Bellezza, qualità e cultura: ecco i tre Fundamentals di Hausbrandt

14 Giu 2014, 07:38 | a cura di
Evento nell'evento, durante la recente inaugurazione della Biennale di Venezia, la presentazione di un progetto che ha messo insieme Hausbrandt, iGuzzini e il designer Carlo Colombo sulla terrazza del Peggy Guggenheim Collection. Con loro le amarene Fabbri, i thè Ronnefeldt e i dolci di Iginio Massari.

C'è un'Italia che sa coniugare imprenditoria, stile, qualità. E lo fa nel segno di una condivisione di valori e un'ampiezza di prospettive che le permettono di giocare la sua partita nel panorama internazionale. È un'Italia che sa portare avanti importanti sinergie, spesso a partire da modelli imprenditoriali familiari che hanno superato i confini della Penisola. Ne è un esempio il lavoro di un dream team che ha riunito Hausbrandt, Guzzini, Fabbri1905, Ronnefeldt, insieme al designer Carlo Colombo e al pasticcere Iginio Massari sulla terrazza del Peggy Guggenheim Collection di Venezia. È accaduto il 6 giugno, durante l'inaugurazione della Biennale di Architettura intitolata quest'anno Fundamentals e invita a fare il punto sui fondamenti dell'architettura moderna. E Hausbrandt Fundamentals è il nome dato a questo evento, per sottolineare come, anche in questo caso, sono proprio i fondamenti di un certo approccio del fare impresa a essere chiamati in causa: bellezza, qualità e cultura, tre valori del migliore made in Italy alla base di un incontro di grandi nomi del food e del design.
Siamo stati sempre vicini al mondo dell'arte e della cultura anche attraverso alla nostra partecipazione al progetto Intrapresae” dice Fabrizio Zanetti di Hausbrandt facendo riferimento alpiù importante e longevo progetto di sostegno privato a un museo, che dal 1992 ha creato una rete di aziende che sostiene il Guggenheim di Venezianon solo dal punto di vista economico, ma anche nell'impegno comune di promuovere creatività, innovazione e impresa culturale, facendo così di quella che è stata l'ultima casa di Peggy Guggenheim il primo museo privato di Europa. “Proprio qui oggi abbiamo voluto portare i nostri contenuti” aggiunge. Che tradotto, significa: gusto, qualità, ricerca estetica e tecnica sintetizzate nella nuova macchina da caffèGuzzini-Hausbrandt.Disegnata da uno dei più importanti architetti e designer italiani, Carlo Colombo, è il frutto di tre anni di lavoro corale e rappresenta il primo modello di una collezione che vedrà la luce nel prossimo anno. Forme pulite, eleganti, ingentilite da linee morbide e dettagli con illuminazione a led che ne sottolineano un carattere moderno, in cui la tecnologia e la semplicità d'uso sono a servizio della qualità del prodotto finale, anche grazie a un nuovo sistema a capsule chiamato epica (easy peel italian capsule), che conserva la fragranza del caffè appena macinato. Un'attenzione che valorizza la tradizione del marchio Hausbrand della famiglia Zanetti, dalla fine del '700 impegnata nel settore del caffè e oggi presente in 90 paesi. “Il design oggi” afferma Carlo Colombo non è solo forma e funzione ma anche tecnologia e rispetto per la storicità dell'azienda”. Che nel caso di Hausbrandt, è una storia sovrapposta a quella della bevanda simbolo dell'Italia, della sua cultura e dello stile di vita, mentre nel caso di Guzzini – l'altro protagonista di questo progetto - racconta della trasformazione stessa del modo di pensare gli oggetti per la cucina e per la tavola.

Partner per l'occasione altri due marchi storici: Fabbri, dai primi del '900 simbolo di amarene e sciroppi alla frutta, e Ronnefeldt, che si avvicina alla meta dei 200 anni di produzione e commercio di tè. E i dolci di Igino Massari, non nuovo alla collaborazione con Hausbrandt. Per questo evento il maestro pasticcere ha voluto omaggiare la città che ospita Hausbrandt Fundamentals con una creazione studiata ad hoc, dal titolo Percorsi e tentazioni, un dessert che declina il caffè in 5 versioni: una crema ganache di cioccolato bianco e caffè, un tiramisù con base di bussolà - tipico dolce tipico di Venezia – ancora un bussolà proposto con un tocco più moderno, il più classico dei dolci casalinghi, la crema di zabaione e caffè, e un omaggio alle origini del caffè, all'africa del nord e all'Arabia: un gelato di caffè e cannella, realizzato con un'infusione di 12 ore per estrarre al massimo gli aromi.

A cura di Antonella De Santis

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