Lucia Gaggiotti. Intervista con l'illustratrice dei Pitti Taste Firenze

11 Mar 2016, 16:00 | a cura di

I suoi progetti sono il frutto di stimoli diversi; la sua vita è intrisa dei tanti influssi internazionali assorbiti negli anni. Il suo approccio al lavoro cambia a seconda del progetto, mantenendo sempre costanti due elementi: la ricerca e il coraggio di correre dei rischi.


I primi passi: il lavoro a Milano e l'esperienza a Londra

La mia prima direttrice creativa è stata la mia fonte di ispirazione. Ha sempre creduto in me fin dall'inizio, assegnandomi clienti importanti e spingendomi a fare esperienza all'estero”. Il racconto di Lucia Gaggiotti inizia con un moto di riconoscenza e gratitudine verso la donna dalla quale ha ricevuto il suo imprinting professionale. È il 2002, e Luciasi è appena laureata alla Naba (Nuova Accademia delle Belle Arti) di Milano; conclusi gli studi, inizia a muovere i primi passi nel settore della grafica in un piccolo studio d'avanguardia, dove lavora per clienti del calibro di Arclinea e Atkinson. Dopo il tirocinio a Milano, è la volta di Londra.

Sono partita con l'idea di restare pochi mesi, ma la mia avventura estiva si è trasformata in un vero e proprio trasferimento. Sono rimasta per 12 anni a Londra, una città per la quale provo dei sentimenti contrastanti di odio e amore, ma che è ormai parte integrante di me e della mia identità culturale”. In Inghilterra, collabora con diversi studi di design e agenzie pubblicitarie, “cercando di captare e fare mie quante più nozioni possibili, ascoltando il punto di vista di ognuno e sviluppando un mio modo personale di lavorare”. Le influenze internazionali che Lucia assorbe a Londra sono le basi su cui ha costruito “l'identità eclettica che oggi mi rappresenta”, una personalità formata da “un amore e un rispetto profondo per l'Italia e l'essere italiano, con l'aggiunta di un tocco internazionale”. Oggi, Lucia si divide fra le Marche, sua terra di origine, e la capitale britannica.

L'attività in proprio e il rapporto con i clienti

Dopo solo 5 anni dalla sua prima esperienza lavorativa, nel 2007 Lucia inizia una sua attività da freelance. “I miei lavori hanno iniziato, gradualmente, a essere conosciuti sia in Italia che all'estero. Ora, ho un network consistente di clienti internazionali che mi permette di mettermi alla prova costantemente, lavorando a progetti molto diversi fra di loro. In questo modo, non mi annoio mai!”. Fra i clienti, la rivista di design Elle Decor e l'azienda Kartell, società di Noviglio che da anni rappresenta un punto di riferimento per il design italiano. “Mi stupisco ancora quando un marchio noto mi contatta; vedere le mie illustrazioni nei negozi mi emoziona ed entusiasma oggi come ieri”. Negli ultimi tempi, oltre a clienti dell'ambito enogastronomico, Lucia riceve molte richieste da produttori di giochi e libri per l'infanzia anche dedicati a temi vicini al cibo.

Per una buona riuscita del prodotto finale, è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia con il cliente”, con il quale durante le riunioni avviene un confronto diretto che Lucia definisce “ping-pong di idee”. Ogni progetto è a sé e “il guizzo creativo nasce in maniera unica e speciale ogni volta. A ispirarmi”continua“può essere davvero tutto, dal flyer che trovo al bar quando faccio colazione a un’icona che trovo sulla scatola dell'orzo quando vado al supermercato”.

I progetti nel settore enogastronomico

Sempre più spesso vengo contattata da professionisti del settore del food. Recentemente, ho creato delle etichette di vino per dei giovani ragazzi toscani alle prese con il loro primo lavoro. È stato davvero emozionante partecipare alla gestazione del progetto fare parte di un team di appassionati”. Lucia racconta la sua esperienza nell'ambito gastronomico, un settore a cui è particolarmente affezionata.

Fra i progetti più articolati, quello della manifestazione Taste Firenze 2016, “una fiera estremamente intrigante e al contempo molto complessa”. Le illustrazioni che potremo vedere all'evento sono frutto di un intenso lavoro di fusione di diversi elementi. Le eccellenze del made in Italy, Firenze con la sua storia, le cucina tradizionale toscana e le ultime novità: questi alcuni degli “ingredienti, tanto per rimanere in tema, che ho dovuto integrare fra loro per ottenere la ricetta perfetta”. Ma qual è l'anello di congiunzione fra tutti questi elementi? “L'ironia e il colore”, caratteristiche che hanno dato vita a due illustrazioni“irriverenti”, così le ha definite,“che giocano con il cibo e le icone della città”. Lo stesso manifesto di Taste è una rivisitazione delle vecchie carte stampate fiorentine con intrecci sofisticati che creano “una sorta di labirinto in cui ogni pezzettino racconta una piccola storia legata al cibo”.

Uno sguardo all'estero: le differenze fra i progetti inglesi e italiani

Quasi tutte le richieste che Lucia riceve nell'ambito alimentare provengono da clienti stranieri. Fra i numerosi progetti, spuntano nomi di rilievo come Carluccio's, catena di ristoranti italiani per la quale Lucia reinventa ogni anno il packaging di tutti i prodotti di Natale con un tema creativo diverso e originale. Ancora Pizza Express, il colosso britannico della pizza, si è affidato alla grafica marchigiana per la realizzazione dei suoi menu. “In Inghilterra, nel momento in cui viene lanciata una campagna, i clienti sanno osare. Corrono dei rischi e i risultati sono sorprendenti. Inoltre, i budget sono generalmente superiori a quelli italiani e questo permette di esplorare tante possibilità a livello di materiali”. Il punto debole dell'Italia è, a detta di Lucia, la comunicazione, nella maggior parte dei casi ancorata a modelli e format passati. “Forse anche a causa della situazione economica degli ultimi anni, in Italia si finisce spesso per seguire linee commerciali e creative tradizionali e mai innovative; questo rende il lavoro di noi artisti un po' meno stimolante”. L'obiettivo al quale dobbiamo puntare è un approccio al lavoro più internazionale: “quando si progetta, si pensa sempre in maniera globale, prendendo in considerazione stili diversi senza timori o preconcetti”.

I lavori del cuore: il mondo dell'infanzia e la linea di biscotti per bambini

In 14 anni, sono stati molti i progetti realizzati, e alcuni di questi hanno segnato delle tappe fondamentali nel percorso professionale di Lucia. “Uno dei lavori a cui sono più affezionata è una linea di biscotti per bambini del marchio inglese Artisan Biscuits. È stata venduta in tutto il mondo, dall’America fino al Giappone, portandomi grande visibilità e apprezzamenti, che poi hanno generato altre collaborazioni internazionali”.

Le icone di questo prodotto sono due personaggi, Two by two, che danno la forma ai biscotti: “i miei disegni sono diventati immagini da mangiare, con una loro tridimensionalità, un sapore e un profumo; i biscotti hanno accompagnato le colazioni dei bambini di tutto il mondo e questo per me è motivo di orgoglio”. La storia raccontata dalle illustrazioni su tutto il packaging si ispira alle favole di Esopo,“un tentativo di veicolare ai bambini dei valori educativi”.

Progetti futuri

Un mondo affascinante e “magico” quello dell'infanzia, che ha incantato Lucia fin dalla prima esperienza: “ora mi piacerebbe realizzare una gamma di giochi tutta mia; mi vengono in mente pupazzi interattivi e didattici, giocattoli che lascino spazio all'espressività e alla creatività dei più piccoli”. Ma per ora, il progetto è ancora da sviluppare e definire.

Il lavoro in corso del momento riguarda invece il packaging di una linea di cereali di un'azienda inglese con il pallino per l'agricoltura biologica. “Questo progetto mi entusiasma molto e, ancora una volta, vorrei provare a coniugare l'aspetto estetico e ludico a quello educativo”. In che modo? “Inventando storie, racconti che si snodano lungo le confezioni aventi come tema il rispetto della natura, un argomento che mi sta molto a cuore”. Per sottolineare il messaggio ambientalista che fa da filo conduttore a questo progetto, tutti i materiali impiegati sono riciclati.

luciagaggiotti.com/

a cura di Michela Becchi

 

 

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