Progetto Cibo. Continua al Mart di Rovereto il viaggio tra arte e food

19 Feb 2013, 13:37 | a cura di

L’arancia è un oggetto quasi perfetto dove si riscontra l’assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo. Ogni spicchio ha esattamente la forma della disposizione dei denti nella bocca umana per cui, una volta estratto dall’imballaggio si può appoggiare tra i denti e con una leggera pressione, romperlo

e mangiare il succo”. Così scriveva Bruno Munari nel suo libricino Good Design (1963), 32 pagine da leggere tutte d’un fiato per imparare a conoscere i prodotti della natura come oggetti perfetti di design.

In questa prospettiva utilitaristica ed estetica del cibo il Mart di Rovereto mette in mostra Progetto cibo. La forma del gusto, un percorso espositivo che durerà fino al 2 giugno, suddiviso per aree tematiche, in cui i lati funzionali e le prestazioni del cibo vengono analizzati e interpretati.

 


 
Il progetto nasce dalla volontà del Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovererto, di mettere in gioco il cibo attraverso diversi linguaggi” dice il direttore del Mart Cristina Colludi avventurarsi ad esplorare ambiti diversi, scoprendo la forza straordinaria di essere non solo un luogo di seduzione di massa, ma di esserlo per le molteplici componenti della nostra società e cultura. Un impegno e un dovere etico spinge il museo a cercare e creare nuovi modelli per conoscere il tempo in cui siamo e il mondo in cui stiamo, attraverso il linguaggio delle immagini e degli oggetti in un sistema di narrazioni basato sull’abbondanza e sull’eccesso in cui la cosa più importante è l’idea di rete, territorio della condivisione e della partecipazione collettiva”.

 

Un vero e proprio studio sulle forme del cibo e sulla sintesi che conduce al prodotto finito. La società viene indagata per capirne le esigenze e le possibilità di acquisto e il potenziale di successo di alimenti dell’industria alimentare.

 

 

Autori come Giorgetto Giugiaro, Mauro Olivieri e Christian Ragot interpretano la pasta e le sue possibili forme, mentre Bompas & Parr riproducono strutture architettoniche con ironia e leggerezza utilizzando le gelatine e ancora Delphine Huguet crea speculoos, biscotto che si adatta alla tazzina da caffè.

 

 

 

 

Il Mart è prima di tutto un museo contemporaneo attento alle dinamiche del nostro tempo, consapevole del suo ruolo e del punto di vista privilegiato che la nostra straordinaria piattaforma ci può offrire” afferma Cristina Collu “ci piace avere uno sguardo che non trascuri gli aspetti antropologici della nostra cultura, ci piacciono gli orizzonti che si incrociano, i confini che si valicano, ma soprattutto le zone di contatto”.

 

Per creare nuove forme occorre conoscere gli alimenti, la loro provenienza, il loro sapore, insomma intraprendere una sorta di viaggio nel gusto per plasmare poi la materia. Ed ecco che al fianco dei grandi artisti dell’arte contemporanea, dei designer e dei progettisti si affianca il lavoro di noti chef del panorama nazionale e internazionale. Dopo lo showcooking inaugurale del maestro Gualtiero Marchesi tenutosi il 13 febbraio, le sale del Mart si aprono alla cucina di Moreno Cedroni il 27 febbraio per poi vedere alternarsi ai fornelli Bruno Barbieri, Felice Lo Basso, Claudio Sadler, Davide Scabin, Luigi Taglienti e Roberto Valbuzzi. Per il Mart cooking ognuno di loro presenterà due piatti, il secondo sarà studiato appositamente per l’evento utilizzando i prodotti del territorio trentino. “La scelta del Mart è stata quella di esporre il cibo pensando soprattutto alla sua trasformazione” replica il direttore del Mart “ai designers e gli architetti che hanno scelto di utilizzare il cibo come materia o dandogli una forma, e anche agli chef nella loro peculiare caratteristica di trasformare il piatto in un’opera d’arte. Buono da mangiare e bello da vedere”.

 

 

La mostra, a cura di Beppe Finessi, vede la partecipazione di grandi nomi del design e dell’architettura mondiale e nazionale come Enrico Azzimonti, Bompas&Parr, Stephan Bureaux, Achille Castiglioni, Lorenzo Damiani, Florence Doleac, FormaFantasma, Giorgetto Giugiaro, Martí Guixé, Giulio Iacchetti, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Katja Grujters, Konstantin Grcic, Gaetano Pesce, Diego Ramos, Mario Trimarchi, Marije Vogelzang, Marcel Wanders. Grandi food designer che con libertà pressoché infinita sono stati capaci di modulare forma e funzione e dar vita a oggetti come la “Penna edibile” di Martí Guixè, il “Golosimetro” di cioccolato di Paolo Ulian e lo “Sugar Spoon” di Marije Vogelzang.

 

 

La forma del gusto, anzi le forme del gusto (come cerca di raccontare questa mostra attraverso le sue 11 sezioni/stazioni) sono molteplici, diverse, differenti, e ognuna sempre, assolutamente legittima” dice Beppe Finessi curatore della mostra “alcuni progettisti arrivano a risultati formali ascoltando e assecondando le necessità funzionali (anche il cibo ne ha, oltre a quella di nutrire), altri partendo da riflessioni estetiche e figurative, altri da evidenti allusioni permeate di humour e sorriso, altri rimettendo in discussione ogni parametro consolidato su tutti gli ‘oggetti commestibili’ che fino ad oggi sono arrivati sulle nostre tavole, altri ancora ricercando e immaginando le necessità di un futuro eco-sostenibile attraverso una maggiore consapevolezza delle problematiche ecologiche ed economiche”.

 

 

Oggetti, creazioni di sensata leggerezza, che si raccontano attraverso un accurato studio tra immagine, gusto e produzione. Per la prima mostra che, in Italia, punta a analizzare due settori, quello dell’arte e quello del cibo, in fase di avanzatissima convergenza.

a cura di Stefania Annese
19/02/2013

Mart Cooking - "Progetto Cibo"

Visita alla mostra, partecipazione ai Mart Cooking h.18-20: 7 euro
Visita alla mostra, partecipazione al Mart Cooking e degustazione h.18-21.00: 30 euro – ridotto 25 euro (Amici del Museo e minori di 14 anni)
Prenotazione obbligatoria: 0464/454154 - 240
Disponibilità: 40 posti
www.mart.trento.it/

Programma Mart Cooking
13 febbraio Gualtiero Marchesi
27 febbraio Moreno Cedroni
13 marzo  Roberto Valbuzzi
20 marzo Bruno Barbieri
27 marzo Luigi Taglienti
10 aprile  Felice Lo Basso
24 aprile  Davide Scabin
8 maggio Claudio Sadler
22 maggio Igles Corelli

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