Que viva Madrid Fusìon

24 Gen 2012, 18:13 | a cura di

Al via la decima edizione di Madrid Fusìon, che fino al 26 gennaio porta nella Capitale spagnola, sotto i riflettori della scena internazionale, ben 60 nomi della buona cucina chiamati a dire la loro su "la sfida dei cambiamenti" del prossimo futuro. L'ennesimo evento, direte voi?

E invece no, Madrid Fusìon offre davvero spunti originali: dalla cucina Shojin dei monasteri buddisti a quella di avanguardia nata nella Foresta Amazzonica, dalla cucina cinegetica al neo vegetarianismo, il programma è ricchissimo e fitto di avvenimenti fra i quali l’interessante focus sulla Corea, paese ospite. 

 

“Dopo un decennio a parlare delle più recenti innovazioni tecniche e culinarie presentate dai cuochi più importanti- spiega il presidente di Madrid Fusìon, José Carlos Capel -, il programma di quest'anno si concentrerà sulla pasticceria, la fusion sweet e gli originali accostamenti con frutti di mare”.

 

Il Summit della Gastronomia Internazionale ha aperto oggi i battenti al Palazzo dei Congressi rendendo omaggio a Martín Berasategui, uno dei più celebri chef spagnoli, e ai suoi discepoli come Rodríguez Pepe Rey, Dani García, Rodrigo de la Calle, Andoni Aduriz, Josean Alija, Íñigo Lavado, Eneko Atxa, Antonio Sáez, Erlantz Gorostiza, David de Jorge e David Guerrero. 

 

Accanto a lectio magistralis di Elena Arzak sulla liofilizzazione, Sergio e Javier Torres sul Gastrovac, la geniale macchinetta per il sottovuoto, Joan Roca sul Rotavapor (l'evaporatore rotante) e Dani García sull’azoto liquido, si sono alternati sul palco alcuni dei più innovativi chef spagnoli. A cominciare da Fernando Pérez Arellano (del ristorante Zaranda, Lluc Major, Maiorca), che ha proposto tra l’altro, un borsch di lepre e tortellini e un filetto di lepre con chinino e vino rosso. Poi è stata la volta di Fernando del Cerro (Casa José, Aranjuez) e la sua passione per le verdure. "La prima cosa che voglio sottolineare – ha spiegato lo chef a un nutrito parterre- è quello di liberarle dalla solita etichetta di cibo sano. Le verdure sono molto più di questo”. Del Cerro ha sfidato i maniaci del tutto vapore proponendo verdure condite in svariati modi: con grasso di midollo, fegato, pancetta, oppure oli di Argan, avocado, mandorle.

 

Più curioso l’itinerario personale di Ángel León (Aponiente, Cádiz), lo chef che ha portato l’oceano in cucina. Ecco le sue ricette con plancton, occhi di pesce usati come gelificante, lo chorizo di pesci, e la sua arte in un piatto. Degni di nota i suoi paesaggi sottomarini in tavola e la sua interpretazione del “mare in movimento”.

 

Tra gli eventi collaterali, anche Gastrofestival, a cui hanno aderito più di 300 locali e istituzioni. In programma corsi di cucina e laboratori, menù biologici e trattamenti di salute e bellezza con frutta, cioccolato e spezie. Per gli amanti del nettare di Bacco, suggeriamo Enofusion: accanto a un nutrito programma di degustazioni, anche corsi, visite guidate della città e un festival di musica indipendente nel centro di Madrid.

 

Michela Di Carlo

24/01/2012

 

 

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