Corrado Parisi lascia il Mosaico dopo un giorno di servizio. Ombre sul futuro dell'Hotel Terme Manzi a Ischia?

28 Apr 2015, 15:35 | a cura di
Nino Di Costanzo aveva lasciato qualche tempo fa, in cerca di nuove sfide. Poi l'annuncio del successore, il siciliano Corrado Parisi, alle prese con il primo servizio il 24 aprile. Il giorno successivo la rottura, per seri problemi economici della proprietà. Come riferisce Pignataro.

Passaggio di consegne al Mosaico

Un giorno, il tempo di un servizio. Quello del 24 aprile. Tanto è durata la permanenza di Corrado Parisi alla guida del ristorante Mosaico all'Hotel Terme Manzi. E così si complica la vicenda tormentata della celebre insegna ischitana che negli ultimi anni, trainata dal talento di Nino Di Costanzo – in comunione d'intenti con la proprietà della famiglia Polito – aveva saputo sviluppare le premesse di una proposta gastronomica di livello, tanto da imporsi tra gli indirizzi più celebrati della Campania e d'Italia.
Qualche tempo fa l'abbandono dello chef ischitano aveva lasciato supporre qualche difficoltà, incentivata dalla voglia di intraprendere una nuova avventura che Di Costanzo ha ampiamente ribadito a mezzo stampa. Attimi di incertezza, poi il nome di Corrado Parisi, il tempo di organizzare la nuova linea e l'arrivo dello chef siciliano a Casamicciola Terme per il primo servizio ufficiale: lo scorso sabato sera. Ma domenica mattina era già tutto finito. A darne per primo notizia è stato Luciano Pignataro, dalle pagine del suo blog, riportando il sopraggiungere di cause “imprevedibili”. E facendo di fatto deflagrare la bomba.

La rottura improvvisa. I problemi economici

Cosa può essere successo per incrinare un rapporto appena intrapreso così repentinamente? Corrado Parisi ci tiene a fornire la sua versione (allo stesso Pignataro e tramite il sito di Identità Golose), gettando così molte ombre sul futuro dell'Hotel Terme Manzi e sul destino di una tavola che – stando così le cose - potrebbe essere difficile rilanciare. In sintesi: problemi economici vincolanti. Tanto da non poter disporre di materie prime adeguate, per esempio, e dover lavorare in condizioni proibitive: “Il giorno prima dell'apertura non avevamo ancora le tovaglie”, riferisce un amareggiato Parisi a Pignataro. E poi il personale non sufficiente (solo 6 persone a fronte delle 20 della gestione Di Costanzo), gli alloggi per la brigata (che ha abbandonato in blocco l'hotel, compreso il secondo di cucina Aniello Razzano) non disponibili.
Una bruttissima storia, di cui si attende conferma o smentita da parte della famiglia Polito. Intanto Corrado Parisi resterà in Campania, dove vive, e sta già valutando altre proposte.

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