Miniguida di Vercelli. Accolti dalle risaie nel Piemonte di rane e panissa

6 Mag 2015, 15:45 | a cura di Livia Montagnoli
Chi si avvicina alla città in primavera non può far a meno di incantarsi a guardare le distese d'acqua che custodiscono il germe di riso. È un panorama mutevole quello che circonda Vercelli, città d'arte che reca le tracce del suo passato medievale. Ecco i nostri consigli per scoprirla a tavola.
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Le risaie. Guardare il mondo alla rovescia

Se è vero che la geografia influenza la storia di un luogo e l'identità di una comunità, il territorio vercellese ne è perfetto esempio. Nelle propaggini più a nord della Pianura Padana, una distesa pianeggiante si estende a perdita d'occhio nel Piemonte della risicoltura famosa nel mondo. Strade bianche scortate da filari di pioppi disegnano un reticolo di rettifili percorribile a ritmo lento – a piedi o in bicicletta – che in primavera si trasforma in itinerario magico, insinuandosi in quel “mare a quadretti” che sono le risaie in attesa della germinazione estiva.
Il cielo si confonde con questo specchio stagnante, che racconta un mondo alla rovescia di vecchie cascine e alberi solitari riflessi nell'acqua, gli aironi tornano a nidificare nella zona. Ma non dimentichiamoci che tra tanti simboli cittadini anche la zanzara occupa un posto di rilievo. Con buona pace di chi soffre gli acciacchi di un clima inospitale, qui l'umidità gioca brutti scherzi...alla bruma invernale si sostituisce l'afa appiccicosa del periodo estivo, accentuata dall'evaporazione delle risaie. Non è un caso che una tradizione agricola e commerciale così importante per l'economia locale sia stata in passato (sin dalle origini che si collocano a cavallo tra XV e XVI secolo) oggetto di editti e limitazioni per scongiurare il rischio sempre in agguato di epidemie di malaria.
Solo nell'ultimo secolo la situazione è cambiata, i moderni sistemi di irrigazione fanno di Vercelli un centro all'avanguardia per la produzione di riso famoso in tutto il mondo (qui sorgono la Stazione Sperimentale di Risicoltura e la Borsa Azionaria del Riso). E in almeno un caso celebre proprio il legame con l'acqua fu provvidenziale tanto da meritare un posto nei manuali di storia: era il 1859 quando l'inondazione artificiale delle risaie vercellesi riuscì a ritardare l'avanzata dell'esercito austriaco in marcia su Torino.

Vercelli città d'arte. Un glorioso passato medievale

Ma la cittadina sorta sulla sponda destra del fiume Sesia in tempi antichissimi – la fondazione si fa risalire alle popolazioni celtiche – è inaspettatamente uno scrigno di tesori del periodo medievale (e non solo), quando l'autonomia comunale sotto la celebre Lega del Carroccio ne fece una città prosperosa e culturalmente vivace (all'epoca risalgono le dimore turrite delle famiglie più potenti del contado, che oggi svettano tra i tetti rossi del centro urbano). Vercelli città d'arte, quindi. E ancor prima roccaforte dei romani, che ne fecero un avamposto militare con diritto di municipium; poi fu la volta delle dominazioni “barbariche”, con la discesa dei Longobardi e più tardi la conquista dei Franchi. In questa cavalcata tra i secoli si segnala la breve dominazione viscontea e poi, già nella prima metà del Quattrocento, l'annessione ai domini dei Savoia, che ne manterranno la giurisdizione fino all'Unità d'Italia (esclusa la breve parentesi napoleonica).

Vercelli oggi

Cosa resta di questa storia importante oggi? Un centro storico raccolto nel perimetro delle mura cinquecentesche – sostituite dai viali – che vanta testimonianze uniche come la Basilica di Sant'Andrea (e l'abbazia annessa), splendido esempio di romanico-gotico del XIII secolo, simbolo della città ancor più del Duomo dedicato a Sant'Eusebio o della suggestiva Torre dell'Angelo che svetta sullo skyline della centrale Piazza Cavour, circondata da portici eleganti e salotto di Vercelli. Con un po' di curiosità la vostra passeggiata in città vi porterà a scoprire capolavori nascosti (consigliato il bel ciclo di affreschi di Gaudenzio Ferrari nella Chiesa di San Cristoforo), scorci dal fascino antico come la piazza Palazzo Vecchio, imprese architettoniche come il cortile bramantesco di Palazzo Centori o quello settecentesco del Seminario Arcivescovile progettato da Filippo Juvarra, la sinagoga in pietra arenaria. Alzando gli occhi al cielo, di tanto in tanto, per scoprire torri sempre diverse.

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La tavola del Piemonte risicolo: risotti, panissa e rane

Sul fronte gastronomico il riso non può che giocare la parte dell'attore protagonista, come testimoniano l'importante Festival del Riso o la Sagra della Panissa – la minestra della tradizione locale a base di riso Carnaroli, fagioli rossi di Saluggia e salame conservato sotto grasso nella duja, l'orcio in terracotta riempito di lardo e pancetta – che però gareggiano in popolarità con la Sagra delle rane che apre il periodo autunnale. L'habitat naturale ha infatti favorito una tradizione culinaria che non fa mai mancare le rane in tavola (in guazzetto o fritte), ma anche pietanze a base di lumache. Poi ci sono i classici della cucina piemontese: la bagna cauda, il fritto misto, il tris di bolliti con bagnet, la carne del territorio e la cacciagione.
E tra i dolci bonnet o semifreddo alle castagne. Anche se la pasticceria vercellese è nota soprattutto per la produzione dei bicciolani, biscotti da forno arricchiti con spezie miste, chiodi di garofano, macis, noce moscata, vaniglia, coriandolo e pepe bianco.
Intanto ecco, come sempre, i nostri consigli gastronomici per godere di un soggiorno goloso in città (che dista solo una sessantina di chilometri da Milano, ed è facilmente raggiungibile con i treni giornalieri, semmai aveste voglia di una deviazione da Expo).

CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2015 (comprala qui)

Christian a Manuel dell'Hotel Cinzia: nel vecchio albergo di famiglia, appena fuori del centro, i giovani fratelli Costardi hanno portato una rivoluzione partita in sordina e oggi affermatasi tra le più interessanti realtà del panorama gastronomico italiano. Gentilezza e ospitalità fanno da cornice all'entusiasmo della cucina che restituisce un menu estroso e convincente tanto al capitolo salato (Christian), che al dolce (Manuel). In carta ben 25 risotti e diversi menu degustazione. Carta dei vini ben costruita.

Giardinetto: La tradizione vercellese in tavola da gustare nel piacevole giardino di questa insegna famosa in città. In tavola arrivano panissa, rane, specialità tipiche stagionali, dolci della casa. Servizio attento.

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Osteria Cascina dei Fiori: Vale la pena spingersi fino a Borgo Vercelli (a breve distanza dalla città) per trovare l'ospitalità più genuina di una cucina tipica proposta con competenza e calore. La tradizione piemontese incontra la creatività di innesti indovinati. Molto valida la selezione di formaggi e la carta dei vini. È consigliata la prenotazione.

CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA (comprala qui)

La Piedigrotta: Il testimone di Armando Tagliaferro è stato raccolto dai suoi figli, che continuano a proporre una pizza di notevole fattura, dall'impasto croccante e sottile. Un'ottantina le farciture disponibili, tra cui spicca la Tramonti, bianca con salsiccia e friarelli. Buone anche le proposte della cucina.

Da Pupetta: Ambiente moderno recentemente rinnovato per questa insegna che porta a Vercelli la tradizione cilentana fin dal 1963. Doppio impasto, sia in versione Tramonti che alla napoletana, forno a legna, materie prime in arrivo dalla Campania. Una trentina di farciture e servizio gentile.

CONSIGLI DA BAR D’ITALIA 2015 (comprala qui)
Bijoux Cafè: Ci sono cinque amici dietro all'originale ideazione di questo locale, dov'è possibile acquistare arredi e accessori per la tavola mentre si sorseggia un buon caffè, assaggiando brioche e lieviti fragranti. La proposta gastronomica si adatta a tutta la giornata, con una varietà salata di ispirazione anglosassone coniugata alla tradizione locale; per merenda tè, infusi e cioccolata calda. Per l'aperitivo coktail originali e un buon buffet assortito. Brunch domenicale.

Taverna e Tarnuzzer: Una storia che affonda le radici nel 1830, e sempre la stessa famiglia alla conduzione di questa celebre insegna che conserva gli arredi originali e la boiserie di un tempo. Scegliete il dolce e gusterete ottimi bicciolani, amaretti morbidi, biscotti di riso e baci di dama. Ma anche frolle, mignon e lievitati, da accompagnare con cappuccini cremosi e caffè intensi. Per l'aperitivo sfizi salati, cocktail e vini al calice.

Vingiano: La produzione gelatiera artigianale è il vanto di questa attività, ma buoni sono anche cappuccini, caffè e lievitati di pasticceria fresca. Disponibile anche confezionato per celiaci. In pausa pranzo soluzioni economiche di buona qualità; all'aperitivo vini al calice e stuzzichini

CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2015 (comprala qui)

Follis: Dal 1904 la produzione dolciaria di questa pasticceria onora la tradizione locale. Si dice che i bicciolani siano stati inventati proprio qui. Ma provate anche bignole, pralineria al cioccolato, meringhe, cannoli e croissant alla francese. La Follis è la Sacher di casa e fa compagnia a un'ampia gamma di dolci al cioccolato, dai boeri con le ciliegie di Vignola alle praline con riso tostato, ai gianduiotti artigianali. Caffetteria di buona fattura.

a cura di Livia Montagnoli

Foto di copertina di Bob Noto

Christian e Manuel dell'Hotel Cinzia | Vercelli | corso Magenta, 71 | tel. 0161 253585 | www.hotel-cinzia.com/ristorante.html
Giardinetto | Vercelli | via Luigi Sereno, 3 | tel. 0161 257230 | www.ilgiardinettovercelli.it
Osteria Cascina dei Fiori | Borgo Vercelli (VC) | Strada Vicinale Rotta Cavalli | tel. 0161 32827
La Piedigrotta | Vercelli | corso Libertà | tel. 0161 254818 | www.facebook.com/pages/La-Piedigrotta-Ristorante-pizzeria/681457111953180?rf=150364508334536
Da Pupetta | Vercelli | corso Libertà, 29 | tel. 0161 257784
Bijoux Cafè | Vercelli | corso Libertà, 14 | tel. 0161 215300 | www.facebook.com/bijouxcafe.vercelli
Taverna e Tarnuzzer | Vercelli | piazza Cavour, 27/r | tel. 0161 253139 | www.pasticceriatavernaetarnuzzer.com/
Vingiano | Vercelli | viale Garibaldi, 30 | tel. 0161 250587
Follis | Vercelli | corso Libertà, 164 | tel. 0161 251191 | www.follis.it

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