Il premio
Seconda edizione per il Basque Culinary World Prize che si propone di premiare lo chef che con il suo operato agisce positivamente sulla comunitร e la societร che lo circondano. Il riconoscimento, che lโanno scorso finiva in Venezuela, per premiare la costanza e lโimpegno di Maria Fernanda Di Giacobbe a supporto della locale microeconomia femminile legata alla produzione di cacao, si avvale del supporto di una commissione dโeccellenza, che fa capo al Basque Culinary Center di San Sebastian. E per lโedizione 2017 ha ricevuto 230 candidature โ il 25% in piรน rispetto al 2016 โ che, dopo una prima scrematura, hanno portato a stilare un elenco di 110 potenziali finalisti da 30 diversi Paesi del mondo. Al Comitato tecnico, presieduto da Elena Arzak, il compito di selezionare i 10 finalisti, rivelati qualche ora fa al Palacio Miramar di San Sebastian. Ora spetterร alla giuria guidata da Joan Roca, che riunisce i membri del Consiglio internazionale del Basque Culinary Center e nomi prestigiosi del mondo della letteratura e della ricerca, premiare lo chef che piรน degli altri ha dimostrato di poter fare bene fuori dalla sua cucina. Al vincitore, anche questโanno, andrร un premio in denaro di 100mila euro, da destinare al finanziamento di un progetto sociale che evidenzi la forza della cucina e la sua capacitร di cambiare il mondo. Ma per conoscere il suo nome bisognerร aspettare fino al 18 luglio, quando in Messico sarร proclamato il Basque Culinary World Prize 2017.
Niko Romito รจ in finale
Per ora la soddisfazione piรน grande arriva scorrendo la lista dei 10, che โ per il secondo anno consecutivo โ vede la presenza di uno chef italiano. Nel 2016 era toccato a Massimiliano Alajmo, per lโimpegno dimostrato negli ultimi anni con lโassociazione Tavoli Trasparenti; oggi sotto i riflettori cโรจ Niko Romito, sempre piรน protagonista sul palcoscenico internazionale (ricordiamo il balzo in avanti nella classifica dei Worldโs 50 Best Restaurants 2017, con un meritato 42esimo piazzamento), che sul tavolo della giuria porta la concretezza della sua Intelligenza Nutrizionale. Del progetto, sviluppato in collaborazione con lโUniversitร La Sapienza di Roma, abbiamo giร parlato diffusamente (qui e qui), evidenziandone le qualitร rivoluzionarie a vantaggio di un gran numero di persone โ per ora i pazienti degli ospedali coinvolti nella sperimentazione, ma la dote principale del protocollo รจ proprio la sua replicabilitร โ che pur in condizioni di disagio (problemi di salute e ricoveri prolungati) possono contare sul supporto di una dieta buona e sana. Per ripensare la logica del catering ospedaliero, Romito ha applicato tecniche e competenze maturate in anni di sperimentazioni al Reale, in grado di privilegiare valori nutrizionali e qualitร organolettiche dei pasti serviti in corsia senza gravare sui costi.
Gli altri finalisti e i loro progetti
Con lui, si contenderanno il premio i colleghi di altri 7 Paesi del mondo, dagli statunitensi Anthony Myint e Dan Giustiโ il primo fondatore del sistema ZeroFoodprint, per misurare lโimpronto di carbonio del cibo, il secondo impegnato con Brigaid, di nuovo rivolto a migliorare la ristorazione collettiva, ma nelle mense scolastiche โ al brasiliano David Hertz, fondatore di Gastromotiva e piรน recentemente partner di Massimo Bottura per il Refettorio di Rio. Sempre negli Stati Uniti, in California, opera il duo Daniel Patterson e Roy Choi, candidati insieme per il progetto Locol, una catena di fast food a prezzi accessibili che guarda alla qualitร delle materie prime e si propone di portare spazi sicuri di aggregazione nei quartieri piรน disagiati delle grandi cittร .
Mentre statunitense dโadozione รจ lo spagnolo Josรจ Andres, giร eletto tra gli uomini piรน influenti del pianeta dal Times per la sua capacitร imprenditoriale, ma impegnato su piรน fronti per promuovere la valenza sociale della cucina e lโimportanza dellโeducazione alimentare (in passato al fianco dellโamministrazione Obama, oggi in aperto disaccordo con Trump). Nella decina figura anche un terzetto femminile: la chef turca Ebru Baybara Demir, che per i rifugiati siriani di Harran ha concepito lโHarran Gastronomy School Project, nel Sud Est del Paese; la colombiana Leonor Espinosa per il sostegno ai piccoli produttori locali e alla rete del cacao sostenibile, attraverso lโassociazione Funleo; lโaustraliana Melinda McRostie, impegnata in Grecia per lโemergenza umanitaria dei campi profughi. Chiude, dal Messico, Ricardo Munoz Xurita, autore del Dizionario Enciclopedico della Gastronomia Messicana, che conferma il suo impegno per riabilitare e tramandare il patrimonio gastronomico tradizionale del Messico, e la sua biodiversitร . Che vinca il migliore, noi facciamo il tifo per lโItalia.
www.basqueculinaryworldprize.com
a cura di Livia Montagnoli