Dorayaki a Roma. La nuova bottega giapponese che prepara i dolcetti di Doraemon

14 Mag 2019, 17:00 | a cura di
Due pancake che racchiudono una marmellata di fagioli rossi. È questa la versione classica del tipico dolcetto giapponese sdoganato dal manga Doraemon. Ma in via del Porto Fluviale, a Roma, Dorayaki li propone anche in versione salata. E i pancake sono realizzati homemade.

Non solo ramen. I cult della cucina giapponese popolare

Prima il ramen (ben due le possibilità di ordinarne uno nel giro di poche centinaia di metri, con Akira e Mamaya), poi i gyoza. Ora i dorayaki. È il quartiere Ostiense la nuova destinazione romana per gli appassionati di tavola e cultura giapponese. E, ribaltando il punto di vista, se l'offerta segue le indicazioni della domanda, la cucina popolare giapponese si conferma un trend ancora molto appetibile per chi vuole investire nel settore gastronomico. Purché ci sia disponibilità a sperimentare strade ancora poco battute, guardando oltre l'idea, ormai ampiamente esplorata, del ramen bar. L'hanno intuito, a Milano, gli ideatori di Takochu, piccolo corner sui Navigli specializzato nella produzione a ciclo continuo di takoyaki espressi. E a Roma, da qualche mese, è arrivata anche la prima pasticceria giapponese della città, Hiromi, nel cuore del quartiere Prati. Mentre sulla movida del Porto Fluviale – dove le vetrine ancora non dedicate a progetti di ristorazione ormai si contano sulle dita di una mano – punta la nuova bottega di Kayoko Tokumoto, semplicemente Dorayaki.

Dorayaki: i pancake con l'immagine di Doraemon

Cos'è il dorayaki

Già proprietaria di una pasticceria a Kobe – località giapponese celebre in tutto il mondo per la sua carne pregiata, ma anche noto polo di pasticceria – Kayoko ha scelto la Capitale per rodare un'idea ancora inesplorata in Italia, inaugurando una sala da tè specializzata nella produzione homemade espressa di dorayaki. Il tipico dolcetto giapponese, spesso evocato nell'immaginario degli anime e sdoganato dal manga Doraemon (non a caso, la faccina del gattone blu è impressa su tutti i pancake di Dorayaki), si presenta come un paninetto ripieno di marmellata di fagioli Azuki, racchiusa tra due pancake dolci. Non una novità assoluta, almeno per i frequentatori abituali di ristoranti giapponesi, che spesso propongono il dorayaki sulla carta dei dessert tradizionali. La novità portata da Kayoko, però, è sostanziale: in bottega, la preparazione inizia dall'impasto dei pancake, realizzati con farina di riso (quindi senza glutine) e ingredienti certificati.

Preparazione dei pancake per i dorayaki sulla piastra

Dorayaki a Roma

Così, l'attività inaugurata qualche giorno fa in via de Porto Fluviale 3E si propone di diventare punto di riferimento non solo per i clienti che visitano personalmente il laboratorio, ma anche per i ristoranti in cerca di una fornitura di dorayaki freschi e di qualità (Akira, dall'altra parte di via Ostiense, è già diventato cliente, e proprio Akira Yoshida è stato tramite per l'arrivo di Kayoko a Roma). Chi arriva in bottega, invece, può ordinare anche un tè – Chakiki, in arrivo dalla regione giapponese di Nara – d'accompagnamento . Ma il negozio propone anche una breve carta di sakè, vini naturali italiani di buona ricerca, birre. Questo perché l'offerta di Dorayaki è pensata per adattarsi a ogni momento della giornata, dal pranzo alla merenda, all'ora dell'aperitivo.

Al lavoro in bottega per preparare i dorayaki sulla piastra

Dorayaki sandwich. La variante salata

Dunque alle versione dolce dei dorayaki – proposti nelle varianti classica con azuki, con marmellata di yuzu e mascarpone, crema o gelato al tè matcha, tiramisù, cioccolato, a 3.50 euro l'uno o in versione mini per 10 pezzi a 12 euro – si accosta la carta dei dorayaki sandwich salati: con tonno, maionese e sesamo bianco (Tsunamayo), insalata di patate giapponese e salame (Potesalami), con avocado, miso e cavolo rosso, o con pollo fritto karaage. Ma anche nella versione più simile a un panino o un tramezzino italiano – con cotto, scamorza e pomodori secchi – sebbene i pancake sostituiscano le fette di pane. Ogni sandwich è proposto a 5 euro.

Via del Porto Fluviale, con l'ingresso di Dorayaki sulla sinistra

Aperto dalle 12 alle 20, il locale - che quindi mette insieme più anime: bar, sala da tè, laboratorio di pasticceria, con qualche posto a sedere in uno spazio tutto rosa, con kokedama (i tipici “bonsai volanti”) che scendono dal soffitto e “cucina” a vista - si presta facilmente al servizio take away e a domicilio. E il packaging, neanche a dirlo, è dedicato a Doraemon.

Dorayaki – Roma – via del Porto Fluviale, 3E – www.dorayakidolce.com

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