Ristoranti. 3 cose da non trascurare per far stare bene i clienti

8 Mar 2018, 16:30 | a cura di

Quante volte รจ capitato di mangiare bene in un ristorante ma non avere avuto un'esperienza complessiva piacevole? Da cosa dipende la voglia di tornare in un locale? Non scervellatevi: la risposta รจ sotto i vostri occhi.

Sta nellโ€™esperienza di tutti noi: siamo andati in un locale, abbiamo mangiato bene se non benissimo, perรฒ poi quando usciamo, nella migliore delle ipotesi, sentiamo che cโ€™รจ stato qualcosa che non andava ma non capiamo cosa, qualcosa di cosรฌ incisivo che spesso non ci fa piรน ricordare di quel posto come tra i candidati ad una prossima visita. I piรน avvezzi magari si mettono a fare analisi sul servizio, sul conto, sullโ€™arredamento ma difficilmente riescono a razionalizzare il vero motivo dellโ€™incomprensibile, sottile disagio che a volte avvertono. Ecco, รจ proprio questo il punto: razionalizzare, perchรฉ tutto il nodo sta lรฌ. Ci sono cose che lโ€™occhio vede ma che non guarda, ed รจ di questo che parliamo.

Piccola premessa: รจ nota probabilmente a tutti lโ€™esistenza della Pubblicitร  Occulta o Subliminale, la quale sfrutta proprio il fatto che il nostro occhio va piรน veloce del nostro cervello, ovvero che vede comunque delle immagini che il nostro intelletto non fa in tempo a elaborare e, quindi, โ€œpassanoโ€ senza filtro razionale, senza trattamento alcuno da parte del nostro pensiero. Non le notiamo affatto, non ci rendiamo conto di averle viste, perรฒ queste immagini arrivano comunque al nostro cervello e lรฌ vengono immagazzinate e gestite di conseguenza, come se le avessimo guardate coscientemente, pronte a influenzare ciรฒ che pensiamo o sentiamo. E questo capita in ogni contesto. Per questo ci sono elementi della Sala che sono cruciali da questo punto di vista per la maggioranza delle persone, che ne sono influenzati inconsapevolmente. Vediamo i principali e non vi sorprendete se diciamo banalitร , le banalitร  sono in questo ambito sostanza.

Pulizia

Prima di tutto, la pulizia: ebbene, noi guardiamo pavimenti, piatti, bicchieri, posate, insomma, le cose che abbiamo sotto gli occhi e che รจ naturale controllare, perรฒ non ci mettiamo di punta a guardare le bottiglie in alto, gli scaffali, i piani di vetro e le suppellettili cercando la polvere. Ciรฒ nonostante, perรฒ, il nostro occhio vede tutto questo in maniera involontaria, anche se non vi poniamo lโ€™attenzione e, se cโ€™รจ polvere, non รจ che abbiamo il filtro della razionalitร  che ci fa pensare, magari, cose come: โ€œNon possono stare tutti i giorni a pulire lassรน!โ€, che mitigano lโ€™effetto del punto sporco. No: arriva lโ€™immagine dritta al cervello e fa scattare la reazione negativa.

 

Ordine

Poi, lโ€™ordine: questa รจ una cosa per certi versi micidiale, perchรฉ impatta proprio nelle nostre categorie mentali e modalitร  di apprendimento. Piรน o meno tutti, infatti, abbiamo bisogno di ordine per immagazzinare informazioni, il disordine comunque espresso ci mette in difficoltร , ci costringe a โ€œfaticareโ€ per capire cosa abbiamo davanti. Invece capita spesso di vedere o sentire qualcuno che sistema il proprio negozio o locale mettendo appositamente le cose in modo casuale per creare โ€œmovimentoโ€. Ebbene, in genere fa proprio qualcosa sbagliato, che crea un problema, soprattutto se poi capita in Sala il cliente metodico, ordinato e preciso. Con le bottiglie di vino questo succede spesso, ovvero di vederle messe piรน o meno alla rinfusa su scaffali a volte asimmetrici anche loro. Invece, secondo le regole del Visual Merchandising, devono avere un loro ordine, spaziature precise al millimetro, colori in sequenza e altre regole similari, per non rischiare che si formi, in chi le guarda, quel problema di cui stiamo parlando, il โ€œqualcosaโ€ che ci crea fastidio a livello inconscio, che non capiamo cosa sia ma che ci condiziona.

 

Colori

I colori, accennavamo. Anche questi devono avere un loro ordine, seguire la sequenza di toni cosรฌ come ce li propone lโ€™arcobaleno negli accostamenti tra di loro, avere certe precise sfumature e cosรฌ via. Insomma, a cercare e studiare se ne trovano di regole cromatiche, perรฒ โ€“ diciamocelo โ€“ questo รจ un elemento di minore rilevanza rispetto alla pulizia e lโ€™ordine, che sono le due cose che tutti individuano come le primarie fonti di agio o disagio in qualsiasi posto andiamo.

Anche perchรฉ, a seguire pedissequamente ogni regola di composizione dello spazio, si corre il rischio di avere dei locali in un certo senso โ€œuniformatiโ€, il che poi forse รจ anche peggio, per questo รจ forse il caso di tenere bene a mente principalmente queste due regole primarie e rispettarle quotidianamente.

Ora, certo, non si pretende di aver trovato la causa omnicomprensiva e assoluta del perchรฉ si torna o non si torna in un locale in cui abbiamo mangiato bene e il perchรฉ, in alcuni casi, usciamo da certi locali con la sensazione che cโ€™era qualcosa che non andava senza saper dire quale. Ma con buona probabilitร , questi due elementi ci sono in mezzo. Provate, andando in giro, a vedere se รจ cosรฌ. Magari guardatele solo voi e non ditelo ai vostri amici. Puรฒ darsi che fuori, una volta usciti, a chi dice โ€œAbbiamo mangiato veramente bene, locale carino, perรฒโ€ฆ cโ€™รจ qualcosa che, non so, boh, come direโ€ฆโ€, sappiate dare una risposta.

a cura di Marco Lungo

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