Autunno di novità gastronomiche a Milano, dalla rosticceria giapponese al Cinema Anteo. Al gastropub del Birrificio Italiano

11 Set 2017, 11:30 | a cura di

Da un paio di giorni, il Palazzo del Cinema Anteo è tornato ad accogliere la città. E in collaborazione con Eataly si inventa la sala-ristorante. Intanto la scena gastronomica si muove ancora, dalla gastronomia giapponese al Duomo alla pasticceria con galleria d'arte. Al gastropub del Birrificio Italiano. E la sorpresa per gli amanti della cucina romana: Felice a Testaccio, in trasferta.


Gastronomia Yamamoto

Una ciotola da ramen che accoglie il disegno stilizzato del Duomo, con le sue inconfondibili guglie. È piuttosto intuitivo il logo di Gastronomia Yamamoto, rosticceria giapponese di prossima apertura, che sulla grafica accattivante fa leva per raccontare l'incontro tra due mondi, quello tra la cultura gastronomica giapponese più genuina e una città che negli ultimi mesi ha tenuto a battesimo un gran numero di insegne a tema nipponico. E non parliamo di sushi, che pure (soprattutto) a Milano ha dovuto cedere il passo al fascino di noodle, okonomiyaki e pancetta di maiale. A questo proposito, Milano vanta l'insegna che per l'originalità dei suoi ramen – ideati da Luca Catalfamo – ha conquistato quest'anno i Tre Mappamondi, sulla guida Milano 2018 del Gambero Rosso. Ma il 2017 è stato soprattuto l'anno dei grandi investimenti, con l'arrivo in città di Toridoll, e l'ascesa di due format già collaudati del gruppo: Tokyo Table e Bottega del Ramen.

Gastronomia Yamamoto, invece, è decisamente più orientata a offrire un'atmosfera familiare, proponendo i piatti della cucina casalinga giapponese (ricordate il successo di Yuzuya a Bologna?), da consumare in loco o per il take away, nelle tradizionali bento box. L'idea è di Shih Chy e Aya Yamamoto, mamma e figlia, già nel mondo della ristorazione meneghina. Lo chef, Yasuhiro Masumoto, arriva dall'esperienza di ristoranti giapponesi in città, Osaka e Zakuro. E il locale sarà in attività a partire dal 15 settembre in via Amedei, proprio in vista del Duomo.

 

Da Cittamani a Sorbillo. All'esordio del Birrificio Italiano in città

Ma nell'autunno milanese, la cucina di casa Yamamoto non è l'unica novità. Il 4 ottobre aprirà Cittamani, il primo ristorante italiano della chef indiana Ritu Dalmia, di cui avevamo raccontato tempo fa. E sempre all'inizio di ottobre, l'8 del mese, arriverà anche il secondo locale di Berberè: dopo Isola, la pizzeria che sta conquistando l'Italia (e Londra) aprirà in zona Navigli. E a proposito di pizza, in via Ugo Foscolo, tra il Duomo e la Galleria, tutti aspettano l'inaugurazione di Pizza Gourmand, la quarta insegna milanese di Gino Sorbillo, che Milano sembra sempre più intenzionato a presidiarla su tutti i fronti. Dopo Lievito Madre, la pizza fritta di Zia Esterina e Olio a crudo sui Navigli, la pizzeria con ambizioni gourmand proporrà una decina di pizze con ingredienti di qualità, in rappresentanza di diverse regioni d'Italia, e i dolci della tradizione campana. La novità? La cottura in forno a gas. Apertura prevista entro la fine di settembre. E se di pizzerie blasonate ormai la città è piena, tra qualche settimana anche gli amanti della birra artigianale potranno contare su un indirizzo di fiducia in più: il Birrificio Italiano di Agostino Arioli apre il primo locale in città, a pochi metri dalla Stazione Centrale. Il grande spazio di via Aporti affiancherà al lungo bancone con 12 spine (e due pompe) uno spazio dedicato alla ristorazione, con una proposta gastronomica da gastropub, sulla falsariga del menu proposto al quartier generale dello storico birrificio lombardo (in attività dal 1996), a Lurago Marinone. Disponibili anche birre in bottiglia.

 

Da Felice a Testaccio... A Milano

Un tempio della cucina romana a Milano. L'anticipazione che rimbalza in rete dalle pagine di Scatti di Gusto è di quelle che, sulla fiducia, raccoglie consensi e sollecita gli animi. Specie quelli dei fedelissimi della cucina romana, quella autentica, popolare: la cacio e pepe e la gricia, la carbonara e i bucatini alla amatriciana; e poi saltimbocca, abbacchio al forno, involtini al sugo. Con le ricette di sempre, quelle di Felice Trivelloni, capostipite di una famiglia di ristoratori oggi arrivata alla quarta generazione. Nel quartiere di Testaccio, in vista del Monte dei Cocci, la trattoria Da Felice (dal 1936) è un'istituzione (Due Gamberi sulla guida del Gambero Rosso): condimenti generosi, cotture attente e una certa veracità nel servizio, che ripaga le aspettative. Da Felice mangiano i romani, ma anche tanti turisti e stranieri in visita alla città, il viavai è continuo – “e costante anche negli ultimi anni, quelli più difficili” racconta Franco Trivelloni – sette giorni su sette. E così la voglia di rischiare porta buone novità per tutti: “Da qualche anno avevamo in mente di provarci all'estero, magari in America. Ma ci siamo resi conto delle difficoltà: tanti c'hanno provato, e tanti si sono fatti male. E rivalutato le prospettive: Milano ci è sembrata la scelta migliore”. Quindi Felice apre a Milano - “saremo pronti entro gli ultimi dieci giorni di ottobre, stiamo ultimando i lavori” - in via Del Torchio. “Abbiamo scelto una zona centrale, per raccogliere un bacino ampio, milanesi e turisti. Non è stato facile trovare il locale giusto, ma questo spazio ci permetterà di lavorare in modo molto simile a quanto facciamo a Roma”. Circa 85 coperti, uno staff rodato - “una costola della nostra cucina romana, e almeno per i primi tempi parte del personale di sala che lavora a Testaccio” - coordinato da Alessia, pronipote di Felice. Il menu sarà lo stesso, per la gioia di tanti clienti milanesi che da tempo, in visita a Roma, chiedevano di aprire al Nord. “Milano è una buona opportunità commerciale, c'è un'organizzazione migliore, un'educazione civica diversa. La città ha preso molta spinta negli ultimi anni, ci sono già 5 o 6 insegne di cucina romana (ricordiamo Assunta Madre e Il Bolognese, che pure hanno scommesso sul capoluogo lombardo, ndr), ma c'è posto per tutti”. I milanesi ringraziano.

La cucina itinerante di Zibo trova casa

Sempre da Scatti di gusto, arriva l'anticipazione di una curiosa apertura in zona Sant'Ambrogio (via Caminadella). Il food truck di Zibo – Cuochi Itineranti negli ultimi anni si è fatto notare in giro per l'Italia per l'originalità della proposta, grazie all'intraprendenza di Alessandro Cattaneo e Giulio Potestà, entrambi con un passato nelle aule dell'Alma (e poi di gavetta tra cucine di tutto rispetto, da Extebarri a Uliassi, da La Madia al Pont de Ferr). Punto di forza: la pasta ripiena. Dell'arrivo in via Caminadella si sapeva da tempo, ora lo spazio, già ribattezzato Campo Base, è pronto per offrire una sistemazione stanziale alle idee di Zibo: cucina a vista, una trentina di posti in sala e una finestra su strada destinata al take away, per non tradire le origini. In menu pasta ripiena, rivisitazioni regionali e suggestioni internazionali. Si apre il 22 settembre.

A la Folie. Pasticceria e galleria d'arte

Già tra qualche giorno, giovedì 14, in via Statuto prende forma un progetto gastronomico che è insieme artistico, e viceversa. A la Folie è una pasticceria-galleria d'arte che unisce gli spunti del pittore Mihailo Beli Karanovic ai dolci del pastry chef Alessandro Servida; filo conduttore è la femminilità, e la sua celebrazione, che ispirerà i lavori esposti nel temporary store (si va avanti fino a novembre) commissionato da Delifrance. L'obiettivo è quello di presentare alla città un nuovo modello di pasticceria, che punta sulla qualità della proposta gastronomica come sul coinvolgimento emotivo di chi indugia tra le opere dell'artista serbo.

La linea di pasticceria declina l'idea di tartelletta monoporzione (anche a portar via) in venti identità ispirate alle tele di Karanovic, ognuna dal nome evocativo di un tratto della personalità femminile: risolutezza, passionalità, egoismo, consapevolezza.

 

Il nuovo Cinema Anteo

Arte e cibo, seppur in forma e contesto molto diversi, sono protagonisti pure del rilancio del Cinema Anteo, inaugurato l'8 settembre dopo una ristrutturazione imponente (5 milioni di euro e 8 mesi di cantiere, su progetto di Riccardo Rocco) dello storico edificio all'angolo tra via Milazzo e piazza XXV aprile. Il rinnovato Palazzo del Cinema offrirà d'ora in avanti 11 sale (prima erano 4, ora ce n'è anche una on demand), una biblioteca, un bar e un'osteria (con prodotti e piatti di Eataly), su quattro piani, per restituire ai milanesi un nuovo spazio dove incontrarsi, con qualche bella novità. Come la sala “ristorante” Nobel realizzata con la complicità di Eataly, con menu che cambia in base alla pellicola in cartellone: 18 posti in tutto, su prenotazione, proposta per l'aperitivo a 18 euro, cena a 35. Le ordinazioni vengono prese prima della proiezione, la prima portata arriva nel primo tempo, secondo e dolce durante la seconda parte del film. E poi laboratori di cucina, una birreria e un giardino segreto con vista sul chiostro dell'Incoronata. Si apre alle 10 del mattino, fino all'una di notte. 7 su 7.

 

Gastronomia Yamamoto | Milano | via Amedei, 5 | www.facebook.com/gastronomiayamamoto/

Cittamani | Milano | piazza Carlo Mirabello, 5 | dal 4 ottobre 2017 | www.facebook.com/cittamanimilano/

Pizza Gourmand | Milano | via Ugo Foscolo | entro la fine di settembre

Berberè | Milano | via Vigevano, 8 | dall'8 ottobre 2017 | www.berberepizza.it

Birrificio Italiano | Milano | via Ferrante Aporti, 12 | www.birrificio.it

Da Felice a Testaccio | Milano | via del Torchio | alla fine di ottobre 2017

Zibo | Milano | via Caminadella, 21 | tel. 02 35999463 | www.zibocuochiitineranti.it

A La Folie | Milano | via Statuto, 16 | fino a novembre 2017

Palazzo del Cinema Anteo | via Milazzo, 9 | tel. 02 6597732

 

a cura di Livia Montagnoli

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram