438.486606 | www.lemanzane.com

Viti di San Mor c/o Zardetto Spumanti | Conegliano (TV) | via Martiri delle Foibe, 18 - Z.I. Prealpi Trevigiane | tel. 0438.394969 | www.zardettoprosecco.com)

La Masottina | Castello Roganzuolo (TV) | via Bradolini, 54 | tel. 0438.400775 | www.masottina.it

Ca’ del Poggio Ristorante e Resort | San Pietro di Feletto (TV) | via Dei Pascoli, 8 | www.cadelpoggio.it

Trattoria da Sabrina | San Pietro di Feletto (TV) | Via Cervano, 1 | tel. 0438.486235 | [email protected]

Latteria Perenzin | San Pietro di Feletto (TV) | via Cervano, 85 | tel. 0438.34874 | www.perenzin.com

Ccheese Bar | PER Percorsi Enogastronomici di Ricerca | San Pietro di Feletto (TV) | via Cervano, 77 | tel. 0438.34874 | www.perenzin.com

 

a cura di Andrea Gabbrielli

 

Per leggere In viaggio. Cipro. L’isola dal sapore di fiaba clicca qui

Per leggere In viaggio. 48 ore (ma anche di più) a Firenze. I consigli golosi di Leonardo Romanelli clicca qui

Per leggere In viaggio. Dolomiti Friulane: coltelli, selvaggina e salumi arcaici clicca qui 

Per leggere In viaggio. Genova, 48 ore nella città della Lanterna clicca qui

Per leggere In viaggio. Yorkshire, l'Inghilterra più foodie clicca qui

Per leggere In viaggio. Etna, Il sale del vulcano, il dolce del sole clicca qui

Per leggere In viaggio. Giro della Sicilia in 4 microbirrifici clicca qui

Per leggere In viaggio. Modena, ieri, oggi e domaniclicca qui

Per leggere In viaggio. Germania del Nord, sulle rotte della Lega Anseatica clicca qui

Per leggere In viaggio. Alla scoperta della Liguria di Ponente clicca qui

Per leggere In viaggio. Fusion madrileno: la new wave gastronomica ispano-asiatica in 4 indirizzi clicca qui
Per leggere In viaggio. Paesi Baschi vol. 2: tour alla scoperta dei pintxos di Bilbao clicca qui

Per leggere In viaggio. Cilento: terra di bufale, formaggi e dolci golosi clicca qui

Per leggere In viaggio. La Piccola Polonia da Cracovia ai Carpazi clicca qui

Per leggere In viaggio Dall'Appennino all'Adriatico nella Marca Fermana clicca qui

Per leggere In viaggio. Dove mangiare a Verona nei giorni del Vinitaly clicca qui

Per leggere In viaggio. Ginevra: verso l'Expo a passi ecosostenibili clicca qui

Per leggere In viaggio. Riga, la nuova cucina lettone clicca qui

Per leggere In viaggio. Agnone, nel paese delle campane tra soste golose e passeggiate nella natura clicca qui

Per leggere In viaggio. Sicilia d'inverno: nuovi locali e vecchie trattorie clicca qui

Per leggere In viaggio. Firenze: le belle arti… del quinto quarto clicca qui

Per leggere In viaggio. Bruges & Anversa: cioccolato, birra e la cucina dei Primitivi Fiamminghi clicca qui

Per leggere In viaggio. A Vienna per i 150 del Ring, tra caffè e giovani chef clicca qui

Per leggere In viaggio. Sapori di confine da Trieste al Carso clicca qui

Per leggere In viaggio. Cuba: racconto di una serata alcolica sulle tracce di Hemingway a la Habana clicca qui

Per leggere In viaggio. Paesi Baschi: tour alla scoperta dei pintxos di San Sebastian clicca qui

Per leggere In viaggio. Pantelleria. Alla scoperta della Figlia del Vento clicca qui

Per leggere In viaggio. Soave: a spasso tra vigneti e grandi tavole clicca qui

Per leggere In viaggio. La Piana di Sibari e i sapori del Pollino clicca qui

Per leggere In viaggio. Venezia: autunno in laguna clicca qui

Per leggere In viaggio. La Cina. Seconda tappa: Pechino e Shanghai clicca qui

Per leggere In viaggio. La Cina. Prima tappa: Xi’an, la capitale antica clicca qui

Per leggere In viaggio. Torino, il Salone del Gusto, la Reggia di Venaria clicca qui

Per leggere In viaggio. Il Frusinate: tesori d'Appennino clicca qui

Per leggere In viaggio. Val Tidone, quei sapori tra le vigne clicca qui

Per leggere In viaggio. Cadore: i sapori delle Dolomiti clicca qui

Per leggere In viaggio. Cosa porta con sé la Scozia se vota per l’indipendenza? Angus, whisky e ostriche clicca qui

Per leggere In viaggio. Conero da cima a fondo. Le sorprese delle Marche e della costa Adriatica clicca qui

Per leggere In viaggio. Il Sulcis Iglesiente, Carloforte e Sant'Antioco: la Sardegna tra mare e terra clicca qui

Per leggere In viaggio. Dove mangiareinLanghe, Roero e Monferrato. Consiglia Davide Palluda clicca qui

Per leggere In viaggio. In Salento tra panorami marini, vigneti, olivi secolari e arte barocca clicca qui

Per leggere In viaggio. A Genova e dintorni per scoprire i profumi e i colori di una terra stretta fra monti e mare clicca qui

Per leggere In viaggio. Dove mangiareinCosta Azzurra. Indirizzi golosi tra la Francia e l'Italia suggeriti da Mauro Colagreco clicca qui

Per leggere In viaggio. Dove mangiareinIstria. Itinerario goloso tra negozi e ristoranti suggeriti da Ana Roš clicca qui

Per leggere In viaggio. Dove mangiare a Formentera clicca qui

Per leggere In viaggio nel Pollino, il parco dei tesori clicca qui

Per leggere In viaggio da Trapani a Erice. Sale, aglio e genovese clicca qui

Per leggere In viaggio tra sassi e mare alla scoperta della provincia di Matera clicca qui

Per leggere In viaggio nella Penisola Sorrentina: oltre al mare c’è di più clicca qui

Per leggere nel cuore di Perugia. Indirizzi foodies e musica jazz clicca qui

Per leggere In Istria alla ricerca di sapori tra Croazia e Slovenia clicca qui

Per leggere In viaggio verso Foggia e la Daunia clicca qui

Per leggere In viaggio in Portogallo tra Porto e baccalà clicca qui

Per leggere In viaggio. InTrentino tra sapori di malga clicca qui

Per leggere In viaggio. Sulle strade della mozzarella clicca qui

Per leggere In viaggio nel Gran Paradiso tra fontina e ghiacciai clicca qui

Per leggere In viaggio.In Alsazia tra Reseling e foie gras clicca qui

Per leggere Piceno in tour alla scoperta di pecorino e olive ascolane clicca qui

Per leggere Sicilia occidentale in tour volume 1. Castel di Tusa, Palermo e Regale ali di Tasca clicca qui

Per leggere Sicilia occidentale in tour volume 2. Da Agrigento a Trapani passando per Marsala e la valle dei templi clicca qui

Per leggere Castellammare, Gragnano, Agerola, Furore, Amalfi. Storie, sapori e testimonianze dell'altra costiera clicca qui

Per leggere Molise panorami e sapori di una regione da scoprire clicca qui

Per leggere alla scoperta di una Puglia insolita clicca qui

Per leggere Vulture intour un viaggio tra cantine e paesaggi straordinari clicca qui

 

 

 

 

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram