Festival del Cinema di Roma. Dal Sake Bar del Gambero Rosso a Roma Food Story

14 Ott 2015, 09:23 | a cura di

Dieci giorni di rassegna cinematografica, parterre di star internazionali e un villaggio del cibo che vuole raccontare la tradizione della cucina romana. Al Festival del Cinema arrivano Al 59 e Benito al Ghetto, ma anche il Sake Bar del Gambero Rosso nell’area Mazda Lounge.


Il Kampai Sake Bar. Pino Mondello per Gambero Rosso

Da qualche anno a questa parte anche Roma ha la sua festa del cinema. Un’edizione dopo l’altra, seppur tra non poche difficoltà e polemiche, la rassegna cinematografica ha saputo conquistare i romani e il parterre internazionale di addetti ai lavori, riunito per dieci giorni nelle sale dell’Auditorium Parco della Musica. Già nel 2014 il villaggio del food, a supporto della manifestazione, aveva coinvolto diverse realtà del panorama capitolino nell’assicurare un ritrovo di qualità articolato tra street food e osterie tradizionali. Per l’edizione 2015 del Festival del Cinema – dal 16 al 24 ottobre, alla sua decima edizione – anche il Gambero Rosso scende in campo, nello spazio dedicato al sake con un corner che racconta la storia di questa antica bevanda giapponese frutto della fermentazione del riso.

Presso il Kampai Sake Bar gli ospiti potranno degustare gratuitamente le migliori etichette: ad accoglierli la competenza di Pino Mondello, barman d’esperienza celebre nel panorama italiano e internazionale, che si cimenterà con esperimenti di miscelazione a base di sake (disponibile per l'assaggio anche in purezza, sempre gratuitamente). L’apertura del corner si protrarrà per tutta la durata del Festival all’interno dell’area Mazda Lounge (qui il link dell'iniziativa sostenuta da Mazda, sponsor ufficiale del Festival del Cinema per il terzo anno consecutivo), deputata ad accogliere gli eventi organizzati dal Gambero Rosso per l’occasione.

Roma Food Story. La trattoria temporanea

Nel frattempo anche il villaggio del cibo si animerà nuovamente grazie all’iniziativa Roma Food Story, che privilegia ancora una volta il legame di Roma con il cibo più tradizionale. Gli attori in scena sul palcoscenico dell’appuntamento collaterale al festival stavolta saranno solo due – Al 59 e Benito al Ghetto– e si alterneranno nella gestione della trattoria allestita durante la kermesse. Dal 16 al 20 ottobre toccherà ad Alberto Colacchio – chef dell’insegna recentemente rinnovata di Al 59, nei dintorni di piazza del Popolo – poi sarà la volta di Benito al Ghetto, dal 20 al 24 ottobre, e del suo chef Nicola Delfino. Il ristorante prenderà vita nella piazza d’ingresso al Festival, ma la prenotazione è consigliata. In abbinamento i vini dell’Enoteca Trimani.

www.romafoodstory.it

foto di Vittorio Zunino Celotto, Getty Images

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