Profumi dal forno: burro o olio?

22 Mar 2012, 15:16 | a cura di

Provate a immaginare un plumcake senza burro. O peggio, una soffice e squisita torta paradiso, o, a malapena si riesce a scriverlo, una torta di mele. Fragranza, morbidezza, scioglievolezza, aroma delicato, dolce, lattico: dovreste dimenticarli.

 

Eppure ognuno di noi, almeno una volta nella vita si è vantato di aver re

alizzato un dolce, sicuramente un ciambellone, completamente senza burro, sostituendolo con olio extravergine d'oliva. Beh, non c'è storia. Si possono trovare casi in cui gli abbinamenti sono particolarmente studiati e il risultato è più che convincente (come nel plumcake olio extravergine, petali di rosa canditi e litchis di Pierre Hermé), ma le caratteristiche che il burro regala ai dolci da forno sono uniche. Certo si tratta di un grasso animale e bisogna andarci piano, ma nelle sue versioni migliori (quello ottenuto da panna di latte fresco) regala anche sali minerali, antiossidanti, calcio e proteine del latte.

 

Il punto sta proprio nel poco ma buono. Meno dolci, quindi, ma più buoni e realizzati come si deve. Tabellina delle calorie in mano, poi, vi renderete conto che la differenza non è poi tanta e che se non se ne abusa i dietologi non lo sconsigliano affatto.

 

Dopo il boom delle margarine e degli oli di semi, o peggio di palma, è tempo di restituire al burro la sua dignità di grasso principe delle migliori colazioni e merende. Perché come si dice, è meglio un plumcake burroso una volta al mese che trenta all'olio. Questione di gusti? Non ci crediamo. Questione di linea? Meno calorie e più colesterolo: si può fare.

 

Sara Bonamini

22/03/2012

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