Corsi di cucina gratis per studenti fuori sede. L'idea dell'Università di Padova

7 Ago 2017, 08:30 | a cura di

Una sessantina gli studenti più fortunati, che potranno frequentare lezioni teoriche e pratiche di spesa consapevole, riuso degli scarti, cucina di base, dalla preparazione dei sughi alle ricette per dessert sani, golosi e facili da preparare. Ma l'iniziativa dell'ateneo padovano andrà pure in diretta streaming. 


La dieta dello studente fuori sede. Come migliorarla

L'Italia sarà pure il Paese della buona tavola, ma il destino dello studente fuori sede, con poca voglia di arrangiare una cena al ritorno dall'università e scarsi mezzi economici a disposizione, resta invariato di generazione in generazione. E la leggenda che lo vede seduto davanti a un pasto frugale , messo insieme alla bell'e meglio tra un sugo pronto e una scatoletta di tonno, sognando la lasagna della mamma, è dura a morire. Anche nell'Italia del giorno d'oggi, dove tutti si improvvisano masterchef e tanti cominciano a scoprire i benefici di un consumo consapevole, più attenti a quello che comprano e portano in tavola. Ma non basta, devono aver pensato all'università di Padova, che, in collaborazione con Ascom e Supermercati Alì, ha deciso di far leva sulla curiosità dei ragazzi per presentare loro il primo corso universitario di educazione alimentare. Una possibilità di riscatto per chi ai vent'anni è arrivato senza mai accendere un fornello, e avrebbe tanto bisogno di imparare le basi della corretta alimentazione. Compresa un'infarinatura sulla sicurezza alimentare e qualche buon consiglio per conservare nel modo giusto il cibo, limitando lo spreco e scongiurando le intossicazioni. Dal prossimo anno accademico del Bo, il progetto prenderà forma articolandosi in quattro edizioni, ciascuna della durata di una settimana, proponendo agli studenti un percorso teorico e pratico, con prova ai fornelli e valutazione finale.

 

I corsi di cucina dell'università di Padova

Un corso accelerato di cucina per principianti che potrà accogliere fino a 64 iscritti ai diversi corsi di laurea dell'ateneo padovano. Per loro cinque appuntamenti serali di tre ore ciascuno, con un programma formativo che alterna lezioni frontali di gestione della dispensa ed economia domestica agli incontri con il medico nutrizionista, per fare il punto sulle proprie abitudini alimentari, e studiare insieme la dieta più giusta. Spazio anche ai laboratori di cucina, per la preparazione di sughi, piatti unici, ricette veloci e pratiche da replicare, qualche suggerimento in più per stupire gli amici e invogliare i ragazzi ad avvicinarsi ai fornelli. Lezione di pasticceria compresa. Quattro i criteri da privilegiare: una cucina sana, veloce, economica, che privilegia i prodotti del territorio. Alla fine ogni partecipante riceverà un attestato di frequenza, ma tutti potranno beneficiare delle lezioni tramite la diretta streaming sui canali dell'università. Ascom invece metterà a disposizione gli spazi e le attrezzature (alle cucine dell'Accademia Arti e Mestieri), mentre la catena Alì fornirà alimenti e prodotti utilizzati a lezione. All'ateneo il compito di facilitare gli spostamenti, con un servizio di navetta gratuito fino alle aule, e fornire agli allievi divise e cappelli.

Grazie al sodalizio con Ascom e Alì, comunque, l'investimento si aggirerà intorno ai 20mila euro, e se dovesse produrre buoni risultati potrebbe diventare un appuntamento fisso nel calendario dei corsi dell'ateneo. E un'iniziativa da copiare per molte università d'Italia, contro lo strapotere di pizza e domicilio, cibi precotti e kebab.

 

a cura di Livia Montagnoli

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