Trent'anni e una laurea alle spalle. Ma attratti dalla campagna, con una consapevolezza diversa da quella dei loro nonni. Sono le nuove generazioni di contadini che spesso affiancano padri e nonni sostenendo una decisa deviazione sul loro percorso. Sono coloro che sperimentano tecniche nuove e hanno un approccio decisamente piรน social, attenti anche al packaging e alla sostenibilitร ambientale. Un'altra bella storia da raccontare che attraversa l'Italia, partendo dalla Calabria, arrivando ai Colli Euganei. Con il coinvolgimento di due aziende agricole storiche: Favella di Corigliano Calabro e Capodaglio di Padova. Insieme hanno sviluppato un progetto di coltivazione e distribuzione del goji fresco.
La coltivazione in Calabria del goji fresco
Proprio quel goji che per un certo periodo รจ stato dipinto come il โsuper-frutto della longevitร e della giovinezzaโ per la concentrazione di sostanze benefiche e il suo potere antiossidante, con un indice ORAC - Oxygen Radical Absorbance Capacity (รจ l'unitร di misura con cui si calcola la capacitร antiossidante degli alimenti) importante: siamo nell'ordine di un valore di 25.000/30.000, contro l'11.000 del melograno, il 3.750 del mirtillo o il 1.475 delle arance. Tant'รจ che si รจ subito parlato di panacea. Se non fosse per i controlli di dogana che hanno rilevato in queste bacche miracolose una quantitร di residui di pesticidi elevata: la maggior parte delle bacche proviene infatti dalla Cina, dove i limiti massimi dei residui fissati dalle autoritร per la sicurezza alimentare spesso sono piรน alti di quelli europei.
Partendo da questo assunto, a due padovani, Nicola Rizzo e il figlio Nicolรฒ, titolari con la famiglia dellโAzienda Agricola Favella di Corigliano Calabro, nel 2008 si accende la lampadina: decidono di coltivare in Italia il frutto della pianta di goji. Ci sono poi voluti cinque anni di studio, della pianta e delle sue proprietร , prima di procedere con la coltivazione di Goji Lycium Barbarum, cosรฌ si chiama la cultivar perfettamente adattata al suolo e al clima italiani. Loro sono stati la prima realtร in Europa a coltivare e distribuire con il marchio Oh Sole le bacche fresche di goji.
Da Corigliano Calabro a Due Carrare, in provincia di Padova
L'idea dei Rizzo non poteva rimanere isolata. E dalla condivisione del know-how e della selezione di piante e di semi con gli amici Elena e Riccardo Capodaglio dellโAzienda Agricola Capodaglio nasce nel 2013 il marchio Goji Capo. Oggi la produzione delle due aziende, con 60.000 piante e 35 ettari dedicati (15 in Veneto e 20 in Calabria), รจ la piรน estesa dโEuropa. Con un distinguo: nell'azienda Capodaglio le bacche fresche sono ottenute con l'Organic Forest, metodo di agricoltura sostenibile fondato dall'agronomo e naturopata francese Michel Barbaud, che promuove il rispetto per gli ecosistemi naturali, le biodiversitร genetiche e i cicli biologici. Ce lo spiega Nicola Donola, direttore commerciale di Goji Capo (e compagno di Elena): โSiamo andati oltre il biologico perchรฉ escludiamo l'impiego di qualsiasi prodotto chimico di sintesi, grazie all'utilizzo di tisane di erbe volte a riequilibrare il terreno. E oltre al biodinamico, togliendo del tutto la parte esotericaโ. Sul disciplinare dell'Organic Forest si legge:โIl metodo agronomico Organi Forest si basa su tre grandi pilastri: la chimico fisica organica dei suoli e la biofisica dei vegetali, la scienza della bio-elettronica applicata in agronomia e la bioenergetica derivante dai campi elettromagnetici naturaliโ. In realtร non si sa ancora molto di questo nuovo metodo ma trattandosi di un'ennesima certificazione ci andiamo cauti, quel che si puรฒ dire รจ che si tratta di un tipo di agricoltura dove c'รจ l'assoluto divieto di utilizzare composti azotati (nemmeno che si tratti di un composto organico come il letame), fertilizzanti (nemmeno il compost vegetale), fitosanitari e prodotti contenenti silicio.
Sostenibilitร a 360ยฐ
Tornando al goji, all'azienda agricola Capodaglio, tra i filari, scorrono tappeti di trifoglio nano, un alleato per la sostenibilitร di questa coltivazione in quanto fissa l'azoto presente nell'aria a beneficio del terreno, contrastando tra l'altro la crescita delle malerbe e l'invasione di parassiti. Non solo, il trifoglio attira le api, fondamentali per l'impollinazione. Presenza fondamentale che รจ favorita dall'azienda anche grazie al posizionamento nei campi di apposite arnie. Ne derivala sperimentazione di un prodotto d'eccellenza: il miele puro di goji, ottenuto dalla trasformazione del nettare dei fiori. A rafforzare lโimpegno green, il packaging: in cartone e pellicola derivata da mais, compostabile e differenziabile nellโumido. โAnche in questo abbiamo voluto differenziarci, appoggiandoci allo studio Itsallgood di Marco Morelli e Giulio Vescoviโ.
I prodotti trasformati
Ovviamente la domanda vien da sรฉ: una volta terminata la stagione, che va da giugno a ottobre, come campano? โCommercializziamo succhi e confetture di puro goji pastorizzati a freddo secondo le tecniche di Gianni De Cecchi, dellโazienda Del Santo Alimenti. ร il maestro che con il Progetto 'Space food' ha studiato e creato le razioni spaziali di Samantha Cristoforetti, per capirciโ. I prodotti sono ottenuti dalla spremitura del goji fresco, non alterato o modificato, raccolto allo stato di maturazione ottimale, senza lโaggiunta di amidi, glutammati e additivi chimici. Niente bacche essiccate? โCi stiamo lavorando, ma preferiremmo prima far capire alla gente che in natura il goji รจ un prodotto frescoโ. A questo progetto futuro si aggiunge la volontร di diversificarsi: โstiamo valutando varie strade, tra queste quella delle uova di galline alimentate a goji. Poi stiamo attivando delle collaborazioni con alcuni chef: finora abbiamo fatto conoscere il prodotto a molti chef, tra cui Massimiliano Alajmo, Carlo Cracco, Lorenzo Cogo, Giuliano Baldessari e Federico Belluco. Si sono dimostrati tutti entusiasti e alcuni hanno giร introdotto il goji fresco nel menu. Cosรฌ come alcuni gelatieri, per esempio Giancarlo Biacchessi dell'Antica Gelateria Artigianale Pellegrino 1936โ. Tante idee e grande entusiasmo. Giustificato: โVedere crescere un prodotto sconosciuto ai piรน, porta soddisfazioni immediate e tangibiliโ.
Le altre aree di produzione italiane
Ovviamente in Italia ci sono altre realtร che coltivano e commercializzano le bacche di goji, d'altro canto รจ un business redditizio: a fronte dei costi che bisogna sostenere per avviare una coltivazione, che sono quelli tipici di chi si dedica a una attivitร imprenditoriale di tipo agricolo come le spese che riguardano il terreno, i sistemi di irrigazione, lโeventuale forza lavoro e i vari strumenti da impiegare; i guadagni sono piuttosto consistenti. Tra l'altro il mercato ancora non รจ saturo.
Si coltiva goji fresco dall'Alto Adige alla Calabria: c'รจ Bio Fattorie Toscane in Val di Chiana aretina, che segue il regime di conversione Demeter; Natural Goji a Fondi, in provincia di Latina, che offre la possibilitร di acquistare anche le piante oltre che le bacche fresche; Suedtirol Goji che coltiva le solanacee nella Valle dei Molini in Alto Adige, a 1000 metri d'altitudine. E la rete d'imprese Lykion, che riunisce una trentina di aziende calabresi. Esiste addirittura un Consorzio Goji Italia, specializzato nella fornitura di piante e concimi. Per ora c'รจ spazio per tutti.
Dove trovare le bacche di goji italiane:
Oh Sole | www.torresaracena.com
Goji Capo | gojicapo.it
Bio Fattorie Toscane | www.biofattorietoscane.it
Natural Goji | www.naturalgoji.it
Suedtirol Goji | www.suedtirol-goji.com
Lykion | www.gojiitaliano.com
a cura di Annalisa Zordan