Start-up. Edo, leggere le etichette non è mai stato così semplice

29 Mar 2016, 11:30 | a cura di

Basta inquadrare il codice a barre presente in qualsiasi prodotto alimentare ed Edo ti dirà quanto è sano per te con un punteggio da 0 a 10. L’app di cui vi parliamo oggi è disponibile sia nella versione Android che nella versione IOS.

Edo in latino significa “io mangio”. Sì ma cosa? A spiegartelo è un'app che aiuta a capire cosa c’è scritto nelle etichette dei prodotti alimentari, per scegliere di volta in volta in modo consapevole. Si chiama per l'appunto Edo. E i suoi founder sono: Luciano Venezia, Diego Lanzoni, Marco Giampaoli (informatici) e Maria Vincenza Gargiulo (tecnologa alimentare). Ecco cosa ci ha raccontato Luciano.

Che cos'è Edo?

Una app che facilita la lettura delle etichette alimentari, riassumendo le informazioni presenti e rielaborandole in modo chiaro ma scientificamente puntuale.

Come e quando è nata l'idea?

Al termine degli studi in informatica c'è stato presentato l’incubatore e acceleratore d’impresa CesenaLab. Abbiamo subito capito che poteva essere una bella realtà con cui collaborare. Così abbiamo cominciato a ragionare da imprenditori: punto primo individuando il settore più fertile sul quale puntare, poi cercando di capire quali potevano essere le problematiche più sentite da parte dei papabili utenti (il nostro trascorso da universitari fuori sede, che compravano in base alle marche o al prezzo, c'è stato molto utile!). Dopo un anno di lavoro, nel 2014, abbiamo pubblicato la nostra app.

Come funziona esattamente?

Per usare l’app, basta inquadrare con lo smartphone il codice a barre sulla confezione del prodotto. Una volta inquadrato, l’algoritmo che è alla base del programma riassume tutte le informazioni presenti nell’etichetta e restituisce un punteggio da 0 a 10, che indica quanto è sano quel prodotto. Inoltre l’app segnala i pro e i contro di ogni prodotto, analizzandoli e spiegandoli in maniera comprensibile a tutti. Poi si consigliano anche le alternative più sane.

Bisogna per forza scansionare?

No. In alternativa alla scansione, per analizzare un prodotto, è possibile fare una normale ricerca testuale nel database dell’app. È tutta questione di algoritmi. E sempre grazie agli algoritmi, riusciamo a differenziare le info date in base ai profili degli utenti, e dunque ai loro fabbisogni. Tra l'altro Edo è integrato con HealthKit (strumento di Apple che raccoglie tutti i dati sullo stato fisico dell'utente), così si possono caricare automaticamente i parametri personali e tenerli sempre aggiornati.

L’algoritmo analizza gli ingredienti e i valori nutrizionali, mettendoli in relazione ai fabbisogni specifici di ogni utente, impostati la prima volta che si accede a Edo. Ma chi dice che questo sia scientificamente attendibile?

L'algoritmo di Edo l'abbiamo sviluppato sotto la supervisione di Alessandra Bordoni, docente della Facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari dell'Università di Bologna, la quale ci ha aiutato a livello teorico durante la fase di raccolta dati. Sempre lei ci ha messo in contatto con la SINU, società italiana di nutrizione umana, la quale appoggia il progetto.

Edo fornisce anche una serie di alternative più salutari rispetto al prodotto scansionato. Come vengono scelte? Ci sono considerazioni commerciali?

Assolutamente no. Avviene sempre tutto attraverso algoritmo, su base matematica. Edo non nasce per orientare gli acquisti o sostituirsi all’attività di un medico nella definizione del proprio regime alimentare, vuole più che altro supportarla grazie a una componente educativa. L'obiettivo è di offrire ai consumatori uno strumento per acquisire una maggiore consapevolezza nel momento dell'acquisto, fornendo un’indicazione sulla qualità dei prodotti dal punto di vista nutritivo. Nell'app sono disponibili approfondimenti circa i nutrimenti come proteine, carboidrati, grassi... E questi approfondimenti, nella versione premium, variano a seconda del profilo utente.

Un esempio?

Può essere il caso delle proteine per un atleta. In questo caso verrà detto che il fabbisogno delle proteine per chi pratica attività sportiva ad alti livelli risulta aumentato rispetto a quello delle altre persone. Ma non in maniera eccessiva come si crede. Quindi attenzione a non esagerare: un'introduzione smisurata di proteine è comunque sconsigliabile in quanto non migliora il rendimento sportivo, implica un maggior lavoro epatico e renale e può produrre effetti negativi (disidratazione, perdita eccessiva di calcio, danni al fegato e ai reni).

Ma il codice a barre non fornisce tutte queste info. Come riuscite a collegare codice ed etichetta?

È frutto di un duro lavoro: siamo andati nei vari supermercati e abbiamo cominciato a fotografare etichette e codici a barre di tutti i prodotti presenti. Siamo anche stati cacciati a volte! Questo lavoro incredibile ci ha permesso di partire con una banca dati di 5.000 prodotti, un numero sufficiente per lanciare l'applicazione. Ora sono gli utenti ad aggiornare costantemente la banca dati.

Come?

Basta inviarci tre foto: una del prodotto generico, così capiamo di che marca è, una del codice a barre e l'ultima dei valori nutrizionali. Una volta analizzato il prodotto e inserito in banca dati, l'utente riceve una notifica.

Edo dice qualcosa in più rispetto l'etichetta?

Partendo dal presupposto che i prodotti alimentari sono sottoposti a regole abbastanza stringenti sull’etichettatura, che deve riportare ingredienti, valori nutrizionali, percentuali di additivi, non sarebbe corretto dire che diamo più informazioni. Semplicemente le rendiamo più comprensibili.

In quanti siete?

Ora siamo in sei. Noi quattro founder, Giulia Pieri (dietista) e Kevin Luszczynski (responsabile inserimento dati).

Come va con i finanziamenti?

Decisivo per lo sviluppo dell'app è stato il finanziamento, di 50.000 euro, di Alimos, una società di Cesena che si occupa di progetti alimentari, specie quelli che favoriscono l'innovazione nel settore ortofrutticolo.Ci ha permesso di iniziare a lavorare e di sostenerci fino a ora. Ovviamente siamo ancora in fase di research funding.

Quanti sono gli utenti iscritti?

Siamo già a 300.000 utenti solo in Italia. Il tema è sentito, e questo aiuta.

Siete partiti con 5.000 prodotti mappati. Ora a quanto siete arrivati?

A 35.000.

Hanno collaborato molto anche gli utenti quindi...

Sì, anche grazie agli utenti.

Dunque ora andando al supermercato e inquadrando un codice a barre la percentuale di avere un prodotto da voi mappato si fa alta...

Esatto. Siamo ad una percentuale di riconoscimento tramite scansione del 70%.

Dove sta il vostro guadagno?

Abbiamo lanciato due settimane fa Edo Premium. Speriamo di guadagnare con gli abbonamenti, mensile (4,99€), trimestrale (9,99€) e annuale (29,99€).

Quanti utenti si sono iscritti alla versione premium?

Ancora non abbiamo dei dati ed è troppo presto per fare delle stime.

In che consiste esattamente Edo Premium? Cosa dà in più?

Con la versione premium Edo personalizza i risultati secondo le diverse specifiche esigenze alimentari: se sei intollerante al glutine o lattosio, con Edo Premium non solo trovi i prodotti adatti, ma puoi ricercare le alternative più sane ed escludere facilmente i prodotti incompatibili. Così se sei vegetariano o vegano. Se invece sei uno sportivo (come anticipato sopra) la versione premium usa i parametri fisici e il livello dell'attività fisica per elaborare risultati su misura che permettano di scegliere quanto di più idoneo per la propria dieta.

Progetti futuri?

Vorremo espanderci in Europa.

Sempre sotto forma di app?

Nasciamo come app e continueremo come app. Non escludiamo di aprirci anche al web.

Funziona anche offline? Alle volte nei supermercati non c'è campo...

Non ancora. L'app necessita di una connessione, fatta eccezione per alcune funzioni come la visualizzazione della lista dei prodotti preferiti.

 

a cura di Annalisa Zordan

 

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