Chiude il Vinitaly dei record

11 Apr 2011, 15:40 | a cura di

Il Vinitaly ha appena chiuso i battenti e quindi ci sarà tempo nei prossimi giorni per un giudizio più meditato. Intanto un successo va riconosciuto a tutto il mondo del vino: l'essere riusciti per una volta a entrare nell'agenda dei politici.

Alla “naturale” partecipazione alla ke

rmesse di Verona del titolare del dicastero dell'agricoltura, vanno aggiunte quelle dei ministri alla cultura Galan, al turismo Brambilla e al welfare Sacconi. “La mia visita al Vinitaly, come quella di altri colleghi di Governo è il riconoscimento di una grande realtà della nostra economia”, ha detto stamattina Sacconi, che ha aggiunto: “Quello del vino, infatti, è un settore che fa occupazione, anche in termini più consistenti dell'andamento generale”.
 
Tutto bene, quindi? Si, a condizione di continuare a seguire il settore anche quando si spengono le luci della ribalta del Vinitaly. Quest'anno c'è stato grande ottimismo. Ma attenzione: all'estero si sta vendendo tanto anche grazie ai favorevoli cambi euro/dollaro e al contempo agli sfavorevoli (per gli americani) cambi dollaro/valute australiana e nuova zelandese (quelle dei nostri concorrenti più agguerriti).

In Italia i ristoranti hanno ormai le cantine vuote dopo non aver speso un euro per alcuni anni e quindi adesso non possono fare a meno di tornare a comprare. Lo stesso per le enoteche. Ma questi pur positivi dati non consolidano il settore. Gli danno speranza. Sta alla politica e agli stessi imprenditori non sprecare adesso il buon momento.

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11/04/2011

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