Dieci giorni in una casa trasparente. Ne #lacasaèsocial si mangia grazie a Deliveroo

29 Apr 2016, 13:48 | a cura di

Il food delivery ormai entra anche nei reality. Ecco il caso di #lacasaèsocial e Deliveroo, insieme alla stazione Termini.


Homepal e #lacasaèsocial

Homepal è un social network immobiliare, ovvero una piattaforma per acquisto e vendita di immobili, che consente agli utenti di essere seguiti in tutte le fasi di compravendita da un assistente virtuale e condiviso. Un progetto italiano, ancora start-up, che si è anche inventato un nuovo format per farsi conoscere: #lacasaèsocial. Un reality di dieci giorni, in stile Grande Fratello per intenderci, ambientato in due case trasparenti allestite a Milano e Roma. Al loro interno due coppie di giovani vivono sotto gli occhi dei passanti fra ospiti, cooking show, silent disco e karaoke. In questi giorni, a Roma, Lorenzo e Alessandra stanno intrattenendo la Stazione Termini.

Deliveroo a #lacasaèsocial

Deliveroo. Cosa si mangia nella casa in stazione

La cosa ci interessa perché i ragazzi di Homepal collaborano con Deliveroo (di cui vi abbiamo parlato qui) “A Roma ci occupiamo, e ci siamo occupati a Milano nei mesi scorsi, di portare da mangiare all’interno della casa per i due inquilini, durante alcuni pasti selezionati. Il progetto ha come obiettivo la mutua visibilità per il ristorante che offre il pasto, per Deliveroo e per Homepal”.

L’attività a Milano ha coinvolto alcuni dei loro ristoranti top nella zona in cui è avvenuta l’attività, Largo La Foppa: Albufera Tapas y Paella, Bèsame Mucho, Brera Milano, California Bakery, Dulcis, Fatto Bene Burger, Ham Holy Burger, Rossopomodoro, Sushi etc, Zaza Ramen. L’attività a Roma è appena iniziata con Aromaticus e coinvolgerà Daruma Sushi, Mandaloun, Pastachef, Shinto. Ma a che pro? “Crediamo sia una bella occasione di visibilità e di costruzione di notorietà sia per i due brand, che essendo start up ne hanno bisogno, che per i ristoranti. I quali, sebbene siano già molto noti, hanno la possibilità di comunicare su una base utenti diversa da quella strettamente legata al loro prodotto, trasmettendo il fatto che fanno delivery con noi”. I ristoranti coinvolti hanno dovuto in qualche modo pagare tutta questa visibilità? “No, abbiamo selezionato noi i ristoranti, identificando quelli più rappresentativi della città e della zona. E, nel caso di Roma, anche rispondendo a specifiche necessità degli ospiti”. Questa attività non ha alcun costo aggiuntivo per i ristoranti perché fa parte delle attività marketing che Deliveroo offre loro per la promozione all’interno della piattaforma, ovvio che in alcuni casi hanno offerto il pasto.

 

www.facebook.com/events/542612882585268/

a cura di Annalisa Zordan

 

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram