Marco Stabile presidente dei Jeunes Restaurateurs d’Europe. L’intervista

19 Mar 2015, 11:35 | a cura di
Cambio di guardia alla guida dei JRE Italia dove Marco Stabile succede ad Andrea Sarri. Ecco gli obiettivi del nuovo presidente dell'associazione.

UN TAVOLO UNICO
Quel che è certo è che uno degli aspetti a cui tengo moltissimo è l'amicizia fra di noi e l'apertura a tutte le altre associazioni di categoria italiane e non, senza preclusioni. Sarebbe bello poter creare un tavolo unico al quale sedersi tutti insieme per poter scambiare culture diverse, discutere delle varie tematiche e poter crescere tutti insieme, in un movimento globale verso la qualità. Solo così, con questa voce forte possiamo sperare di avere attenzione anche da parte della classe politica che capirà finalmente che questo settore necessita di appoggio e sostegno da parte delle istituzioni”. Si è appena concluso presso il Golf Resort all'Argentario il congresso dei Jeunes Restaurateurs d’Europe: Marco Stabile è diventato il nuovo presidente dell’associazione succedendo al ligure Andrea Sarri. Il neopresidente non perde tempo. Anche se, aggiunge: “Ho intenzione di procedere a piccoli passi, senza proclami clamorosi o dirompenti: le situazioni cambiano e si evolvono continuamente e quindi a mano a mano che si presenteranno le affronteremo con la giusta attenzione”.

LE NOVITÀ DEL JRE ITALIA DEL 2015
La Jre è un'associazione che in Italia conta in questo momento 85 chef. E a far notizia, alla chiusura del congresso italiano, non è solo il cambio della Presidenza, ma anche i nuovi cinque ingressi: Stefano Deidda del Corsaro di Cagliari, Giulio Coppola de La Galleria di Gragnano (NA), Riccardo De Prà del Dolada a Pieve d'Alpago (BL), Deborah Corsi de La Perla del Mare di San Vincenzo (LI), Emanuela Tommolini dell'Osteria Esprì di Colonnella (TE).
Certo, gli obiettivi che si pone il neo eletto Stabile sono ambiziosi... “Gli italiani”ci racconta “hanno bisogno di sentirsi dire sempre che la nostra è la cucina migliore del mondo, con le sue migliaia di sfaccettature e varietà che nessun'altra nazione può vantare. Certo, se riuscissimo ad alimentare il valore della coesione e dell'unità, finalmente riusciremo a fare sistema, essere tutti più forti e far sentire forte e chiaro il nostro messaggio”.

LA COLLABORAZIONE CON L'ALBERGHIERO DI STRESA
Un passo importante, già fatto, è la collaborazione con l'Istituto Alberghiero di Stresa, il più antico d'Italia”spiega Stabile “che per la prima volta nella storia affiggerà la nostra targa all'esterno dell'edificio a testimoniare la nostra stretta partecipazione. Abbiamo avuto un meeting con i ragazzi spiegando loro cosa è veramente la professione del cuoco, che è ben lungi dal messaggio distorto che fanno passare le trasmissioni televisive. Fare il cuoco significa soprattutto gavetta, passione e cultura, cultura per l'arte, la scienza, la filosofia, ma anche cultura del prodotto e del territorio, cose che unite alla tecnica fanno la differenza e possono portare all'eccellenza”.
Ma come si articola la vostra presenza nell’Alberghiero? “Non cucineremo, ma terremo dei corsi periodici di aggiornamento agli insegnanti, perché la formazione è importantissima e alla fine dell'anno per i due studenti più meritevoli che si saranno distinti nel settore cucina e in quello della sala sono previsti stage retribuiti in un ristorante europeo e un diploma da affiancare a quello di stato”.

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