Dog’s Bistrot, il servizio a domicilio di alimenti naturali per cani

23 Nov 2017, 12:30 | a cura di

Monoporzioni in grado di soddisfare l’apporto nutrizionale corrispondente a un pasto, a base di prodotti freschi e naturali, da ordinare comodamente online. È l’ennesimo servizio di food delivery, sì, ma stavolta pensato per gli amici a quattro zampe.


L’idea

Il meccanismo è sempre lo stesso: si osserva il sito, si leggono etichette e prezzi dei vari prodotti a disposizione, si sceglie, si ordina, si paga, e poi si attende con ansia il pasto in casa o in ufficio. A cambiare però è il target. L’ultima novità da Milano si chiama Dog’s Bistrot ed è un progetto di food delivery per la prima volta interamente dedicato ai cani. “Siamo innamorati dei nostri cani e vogliamo alimentarli nel miglior modo possibile”, spiega Francesco Mondadori, giovane ideatore del servizio a domicilio insieme a Ludovica Bonini e Federico Muzio. E aggiunge: “La nostra missione è fornire cibo fresco e di qualità in modo che i nostri cani possano essere molto più felici ma soprattutto più sani”. Alimenti naturali, biologici, attenti alla salute, nutrienti, leggeri, facilmente digeribili: caratteristiche sulle quali le startup gastronomiche e i progetti di food tech hanno sempre puntato negli ultimi anni, per fare leva sulla sensibilità dei consumatori, ma che stavolta vengono sfruttate per una dimensione diversa, insolita, in grado di toccare molto da vicino una grande fetta di mercato che è diventata più consapevole e attenta anche in fatto di dieta per i propri animali domestici.

Come funziona

Packaging familiare, contenitori convenzionali, gli stessi che abbiamo visto più volte durante la pausa pranzo, ma che ora saranno destinati ai nostri amici a quattro zampe. Con un linguaggio immediato e diretto, Dog’s Bistrot si propone come food delivery a tutti gli effetti, con tanto di porzioni singole per ogni pasto. All’insegna del gusto e della salute. A sviluppare i menu, infatti, un team specializzato di nutrizionisti, capitanato da Barbara Tonini, esperta di nutrizione canina che ha studiato un modo ingegnoso per consentire alla squadra di far arrivare ogni settimana cibo fresco e porzionato per ogni cane. Che, stando a quanto riportato dalla Tonini, ne trarrà giovamento anche a livello umorale: “Il passaggio al cibo naturale agirà positivamente sul carattere del cane, e aiuterà a prevenire malattie associate a una cattiva alimentazione”. Un progetto che, come spesso accade, tiene in considerazione anche le tematiche più calde del settore, come quella dello spreco alimentare: “Le porzioni sono studiate per un singolo pasto per evitare gli avanzi che spesso si verificano con l’umido industriale”. E non finisce qui: “Tutte le nostre ricette sono preparate con pochi ingredienti, scelti con cura e sostanzialmente del territorio”.

Il linguaggio

Un’iniziativa rivoluzionaria, ma che gioca su dettagli semplici e ordinari, entrati ormai da tempo a far parte dell’immaginario collettivo degli appassionati gastronomi. Concetti come la territorialità, la trasparenza della filiera, l’agricoltura biologica e naturale, e la tracciabilità dei prodotti fanno parte di un linguaggio convenzionale e affabile, sul quale la stragrande maggioranza dei consumatori fa affidamento da anni. Perché, gusto a parte, è la sicurezza alimentare la caratteristica sulla quale il pubblico più si sofferma, durante la spesa, il pasto al ristorante o la scelta della cena a domicilio. Non solo: Dog’s Bistrot scommette anche su un universo già conosciuto, un terreno già battuto come quello del delivery, da anni ormai divenuto parte integrante della nostra quotidianità. Soluzioni sicure, certificate, di gusto, veloci e consegnate direttamente in casa, per far felice cane e padrone. Il format prenderà piede?

Intanto a Brescia…

Se per la consegna a domicilio possiamo ancora nutrire qualche speranza, altrettanto non si può dire per la tanto chiacchierata pasticceria DoggyeBag di Brescia, inaugurata pochi giorni fa in corso Zanardelli, non lontano dal Teatro Grande, e divenuta da subito oggetto di polemiche sui social. L’azienda, in realtà, esiste già da anni, ed è nata come realtà di produzione di alimenti per cani ispirati alla tradizione italiana, dal “candoro” al “canettone”, passando per i “biscotondi”. Tutte le ricette sono “equilibrate dal punto di vista nutrizionale, e contengono le vitamine e i minerali essenziali di cui il cane ha bisogno in tutte le fasi della vita”, hanno spiegato i proprietari. Un progetto che spiana la strada a un dibattito complesso, che ha già incendiato gli animi del grande pubblico, e che sembra destinato, considerato il gran fermento nel campo, a continuare ancora a lungo.

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