La figura della nonna italiana nel food marketing internazionale

6 Mar 2018, 16:00 | a cura di

Negli Stati Uniti, a tenere alto il vessillo della cucina italiana non sono i grandi chef, ma... le nonne. Che incarnano, a torto o a ragione, la fedeltà alla tradizione.

La cucina italiana sta guadagnando terreno a lunghe falcate in termini di status e notorietà globale. Non è più identificata, infatti, unicamente da modesti ristoranti in stile familiare, gelaterie e pizzerie economiche come nei decenni passati. E questo cambiamento non è solo il risultato del crescente successo di ristoranti e chef che propongono una cucina fatta di sperimentazione tecnica, ricette creative e ingredienti di prima classe.

 

Ricette casalinghe e senso delle condivisione

Le ricette casalinghe giocano un ruolo cruciale nella riproduzione della cultura italiana e nell'esperienza dell’autenticità tra gli stranieri. Ciò è dovuto in parte alla disponibilità e alla relativa convenienza dei prodotti provenienti dall'Italia, nonché alla centralità della condivisione e della convivialità nella percezione classica delle tradizioni culinarie italiane. Le ricette vengono tramandate di generazione in generazione, spesso grazie al mondo femminile, portando un significato speciale in quanto rappresentano identità sociale, orgoglio culturale, conforto, comunità e connessioni emotive con le famiglie – specialmente quando queste sono sparse per il mondo seguendo le maree dell’emigrazione.

 

Benché in realtà custodite gelosamente, tali tradizioni – e in particolare le ricette che le compongono – sono rese accessibili grazie alla generosità e il desiderio intrinseco di condividere la tavola attribuita agli italiani, una tavola nota per la consueta vivacità e informalità. È interessante notare come il ‘pranzo in famiglia’ o il pasto tra amici diventi rappresentante metonimico di tutte le esperienze alimentari italiane. La cena formale, ad esempio, raramente influisce su questo tipo di percezione.

 

Il ruolo sociale e gastronomico delle nonne

La figura che emerge da questa percezione, quale sacerdotessa dell’autentico è la Nonna con la N maiuscola, elevata spesso a figura mitologica. Le nonne in Italia a volte portano avanti tradizioni che i rapidi cambiamenti degli anni '60 e '70 quasi hanno cancellato, quando le donne iniziavano a unirsi alla forza lavoro e avevano poco tempo per cucinare, o semplicemente non volevano essere bloccate in cucina come lo erano state le loro antenate. Questo modello di “nuova casalinga” spesso non faceva alcuno sforzo per insegnare a cucinare alla prole, maschio o femmina che fosse. Per le nuove generazioni che imparano vecchie ricette attraverso la televisione o Internet, la figura della nonna – spesso decontestualizzata e trasformata in un archetipo – è ancorata a un passato che è sempre più percepito come prezioso patrimonio culturale.

 

L'immaginario delle nonne di prima e di seconda generazione

Il ruolo sociale delle nonne è ancora più importante, se possibile, nelle comunità degli emigranti d’Italia, poiché spesso esse rappresentano una connessione - a volte in gran parte immaginaria - con il paese d’origine, sia linguisticamente che attraverso forti legami familiari. Tale rilevanza emotiva può portare a trascurare il modo in cui le nonne della vita reale, una volta all’estero, hanno dovuto cambiare le loro ricette per adattarle alle nuove situazioni, agli ingredienti disponibili sul mercato, ai diversi ritmi di vita, alle aspettative e alle attitudini culturali dei paesi ospitanti. Queste contraddizioni sono esposte in un video della piattaforma BuzzFeed che ritrae nonne italoamericane che assaggiano pietanze servite dalla catena Olive Garden (https://www.youtube.com/watch?v=UVyhE3-_lCM). Nel video, le nonne di prima generazione, chiaramente identificabili dall’accento, sono inorridite, mentre altre, probabilmente più lontane dal loro background oriundo, sembrano apprezzare i piatti. È inevitabile che le nonne siano mercificate come garanti della qualità e della natura tradizionale del cibo che cucinano, come nel caso di questo spot pubblicitario del 2017 per il formaggio Perfect Italiano. https://www.youtube.com/watch?v=-JZBAGVXXuM. Nello spot, la nonna gioca anche il ruolo del super-ego un po' severa che costringe le donne di origine italiana ad attenersi alle loro tradizioni. In altre situazioni, invece, le nonnassono dolci e tenere https://www.youtube.com/watch?v=z_468k61vXQ.

 

La nonna come strumento di marketing

Inevitabilmente, i consumatori all'estero stanno diventando consapevoli di come le nonne italiane si siano trasformate in strumenti di marketing nel peggiore dei casi, e in simboli impossibili nel migliore dei casi. Un recente articolo sulla pubblicazione satirica The Onion portava il titolo esilarante: Nonna italiana non ha il cuore di dire alla famiglia che un’idiota qualsiasi può fare la lasagna. Nell'articolo, un’immaginaria nonna sboccata confessa di aver appreso la sua famosa ricetta delle lasagne da una scatola di pasta Barilla ed esprime la sua irritazione per i tentativi dei suoi parenti di trasformare il piatto in un "tesoro di famiglia". Afferma che la ricetta è "veramente una cazzata"e continua a discutere: "Sai cosa è difficile da fare? Il soufflé. Non la lasagna. Qualsiasi demente può accendere il forno a 180° e infilarci dentro una teglia”.

 

L'esercito delle nonnas

Tuttavia, la presenza delle nonnas nelle imprese commerciali non scomparirà in tempi brevi. Come icone di convivialità e generosità rendono il cibo italiano accessibile agli stranieri. A volte le nonnassono chiamate a tirare la sfoglia a mano non solo a casa, ma anche nei ristoranti, dando così un sigillo di autenticità al menu. Insegnano corsi di cucina, girano video tutorial e commercializzano prodotti alimentari. Si può sostenere che personaggi come le nonne italiane – insieme ad altri come l'umile artigiano, il nobile agricoltore e il robusto pescatore – siano schierati dal marketing come antidoti contro la paura dell'artificiale, opposto all’autentico, fattore che gioca un ruolo centrale nel determinare, per esempio, quali siano le ricette più originali e le più vicine a ciò che viene considerato legittimamente tradizionale.

All'estero, questo può portare ad equivoci e alla perdita di consapevolezza che la cucina italiana in Italia è cambiata e continua ad evolvere. Sia in casa che nei ristoranti d’Italia, cuochi e chef provano cose nuove ed esprimono la loro creatività, anche quando questo implica un dialogo complesso con il passato, adoperando ingredienti locali e artigianali, e affrontando identità regionali che vengono spesso riscoperte ma adattate per rispondere alle mutevoli esigenze, contesti e preferenze del presente.

Ciò non significa che non vengano considerate affatto le nonne, che restano un'importante fonte di conoscenza ed esperienza culinaria. Queste relazioni tendono a essere più organiche e meno mercificate, sena trasformare la nonna in uno strumento di marketing o, peggio, un oggetto da vendere.

 

a cura di Fabio Parasecoli

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