Vini, usi e consumi di Toronto. Un'altra faccia dell'America

19 Giu 2017, 13:00 | a cura di

Non lontana fisicamente dall'America di Trump, la cittร  piรน popolosa del Canada sembra essere una meta ideale per i vini italiani: mentre si attendono i primi effetti dell'accordo internazionale Ceta, salgono i consumi.

Numeri alla mano, Toronto sarebbe la settima cittร  dello Stivale. Ben 430 mila gli abitanti di origine italiana. Toronto รจ una cittร  di giovani e per giovani, con una comunitร  asiatica sempre piรน radicata - ingentissimi, in questo senso, gli investimenti nel settore edilizio - cosmopolita come pochi altri centri in Nord America e, quindi, nel mondo. Il tour del Gambero Rosso, quinta volta in cittร , รจ coinciso con lโ€™arrivo delle prime giornate di luce e dโ€™estate, con i tassisti divertiti nel raccontarci lโ€™effetto Trump: โ€œNon si sono mai visti cosรฌ tanti americani in cittร  come negli ultimi sei mesiโ€.

 

 

Il Gambero Rosso a Toronto

Sono stati tre giorni di degustazioni, visite nei ristoranti, pizzerie e seminari mirati. Il primo evento รจ stato diretto alla rete vendita del monopolio degli alcolici dellโ€™Ontario, istituito 90 anni fa in piena epoca proibizionista: si chiama Lcbo (Liquor Control Board of Ontario) รจ oggi uno dei piรน grandi acquirenti di vino al mondo, con oltre 650 negozi e un fatturato che supera i 5 bilioni di euro lโ€™anno.

Partecipatissimo il seminario, tenuto da Eleonora Guerini e Lorenzo Ruggeri, sui premi speciali della guida Vini dโ€™Italia 2017, un lungo incontro che ha confermato lโ€™attenzione e la curiositร  altissima dei venditori del monopolio per le varietร  autoctone italiane, in particolare sui bianchi ancora conosciuti in Ontario.

Il 9 giugno รจ, invece, stato il giorno dei Tre Bicchieri nel complesso del Liberty Grand, anche noto come Exibition Place. Oltre 50 produttori italiani si sono cimentati con gli operatori. In programma anche il seminario guidato โ€˜All Roads lead to Romeโ€™, Molto apprezzata l'impostazione del seminario in programma a Toronto. Una degustazione guidata di 10 vini, una batteria dal sapore storico sulle tracce delle antiche strade consolari romane che ha portato gli operatori nei percorsi lastricati di via Appia, via Emilia, via Cassia, via Salaria e via Traiana, fino a giungere dentro la provincia di Roma, con i vini della doc Marino e concluso allโ€™interno del vasto territorio della Doc Roma.

 

Le previsioni della critica di settore: puntare sulla Campania

Tra gli addetti allโ€™evento anche Paul Farrell, vintage wine manager del monopolio. โ€œI vini biologici sono cresciuti del 4% nellโ€™ultimo anno, il mercato italiano sta facendo meglio della Francia che gode ancora di quote dominanti. La Toscana continua a tirare le vendite, nei nostri negozi abbiamo visto un netto passaggio da clienti che prima compravano Chateauneuf du Pape e ora Brunello. La regione con i migliori margini di crescita? Sicuramente la Campania, ha tutte le carte in regola per fare bene, i vini migliorati tanto tecnologicamente, molto piรน della Puglia, sono vini di carattere che si trovano ancora pocoโ€.

John Szabo, master sommelier e autore di diversi libri tra i quali lโ€™ottimo Volcanic Wines, Salt, Grit and Power aggiunge il suo carico. โ€œUn vino che dallโ€™Italia parte a 6 euro arriverร  a costare sugli scaffali oltre i 30 dollari, metti il ricarico del ristoratore, poi le tasse e le mance, arriverai a pagarla anche 100 dollari mentre ceniโ€. Anche lui ci confessa un debole per i vini della Campania, in particolare Campi Flegrei e Irpinia. โ€œSono innamorato di quei vini anche se รจ difficile trovarli qui e i Consorzi di Tutela non sembrano aiutare le aziende in questa promozione. รˆdifficile aggirarsi in quel panoramaโ€, chiosa. 

 

 

Produzione interna ed etichette straniere

Sul fronte produttivo interno, i numeri sono in netta ascesa. โ€œPer darvi lโ€™idea questโ€™anno al concorso enologico di Halifax saranno ben 600 le aziende canadesi in degustazione, con una qualitร  media in crescitaโ€, commenta David Lawrason, critico del celebre sito Wine Align, che assaggia e valuta in anteprima tutti i vini importati dal monopolio e grazie a un accordo con questโ€™ultimo รจ in grado dโ€™indicare anche in tempo reale la reperibilitร  e la quantitร  di ogni singolo vino tra gli scaffali del Lcbo. โ€œLa selezione del Monopolio puรฒ essere frustrante come varietร  di scelta, sembra ferma a un decennio fa. Ma qualcosa sta cambiando, รจ anche iniziato un programma di vendite private in alcuni grocery store, nei prossimi 10 anni avremo una crescita di questo tipo di offerta. Cโ€™รจ da dire che io avevo predetto la fine del Lcbo prima del crollo del muro di Berlinoโ€, sorride David. 

Anche Cia e Cno a Toronto

Non solo vino a Toronto. I Tre bicchieri sono stati accompagnati da diverse iniziative in collaborazione con la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e Cno (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori). A partire da diversi cooking show, da quello dello chef Giulio Sparascio, che ha preparato per tutta la giornata le Sagne torte al pomodoro, tipico primo di pasta pugliese, al Peposo di Liarealizzato da Lia Galli, ricetta della tradizione toscana. In programma anche un seminario sullโ€™olio extravergine dโ€™oliva per individuare difetti e tipicitร . In attesa dei frutti dellโ€™accordo di libero scambio tra Ue e Canada (Ceta), nellโ€™ultimo anno, tra prodotti agricoli, cibi e bevande, le esportazioni nazionali in Canada hanno superato i 640 milioni di euro e, dal 2000 a oggi, sono cresciute del 39%.

Top Italian Restaurants, carte dei vini da sogno e rigore in cucina

Bar Centrale

Il tour perรฒ non ha riguardato solo i vini italiani, ma รจ stato anche l'occasione per conoscere i ristoranti italiani nella cittร  canadese. E tra questi selezionare i migliori. Pochi dubbi. La selezione di vini italiani piรน interessante รจ quella dei Terroni, una bella storia di Cosimo Mammoliti e il socio Paolo Scoppio, iniziata nel 1992: oggi sono 10 i locali tra Toronto e Los Angeles. Con un forno di prossima apertura a Toronto, per fine giugno sarร  giร  pulsante. รˆ un caso unico quello dei Terroni, un format italiano che ha saputo sintetizzare lโ€™amore per lโ€™Italia con un design accattivante, idee, numeri importanti senza mai abbassare lo standard, dal pane alla pizza. Un posto dove si sta bene, dove al bagno si ascoltano lezioni dโ€™italiano e cโ€™รจ sempre la sensazione che qualcosa possa accadere. Durante lโ€™evento รจ stato premiato Bar Centrale, carta dei vini semplicemente deliziosa, con tantissimi piccoli produttori di tutte le denominazioni, 3 referenze di Carema, per dare lโ€™idea, grande mescita, descrizioni semplici e curate e ricarichi corretti grazie alla societร  dโ€™importazione diretta. Nella nostra ultima visita abbiamo stappato un ottimo metodo classico valdostano tirato in nemmeno 1000 bottiglie, mai visto nรฉ a Milano nรฉ Roma. Sรฌ, capita sempre piรน spesso di dover viaggiare lontano per apprezzare i sapori di casa.

 

Sotto Sotto

 

Cambiamo premio: il riconoscimento come miglior ristorante italiano in cittร  รจ stato assegnato a Sotto Sotto, aperto da Marisa Vacca nel 1993. Cucina tradizionale, ingredienti di qualitร  importati dallโ€™Italia, cotture puntualissime, pochi coperti, un rigore difficile da trovare in cittร . In cucina da oltre 20 anni cโ€™รจ Massimo Renzi, anche lui romano, ai vini Fabio Vacca. Costanza, serietร  e qualitร , difficile chiedere di meglio da un ristorante italiano allโ€™estero. โ€œDue anni fa un incendio ha distrutto una collezione di vini rarissima da 15mila bottiglie, ma ora siamo oltre. Piacciono ancora molto i rossi di struttura, Amarone e Brunello in primis. Gli scaffali del Lcbo cambiano poco le etichette, io al 95% acquisto tramite agente. Spero che cambierร  presto qualcosa, per importare una nuova piccola cantina devo comunque passare sempre dal monopolio, ci vogliono mesi per la documentazione, poi vanno pagate le analisi qui e saldare le spese per lo stoccaggio. รˆun lavoro complesso che scoraggia moltiโ€, aggiunge Fabio. Piatti piรน richiesti al Sotto Sotto? Le Pennete Via Frattina (salmone e asparagi) e Pappardalle dei Castelli (wild mushrooms). Noi consigliamo i succulenti Gnocchi al sugo di cinghiale: difficili trovarli in Maremma su questa qualitร .

 

Bar Centrale |Terroni | Canada | Toronto |1095 Yonge St.| tel. +1 416 9661372| http://www.terroni.com/

Sotto Sotto | Canada | Toronto | 120 Avenue Rd| tel. +1 416 9620011| http://www.sottosotto.ca/

 

a cura di Lorenzo Ruggeri

 

 

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 15 giugno

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