Mondo Start-up. RistoranteInCasa: scegli, ti informi, prenoti

19 Giu 2014, 10:55 | a cura di
Dare visibilità ai ristoratori e informare i clienti. E poi creare le condizioni per metterli in contatto. Facile, come usare uno smartphone, persino quando si è off line. Ecco la start-up di oggi.

Continua la nostra indagine sulle start-up del food. Oggi parliamo della giovanissima RistoranteInCasa: un raccoglitore completo di informazioni, foto e offerte di vari ristoranti e gastronomie, cui l’utente finale può accedere comodamente da casa attraverso smartphone o pc. Il vantaggio? L'utente può decidere preventivamente dove e cosa mangiare e il ristoratore acquista visibilità. Il portale, ideato dal ristoratore Pierantonio Pelizzari con l'aiuto informatico di Bruno Limonta, rappresenta un'opportunità per i ristoratori di allargare la propria clientela e di entrare a far parte di una rete di locali che, a detta di Pierantonio, è destinata ad aumentare. Ecco la sua intervista.

Cos'è RistoranteInCasa?
È uno strumento di lavoro per i professionisti del food, che siano cuochi o proprietari di gastronomie, che attraverso il portale di RistoranteInCasa hanno la possibilità di acquisire visibilità e di rendersi operativi a trecentosessanta gradi, pubblicando il menu, gli eventi in programma e chi più ne ha più ne metta.

Nel concreto di che si tratta?
È un sito che permette a tutti i ristoratori di avere uno spazio web, con banda annessa, da gestire in totale autonomia. RIC permette loro di gestire una newsletter destinata ai propri clienti, mostrare i menu in qualsiasi momento, aggiornare i piatti tramite smartphone, creare sconti e coupon, tutto in completa autonomia, evitando così qualsiasi tipo di commissione sul venduto. Noi non vogliamo assolutamente proporci come intermediari, tanto che il rapporto ristoratore-cliente finale è diretto.

Attraverso il vostro portale si diventa un ristorante virtuale?
Assolutamente sì e la cosa che contraddistingue questo servizio è la facilità d'uso.

Non converrebbe ai ristoratori aprire una pagina Facebook?
Non sarebbe la stessa cosa perché con RIC le notizie che i ristoratori pubblicano raggiungono in tempo reale un cliente mirato, che si collega al nostro sito perché è realmente interessato a trovare un ristorante o una gastronomia che fa servizio delivery.

Un utente cosa trova in RistoranteInCasa?
Tra i servizi proposti ci sono la prenotazione di piatti d’asporto o di un tavolo in sala, la consultazione del menu del giorno, dei piatti consigliati e alcune informazioni sul ristorante e sulla filosofia di cucina che lo anima.

Come e quando è nato RistoranteInCasa?
È nato un anno e mezzo fa da un ristoratore stanco delle mille proposte commerciali che promettono di portarti clienti in cambio di una percentuale. Chi è il ristoratore? Il sottoscritto. Vengo da una famiglia di ristoratori (ndr. ristorante Il Genio 1961), anche se oggi mi occupo soprattutto di turismo nell'associazione Amici Veri, e so bene quali sono le problematiche che si devono affrontare ogni giorno, soprattutto in tema di visibilità. L'idea è poi andata avanti grazie all'aiuto dell'amico informatico Bruno Limonta, diventato socio, che ha concretizzato il tutto. Il progetto RIC è comunque in evoluzione: saranno i ristoratori stessi a portare le loro idee o esprimere le loro esigenze.

Dove sta il vostro guadagno?
Facciamo pagare lo spazio web e la banda, per un totale di trecento euro annui. Ora come ora il nostro obiettivo è far crescere l'idea poi vedremo come guadagnare. Stiamo inoltre cercando di coinvolgere anche dei ragazzi, ai quali diamo il 25% della quota, che hanno il compito di seguire da vicino il progetto. Chiara Bonomi (Responsabile Agenti) si occupa proprio di fare rete agenziale, lei seleziona i ragazzi che aiuteranno gli chef con le foto e con la comunicazione. A oggi, nonostante sia iniziata la pubblicità solo un mese fa, sono già una ventina.

Come selezionate i ristoranti?
Non c'è una selezione qualitativa. RIC non vuole essere una recensione ma uno strumento per i ristoratori quanto più semplice e funzionale possibile. È l'utente stesso che fa la selezione del ristorante e che instaura un rapporto con il ristoratore.

Qual è stato l'investimento iniziale?
Ventimila euro, ma solo perché non ci siamo stipendiati! Sono soldi che abbiamo speso per fare comunicazione e realizzare l'applicazione nativa, ovvero un app che funziona anche se si è off line: dal momento che la si scarica, si scaricano anche tutte le foto e le informazioni, in modo tale che non è necessario essere collegato per potervi accedere. È riconosciuta dalla Apple e funziona anche su Android.

Quanti ristoranti coinvolgete?
A oggi coinvolgiamo una cinquantina di ristoranti e tutti si stanno trovando bene, soprattutto per la facilità del servizio, però la pubblicità parte oggi, quindi contiamo di coinvolgerne altri.

In quale zona?
Siamo partiti da Bergamo ma non abbiamo limiti.

Che problematiche avete dovuto affrontare?
Far capire l'idea prima di tutto, poi abbiamo dovuto fare i conti con la stanchezza generale degli addetti al settore food, stufi delle solite promesse e proposte commerciali. Forse il fatto che non è nemmeno necessario avere un computer ma basta un semplice smartphone ci sta aiutando molto.

ristoranteincasa.com

a cura di Annalisa Zordan

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