Omnivore. Nuova edizione del ‘fottutissimo’ gastroevento di Parigi

15 Mar 2013, 14:39 | a cura di

Al via l'ultimo “concerto gastronomico” che riunisce nella capitale francese alcuni dei più interessanti giovani chef del mondo. Si conclude (per ora) il World Tour Omnivore, la manifestazione di cucina indie-rock che ha coinvolto le principali metropoli mondiali: Istanbul, Parigi, Bruxelles, Mosca, Shanghai, New York, Montreal, San Francisco, Rio, Sydney... Italia assente, ma speriamo in un prossimo futuro.

alt

Di cosa si tratta? Di Omnivore, festival gastronomico fondato nel 2006 da Luc Dubanchet, e diventato ormai appuntamento fisso per foodies scamiciati e appassionati che in questa occasione possono assaggiare creatività in un ambiente amichevole, assai lontano dalle paludate atmosfere di certi congressi gastronomici. Omnivore è sinonimo di unconventional: al bando etichette e dogmi in favore di un'atmosfera rilassata dove la parola d'ordine è libertà di espressione, perché, per dirla con Ferran Adrià, “ogni cuoco deve sentirsi libero di fare la cucina che gli pare”.

alt
Carlo Mirarchi

Il programma è goloso: chef come Mehemet Gurs (Milka – Instabul), Simone Tondo&Michael Greenwold (Roseval – Paris), Carlo Mirarchi (Blanca – Brooklyn), Giovanni Passerini (Rino – Paris) e molti altri si esibiranno sul palco parigino scimmiottando lo stile delle rockstar, cucinando e raccontando i loro piatti con sfrontatezza, divertimento, ironia.

alt
Mehemet Gurs

alt
Giovanni Passerini

Insomma: foodies di tutto il mondo unitevi, e datevi appuntamento alla Maison de la Mutualité che per tre giorni (dal 17 al 19 marzo) ospita corsi, workshops informali e un susseguirsi di piatti innovativi che mettono a confronto diretto gli chef parigini e i colleghi del resto del mondo. Più che un confronto, una collaborazione invece quella che si può godere nelle famose “Fucking dinners”, (“fottutissime cene”, in pieno stile Omnivore) in cui i cuochi relatori provenienti dall'estero cucinano nei ristoranti della città per cene a quattro mani improvvisate (affrettatevi a prenotare perché molte sono già fucking complet!). E se non si può presenziare alle cene, ci sono i pranzi “Les Interlude Omnivore” a prezzi scontatissimi (dai 3,5 ai 10 euro), serviti in cima alla Mutualité su una bellissima terrazza che si affaccia su Notre-Dame.

alt

Simone Tondo&Michael Greenwold

Oggi più che mai, Omnivore conferma il suo ruolo di promotore e scopritore di talenti: in questa ottava edizione ben 16 sono gli chef invitati che si mostrano per la prima volta al pubblico francese. Del resto la cucina giovane trova a Parigi un ambiente particolarmente favorevole: largo dunque alla Young Cousine che esprime i valori più belli del mondo della gastronomia: amicizia, voglia di sperimentare, collaborazione e mettersi in gioco.

E c’è anche un po’ di Italia. Con i Consorzi dop Asiago, Gorgonzola, Mozzarella di Bufala Campana e Parmigiano Reggiano uniti nel progetto Fromages d’Italie per rappresentare, almeno in parte, lo straordinario patrimonio caseario italiano, degno concorrente di quello francese.

a cura di Annalisa Zordan

15/03/2013

Omnivore
dal 17 al 19 marzo

Maison de la Mutualité
Parigi

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram