āNapoli ĆØ un grande paesone, dove non ti senti mai solo, ti giri e incontri sicuramente qualche amico e poi ti basta poco per essere felice, un caffĆØ, un pezzo di pane e una buona mozzarellaā. Sintetizza cosƬ la sua cittĆ Lina Sastri, mentre ti guarda fisso con quei profondi occhi scuri che ti scavano dentro (alla Magnani, per intenderci) e che hanno conquistato tutti i registi e gli autori con i quali ha lavorato. A cominciare dal grande Eduardo. E ti pare di vederla seduta al tavolo del CaffĆØ del Professore mentre, sigaretta in una mano e tazzina nell'altra, sorseggia un āinsuperabile caffĆØā accompagnato da una sfogliatella piccola, piccola āa me piace cosƬā o mentre si addentra nei quartieri spagnoli e si ferma da Ranaldi per assicurarsi casatiello, pastiera e tutti i dolci della tradizione e alla gastronomia Sabotino per comprare pane e mozzarella: āC'ĆØ una fila spaventosa, ma ĆØ bello pure quello, ci si scambiano confidenze e consigli sui prodottiā.
Rapita dalla magia del teatro, Lina ĆØ fuggita da casa a 17 anni, āper andare a fare la zingara di lusso, come diceva mia madre Ninetta, ma l'amore per i sapori di casa, quelli veri non l'ho mai persa. Napoli per me ĆØ la pizza fritta con ricotta, cicoli e pomodoro De' Figliole, uno spaghetto 'a cozze, caponata e alici fritte in una trattoria a Santa Lucia, oltre il ponte di Borgo Marinaro, il nome non me lo ricordo ma non ti puoi sbagliare, ĆØ quella con le tovaglie a quadretti. Immancabile uno spaghetto al filetto di pomodoro al Bersagliere, con i suoi camerieri vestiti anni Cinquanta, mentre i ragazzi si tuffano in acqua. E poi non lo vuoi fare un salto a Ischia, io quando mi voglio riprendere ĆØ lƬ che vado, ĆØ il mio buen ritiroā. Dove si rifugia Lina? āDa Umberto a Mare, dove tutto ĆØ buono dalle polpettine di mare agli spaghetti fino ai dolci; per un fantastico coniglio all'ischitana vado al Cacciatore e poi un caffĆØ da Calise... però, aspetta, su Napoli non ti ho detto tutto...ā. CioĆØ? āA proposito dei sapori di casa, se vuoi fare un tuffo in quelli davvero di una volta, tipo pasta e patate con la provola, pasta a puverielli (spaghetti lessati su cui viene adagiato un uovo a occhio di bue e del formaggio grattugiato) le polpette al sugo... vai a la casa di Ninetta in un vicoletto a due passi dal mare...ā. Ninetta come tua madre? Sorride malinconica Lina āĆ il locale che con mio fratello abbiamo dedicato a lei, pensandolo proprio come una casa calda e accogliente, se passi magari ci prendiamo un caffĆØ fatto nella vecchia napoletana, s'intende, come si faceva a casaā.
a cura di Laura Mantovano
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