Londra incanta milioni di turisti, italiani compresi. Molti di questi sono rimasti affascinati dalla cittร al punto da decidere di cambiare vita e trasferirsi lรฌ. Vi abbiamo raccontato alcune di queste storie, quelle di chi ha scelto i mercati londinesi per cercare fortuna fuori dall'Italia attraverso il buon cibo italiano. Concludiamo questa ricerca con Matteo Borea.
L'idea
โSentivo la necessitร di ritrovare i sapori della mia infanzia, della mia cultura. Volevo riscoprire tutti quei cibi che per anni, prima di trasferirmi a Londra, avevo dato per scontatoโ. Dalla nostalgia per la cucina italiana, nasce l'idea di Church of Cheese (chiesa del formaggio), lo stand di Matteo.
Circa 10 anni fa Matteo lascia la sua Sanremo per trasferirsi a Roma. Ma nella Cittร Eterna rimane solo pochi mesi: โsono andato in vacanza a Londra e sono rimasto folgorato dall'energia di questa metropoli; ho capito subito che quella sarebbe diventata la mia seconda casaโ. Perchรฉ Londra non รจ semplicemente una cittร , ma โun agglomerato di tanti luoghi e tante animeโ. Prima dell'Inghilterra, c'erano state la Norvegia e poi la Spagna, ma nessun luogo รจ per lui come Londra, โuna vera finestra sul mondoโ. I primi tempi lavora in diversi mercati, dove impara a promuovere i prodotti e comunicarli, โper fortuna la maggior parte dei clienti รจ bendisposta ad assaggiare ingredienti nuovi e scoprire sapori diversiโ. Nel 2010, inaugura il suo stand gastronomico al White Cross Market.
Prodotti e materie prime
All'inizio si limita alla vendita di salumi e formaggi, ma dopo poco tempo โmi sono reso conto che lo street food era una scelta migliore, considerato l'afflusso di clienti durante le ore della pausa pranzoโ. Matteo opta per il piรน classico e intramontabile dei cibi da strada, il panino, naturalmente farcito con le sue materie prime. Fra le proposte, quella che va per la maggiore รจ il panino con i formaggi d'alpeggio, โprincipalmente piemontesiโ; un altro panino di punta รจ quello con il tomino grigliato e speck oppure con toma, maccagno e capocollo o ancora scamorza affumicata e spianata calabrese. Non solo formaggi, dunque, ma anche salumi: Matteo porta a Londra il meglio della norcineria italiana, dalla 'nduja calabrese al culatello di Zibello. Tutti i salumi e i latticini provengono dallo stand di Marco Vineis di Gastronomica a Borough Market, โma ogni volta che torno dalla Liguria, porto con me anche diversi prodotti della mia regione, per arricchire l'offerta. Nella Valle Argentina c'รจ un pastore che produce delle tome eccezionaliโ.
Inghilterra e Italia a confronto
Domanda di rito per Matteo, con il quale vogliamo tirare le somme delle principali differenze fra i mercati inglesi e quelli italiani. โA Londra molte persone durante la pausa pranzo sono in cerca di un pasto veloce, da consumare in strada. Noi italiani invece diamo molta importanza al momento del pranzo ed รจ per questo che la formula del gastromarket non funziona tantoโ.
Ma la differenza fondamentale risiede anche โ e soprattutto โ nella parte burocratica che, come ormai abbiamo ripetuto piรน volte in tutta questanostra lunga inchiesta, in Inghilterra รจ molto piรน snella e semplice. โQuando ho iniziato l'attivitร avevo giร diverse esperienze alle spalle, per cui ero a conoscenza delle norme dei mercati e delle procedure per ottenere i permessi. Una volta trovato lo spazio per il mio progetto, in una settimana circa sono riuscito ad avere tutti i vari documenti richiesti e ho apertoโ. Ma, secondo Matteo, nonostante le condizioni di lavoro piรน semplici, noi italiani non dobbiamo mai perdere di vista il nostro valore e la nostra forza: il gusto delle materie prime nostrane e la ricchezza del nostro settore agroalimentare. โContinuiamo a fare confronti fra l'Italia e l'estero ma non esiste lo stato perfettoโ, commenta. โCome si possono mettere sullo stesso livello due realtร distinte? Ogni paese ha le sue regole e la sua mentalitร ed รจ inutile continuare a paragonare paesi che sono agli antipodi fra di loro per cultura, tradizioni e abitudiniโ. Un'opinione un po' fuori dal coro, molto distante dalle voci degli altri operatori italiani, che hanno sottolineato piรน volte come una maggiore facilitร delle pratiche amministrative migliori tempi e qualitร del lavoro.
a cura di Michela Becchi
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