Tre Forchette. Cracco in Galleria, ritorno al vertice di Milano

8 Giu 2018, 13:00 | a cura di Antonella De Santis

Sono bastati tre mesi a Carlo Cracco per tornare al vertice della ristorazione meneghina. All'ombra della Madonnina, infatti, c'รจ un nuovo Tre Forchette. Ed รจ proprio lui.

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รˆ, forse, il piรน famoso tra i Marchesi boys, quello piรน mediatico, ammirato, pop. Che spesso e volentieri significa anche criticato. Per ogni cosa: i molti libri, la famosa copertina di GQ, i recenti risultati della guida Michelin, la pizza, la pubblicitร  delle patatine, il matrimonio mondano, l'aglio nell'amatriciana, il lavoro sulla pasta e sui risotti. Sรฌ, qualche passaggio non proprio ortodosso forse c'รจ stato, ma poco che avesse a che fare con la sua cucina, che da una ventina d'anni รจ tra le piรน importanti d'Italia. Da quell'indirizzo langhetto, quando ancora era misconosciuto, ma sempre dopo l'esperienza all'Albereta, per la cui apertura l'aveva richiamato il Maestro, dopo Pinchiorri e gli importanti riconoscimenti all'Enoteca. Un curriculum di rango (e stiamo solo agli anni '90) che ancora, perรฒ, non lo consacrava al grande pubblico. Per quello sono stati necessari la tv e l'ingresso nello star system. Carlo Cracco รจ uno dei grandi nomi della cucina nostrana. E, se pure negli anni passati qualche (fisiologica) flessione l'abbiamo riscontrata, ora รจ tornato piรน in forma che mai, con il nuovo faraonico progetto in Galleria che lo porta di nuovo nell'Olimpo della ristorazione italiana. Per noi, Carlo Cracco รจ il nuovo Tre Forchette della Guida Milano 2019 del Gambero Rosso.

Con Gualtiero Marchesi

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Gli inizi: il Piemonte e l'arrivo di Ferran

โ€œPer fare questo racconto parto da Le Clivie, la mia prima apertura da solo, in Piemonte, quando in Piemonte non era mica facileโ€. In precedenza era stato giร  da Marchesi e Pinchiorri, โ€œpassare da un Tre Stelle a una locanda ti dร  la misura della realtร  in cui viviโ€ spiega โ€œe ti fa capire che a volte bisogna resettare tutto e partire da zeroโ€. รˆ stato un periodo di transizione. โ€œRicordo che un giorno, era il '97 o '98, viene a mangiare da noi uno chef, ce lo presenta Bob Noto, tutti lo indicano come il futuro, quello che farร  sentire la sua influenza nel mondoโ€. Era Ferran Adriร : giร  si parlava di lui, ma pochi lo conoscevano davvero.โ€œMa noi, anche se eravamo una locanda, guardavamo oltre i nostri confini e quelli della nostra cucinaโ€.

 

RIsotto con con acciughe, limone e cacao

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Milano anni Duemila

Poi c'รจ stato il salto a Milano, nei primi anni 2000. A quei tempi lรฌ c'erano solo Aimo e Nadia, Sadler, e pochi altri โ€œMi dicevano tutti che Milano non era il posto giusto, perchรฉ mangiare bene non interessava a nessunoโ€. A Cracco perรฒ interessava quella sfida: fare cucina contemporanea all'interno di una realtร  storica e forte come Peck, legare creativitร  al prodotto. Nasce Cracco Peck. Sono anni liberi, nei quali Adriร  conferma le previsioni: รจ il cuoco piรน famoso al mondo e il suo lavoro rivoluziona le cucine in ogni luogo. โ€œPer noi รจ sempre stato un riferimento, e anche se quella non era la nostra cucina rimaneva una fonte di ispirazioneโ€. Sono anni di crescita complessiva: l'esordio di Identitร  Golose, e la rivoluzione di una generazione di nuovi chef โ€œun cambiamento epocaleโ€ dice, snocciolando i nomi: โ€œFulvio era un nostro capo generale, poi c'erano Davide Scabin, Massimo, Moreno, Uliassi, Ciccio Sultano che รจ uno che ha sempre seguito la sua lineaโ€ continua โ€œsenza dimenticare la vecchia guardia: il Pescatore, l'Enoteca e gli altri grandiโ€. Insomma. da una parte grande rispetto dall'altra grande fermento. รˆ l'epoca del lavoro sul tuorlo (che marinato con zucchero e purea di fagioli diventa trasparente e malleabile al punto da poterlo lavorare come una pasta fresca, senza farina), del musetto di maiale (con pomodoro verde e scampi), dei primi abbinamenti ricci di mare e caffรจ, di un risotto storico come quello con acciughe, limone e cacao. Tutta la parte legata al mondo delle uova che ancora oggi รจ molto attuale. Qualcosa c'รจ ancora oggi anche se molto trasformata. โ€œLa creativitร  non รจ solo inventare ma anche rinnovare e riscoprireโ€. Quel primo periodo รจ stato fondamentale, con il grande fermento della creativitร  diffusa.

 

Crema all'olio 

Fuori da Peck 

Nel 2007 Cracco compra il ristorante, perchรฉ di lรฌ a poco avrebbero venduto Peck โ€œvolevo rimanere liberoโ€ racconta โ€œma soprattutto confrontarmi da solo con Milanoโ€. Inizia in quegli anni la crisi che esploderร  con le conseguenze che tutti sappiamo e che โ€œha cambiato la geografia dei clientiโ€. Anche se Cracco poteva giร  contare su un pubblico molto vario, la quota milanese era comunque fondamentale. โ€œCi siamo dovuti reinventare,lavorando sodo e cercando di costruire qualcosa di nuovoโ€. Sono di questi anni la crema all'olio bruciato, con cui Matteo Baronetto vinse il concorso internazionale di cucina con olio extra vergine dโ€™oliva di Jaรจn in Spagna, dei primi rognoni con i ricci o le ostriche, โ€œil quaderno di mare รจ del 2006, mi pare, ma รจ scoppiato dopo, nel 2007 e 2008โ€.

 

La sala di via V. Hugo. Foto Malgarini

 

La crisi porta un'iniziale flessione, ma poco dopo cambia tutto: i grandi ristoranti diventano aspirazionali. Cambia la clientela: l'alta ristorazione diventa un desiderio di molti, complice la tv che comincia a occuparsene. Carlo Cracco era giร  stato contattato nel 2007, ma senza successo, โ€œforse era troppo prestoโ€, chissร . Tornano nel 2010. Nel frattempo la cucina ha acquistato un ruolo da protagonista nella societร , tutti ne parlano (non sempre a proposito e non sempre con le giuste competenze), โ€œil grande merito รจ stato far conoscere meglio un lavoro durissimo e faticosissimo, spesso percepito solo come bello, creativo e facilmente accessibileโ€ riflette โ€œoggi le difficoltร  che cela sono un po' piรน conosciuteโ€. Partono anche le chiacchiere e le critiche, il commento furente su ogni mossa โ€œquello fa parte del gioco, insieme agli onoriโ€.

 

RIgatone con burro affumicato, Parmigiano Reggiano vacche rosse di montagna e pepe di Timut

Il dopo Baronetto 

Nel 2013 Baronetto va via per approdare allo storico Del Cambio di Torino. โ€œDopo Baronetto รจ cambiato tuttoโ€ anche perchรฉ con lui sono sono andate via diverse persone della cucina che ancora sono al Cambio con lui. โ€œQuando finisce un'epoca bisogna cambiare. E lo abbiamo fattoโ€. Luca Sacchi - che era in pasticceria-diventa il nuovo sous chef. Come pastry chef giร  lavorava a stretto contatto con Cracco e Baronetto, โ€œera quello piรน forte sulla parte creativa e operativa, per cui il passaggio era inevitabileโ€.Inizia una nuova epoca. I piatti che segnano il cambiamento sono la triglia farcita, โ€œun piatto stupendoโ€ dice, ancora oggi in carta anche se anche se modificato, poi ci sono il lavoro sulle spezie, il burro alla cannella, l'astice, il rigatone al burro affumicato, Parmigiano Reggiano vacche rosse di montagna e pepe di Timut, l'insalata di mare โ€œquella nuova, in cui abbiamo aggiunto la gelatina, per dare una parte acquosa legata al mondo del mare e dei saporiโ€ per allargare il gusto. โ€œรˆ stato un tocco genialeโ€.

 

Cracco e la tv 

Il successo sul piccolo schermo รจ travolgente. โ€œIl Cracco televisivo รจ quello di un copione da seguireโ€ dice per spiegare un'esperienza che รจ andata meglio di ogni previsione โ€œnessuno immaginava che sarebbe diventato una cosa cosรฌ grande, ma non l'ho fatta per diventare piรน ricco o avere piรน ristoranti: la tv mi ha permesso di realizzare il mio sogno nel cassettoโ€. Cracco rivendica il suo ruolo in cucina: โ€œChecchรฉ ne dicano anche quando registravo ero sempre presente al ristoranteโ€. Girando a Milano l'organizzazione era piรน semplice, โ€œnei 4 mesi di riprese ero sempre raggiungibile e la sera ero sempre in cucina, anche perchรฉ il ristorante รจ il mio, รจ il mio primo bene, la mia prima risorsa, mai abbandonata o tralasciataโ€. Ore di lavoro? โ€œnon le conto piรน, ma la soddisfazione sรฌ, la mia, quella dei ragazzi in sala e in cucina, e anche dei clientiโ€. Quest'anno andrร  l'ultima serie di Hell's Kitchen registrata due anni fa. Chiude con la tv?โ€œHo finitoโ€. Adesso?โ€œVoglio concentrarmi sul mio lavoro, che รจ quello della Galleria. Voglio dedicarmi solo a quelloโ€.

Carlo e Camilla in Segheria

 

Non solo Galleria

Pima della Galleria ci sono stati altri progetti messi in campo: Carlo e Camilla in segheria, โ€œper me come una seconda casaโ€ confessa โ€œesattamente l'opposto del ristorante in Galleriaโ€. Una cucina che non esita a definire fantastica con un incredibile rapporto qualitร  prezzo, che propone diverse declinazioni dell'uovo - โ€œma sempre diverse da quelle del ristoranteโ€ - e dei risi molto belli. Una linea di cucina piรน semplice negli abbinamenti ma con la stessa cura e preparazione dei gastronomico. Uguale filosofia ma meno complessitร . โ€œCredo che, al di lร  di tutto, sia una di quelle intuizioni che ti vengono e danno sempre piรน soddisfazioni, perchรฉ non รจ un secondo locale, un posto a sรจ con una sua storia e un suo percorso: non รจ il Cracchinoma un locale con una sua vita, unico e diverso dagli altriโ€. Come lo รจ Garage Italia, che รจ legato all'automotive e ai racconti di Lapo Elkann, trasformati in piatti: dal risotto alla Enzo alla pasta dell'Avvocato al Giardino di Mariella, con continui richiami alle automobili anche nei dettagli della tavola. โ€œPer noi รจ una bella sfida: un recupero di un vecchio stabile che ha un valore simbolico in una zona in cui non c'รจ nullaโ€.

 

La Galleria

โ€œSe parliamo di oggi dovrei raccontare tutto quel che c'รจ stato dietro: lo studio, il tempo, la forza necessaria per intraprendere un progetto cosรฌ grande. Difficile giร  sulla carta, ancora di piรน a realizzarlo davveroโ€. Non รจ una frase fatta: Cracco in Galleria รจ monumentale e il documentario Cracco Confidential l'ha mostrato sul piccolo schermo. โ€œsolo questa voglia infinita di realizzare il nostro sogno ci ha permesso di arrivare alla fineโ€ ammette. Ristorante, caffรจ, bistrot, pasticceria, cantina,un lavoro cominciato 3 anni fa e finito 3 mesi fa. Che continua ancora adesso: โ€œci sono tante cose a cui pensare, e sembra sempre di non aver messo abbastanza del tuo tempo a disposizione di quel che sarร : ci pensi, ci ripensi, รจ un lavoro lungo. Quando sei lรฌ te ne rendi contoโ€. Errori? โ€œSรฌ, ci sono, minimi per fortuna. Ma magari proprio nelle cose che davi piรน scontate e su cui ti sentivi tranquillo. A volte non riesci a finire quel che ti eri ripropostoโ€. Un lavoro pazzesco, non sempre percepito dalle persone, ma necessariamente condiviso con i suoi collaboratori piรน stretti.

 

Cracco in Galleria. La cantina

Il team

C'รจ Luca Sacchi con Cracco da 11 anni, โ€œla mia spalla piรน vicina in cucina, mi ha aiutato su molti aspetti e molte decisioniโ€, Alessandro Ruggle, da 5 o 6 anni nel team, l'altro braccio operativo insieme a Rosa Fanti: โ€œsono i due pilastri fuori dalla cucina, determinanti per tante scelte e risultatiโ€. Poi c'รจ Alessandro Troccoli, responsabile di tutta la parte di sala: dal caffรจ al ristorante. Alex Bartoli invece รจ il sommelier โ€œcon lui abbiamo condiviso questa cantina stupenda, bellissima, ricca di etichette rare che fanno la differenzaโ€. Persone fondamentali: โ€œsarebbe stato difficile, anzi impossibile senza di loroโ€.

L'obiettivo? โ€œLavorare serenamente, fare cose che possano avere n valore aggiunto e costruire qualcosa che rimangaโ€. E giร  la nascita di un posto come รจ Cracco in Galleria รจ una cosa importante, โ€œci siamo riusciti proprio grazie a questa motivazioneโ€.

 

La cucina, oggi

I piatti sono frutto di un lavoro che si sta facendo man mano, โ€œรจ esattamente il contrario di un locale, che prima studi e decidi il progetto e poi lo realizzi: la cucina la fai solo standoci dentroโ€. Soprattutto se si tratta di una nuova cucina, in ci si trasferisce dopo 18 anni trascorsi in un altro spazio: โ€œรจ tutto diverso, devi vedere le sensazioni che ti dร  un luogo completamente diversoโ€ spiega โ€œe quello un po' alla volta fa crescere e sviluppare nuove idee e nuovi piattiโ€. Ci vuole tempo, insomma, anche se qualche cosa puรฒ giร  identificare questo nuovo corso. โ€œun controfiletto di daino avvolto con una pasta sfoglia molto leggera, cotto intero e poi tagliato, servito con erbe e una salsa al ginepro molto fresca e i ravioli di piccione con brodo di funghi e aniceโ€.

 

Cracco il caffรจ

Cracco in Galleria. Il caffรจ

Non si sono ancora esaurite le polemiche

Quando perse la seconda Stella, ci disse che forse era giusto cosรฌ, la vede sempre nello stesso modo? โ€œCome quando uno gioca a calcio o a tennis: ci sono delle regole e vanno osservate, non ti puoi mettere a contestare l'arbitro o le regole, รจ giusto cosรฌ. Poiโ€ aggiungeโ€œServe tutto, se si guarda al futuro in maniera positiva, stiamo cercando di costruire qualcosa, abbiamo un orizzonte molto nitidoโ€ . Quindi avanti tutta: โ€œovvio che se ci saranno anche i riconoscimenti รจ meglioโ€, ma l'importante รจ credere nel proprio lavoro, portarlo avanti sia nel bene che nel male, โ€œquando non va bene รจ facile lamentarsi, invece bisogna lavorare e bastaโ€. Ora ricomincia da qui: dalle Tre Forchette: โ€œรจun'emozione, che si aggiunge a un percorso che stiamo cercando di fare. Sono felice che sia successoโ€. Anche se per certi versi si sente ancora nella fase di rodaggio, โ€œรจ la prima volta che abbiamo un caffรจ, ma la cucina รจ veramente buona, secondo me, anche se impostata in modo diverso, la qualitร  della materia prima e la cura sono sempre le nostreโ€, insomma un esordio tra soddisfazioni e inevitabili polemiche. Come quella della pizza. โ€œL'hanno mangiata sabato le mie figlie che mi hanno detto, quasi stupite, che รจ buonissima. Ho risposto: perchรฉ non doveva esserlo?โ€

 

Cracco โ€“ Milano โ€“ Galleria Vittorio Emanuele II โ€“ 02 876774 - www.ristorantecracco.it

 

a cura di Antonella De Santis

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