Mondo blog. Naturadellecose: il vino, i libri e la magnifica ossessione

28 Ott 2016, 15:30 | a cura di

Chi frequenta il mondo del vino probabilmente lo avrร  incontrato. รˆ un bibliomane appassionato di letteratura e cultura, come lui stesso si definisce, che lavora nel vino e mette insieme numeri e filosofia. E cerca di far conoscere la cultura del vino, che รจ cultura tout curt.

Originale giร  nell'aspetto, GaeSaccoccio, con quella barba che fa un po' Rasputin e quell'aria vagamente ascetica, sรฌ che pare uscito da altri luoghi e altri tempi. Uno con una formazione da filosofo e lo sguardo onnivoro sulle cose e sul mondo. Un โ€œbibliomane appassionato di letteratura e culturaโ€con un passato nel marketing e nell'esportazione, ovviamente di vino. Uno che ha voluto unire l'impronta umanistica ai numeri e โ€œpromuovere la cultura del vino italiano nel mondo, in parallelo al lavoro di exportโ€:tanto per tracciare un manifesto programmatico del suo spazio web, sin dagli esordi. Attenzione: la cultura del vino, e non solo la conoscenza di aziende e vitigni.

 

La natura delle cose: Generi elementari e Carta pensante

Il sito La natura delle cose (detto in latino, De rerum natura, suona familiare e chiarificatore) nasce nel 2011, con la presentazione del libro di Giacomo Tachis, anche per via di quell'esigenza di Gae di controllare tutto personalmente: titoli, testi, immagini, modi di lanciare in rete ogni pezzo; una cosa oggi possibile grazie alla tecnologia: โ€œarma potente di cui non sai quale รจ il manico e quale la lamaโ€. Da un annetto ha cambiato ritmo nella pubblicazione, ora quasi quotidiana. Perchรฉ con il web รจ tutto piรน rapido. โ€œDentro questa velocitร  puoi anche mettere un po' di odore di cartaโ€dice. E intende che alcuni pezzi hanno un andamento piรน lento, come quelli nella rubrica Generi elementari. Poi ci sono alcune cose, che โ€œsfuggono alle categorie e individuano percorsi diversiโ€.

Mentre i libri - rari, curiosi, introvabili - sono praticamene un appuntamento quotidiano (nella categoria Carta pensante). I rimandi costanti e talvolta silenti, i richiami spesso ostici, come alFinnegans Wake, magnifica ossessione.I riferimenti alla filosofia, e alla cultura in generale, tanti e dei piรน imprevedibili, ma nel magmatico e raffinato intreccio di saperi รจ Lucrezio il nume tutelare, poeta scienziato e โ€“ in qualche modo - paradigma stesso del vino, che รจ atto di civiltร  dell'uomo che elabora la natura. E il punto sta proprio nel cercare il giusto rapporto tra natura, poesia e scienza: perchรฉ il progresso tecnologico รจ cosa da maneggiare con cautela โ€œpena l'imbarbarimentoโ€.

 

La retorica del vino e la mistificazione del sopruso dell'uomo sulla natura

La dialettica tra natura e civilizzazione รจ un tema caldo: โ€œil vino รจ il prodotto piรน complesso del mercato e si presta a tanto romanticismo, retorica e letteratura. Ma รจ anche un prodotto da vendere, frutto di sopruso dell'uomo sulla naturaโ€e dire il contrario รจ una mistificazione. Su questo grande equivoco si gioca la partita del vino naturale. Uno degli argomenti che generano piรน interesse, โ€œa cui spesso dร  un contributo piรน fertile l'intervento di un produttore o il lavoro di un enotecaroโ€che le parole di un critico e le mille manifestazioni dell'Italia del vino.

Il vino intreccia i saperi locali, la geografia dei minimi. Di questa realtร  molteplice rende conto il sito, perchรฉ โ€œdi questa complessitร  bisogna tirare le filaโ€. Il punto รจ il come: โ€œnon parlo tantissimo di vino perchรฉ mi stancaโ€dice โ€œdi solito รจ una cosa per iniziati. Preferisco parlarne attraverso i libri, le persone, le storieโ€. Via la cronaca, la cosa che dura un giorno, le idee monolitiche: โ€œmi piace che una cosa via l'altra si giunga a una rete di conoscenzaโ€. E poi la scrittura: โ€œVorrei portare un po' di Gadda nella lingua del vinoโ€dice. รˆ l'intenzione del linguaggio che ritrae la complessitร  delle cose. Tra i suoi lettori molti addetti ai lavori e un pubblico mediamente colto, a cui piace il vino quanto il suo linguaggio fitto e sarcastico: โ€œabbiamo dimenticato come si ride. In Italia ci guardiamo l'ombelico, vogliano parlare di stelle e cosmo. Bisogna sprovincializzare il vino e il suo linguaggio, mettere in relazione i professionisti del vinoโ€, come รจ anche lui, sin dai tempi di Roscioli (ndr. Salumeria e ristorante di Roma): โ€œeravamo un antropologo e un filosofo in un alimentari di lusso a Roma: abbiamo cercato di fare qualcosa di intellettualeโ€ e di farlo nel vino. Funzionava? โ€œQuel posto dettava i parametri per quello che si bevevaโ€. Oggi Gae continua a girare dentro e fuori l'Italia, a portare storie e mettere in connessione le cose con le sue serate di vino e pensieri.

 

http://www.naturadellecose.com/

 

a cura di Antonella De Santis

foto Greg Demarque

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