Fondazione Italy China Friendship Association: il made in Italy fa un altro passo verso l'oriente. Presentazione a Milano

21 Giu 2013, 12:57 | a cura di
Durante la presentazione di una nuova associazione per i rapporti economici tra Cina e Italia, il Belpaese si è aperto ulteriormente verso il mercato emergente Cinese e l’enogastronomia Italiana sarà il fulcro degli scambi culturali con l'oriente.

Al Circolo della Stampa di Milano il 20 Giugno si è tenuta la presentazione della Fondazione Italy China Friendship Association (ICFA), la succursale italiana della Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries (CRAFFC), una delle associazioni più antiche del continente asiatico, fine a mantenere i rapporti economici e culturali con gli altri paesi. Alla presentazione di questo importante progetto, oltre ad una cospicua delegazione cinese di giornalisti, manager e avvocati, era presente Irene Pivettiche, dopo aver lasciato la politica ed essersi occupata di giornalismo e televisione, ricoprirà il ruolo di presidente dell’associazione. Un progetto che nascerà ufficialmente il 22 Giugno a Roma, momento in cui verrà firmato il protocollo CPAFFC e ICFA al cospetto dell’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese. La Pivetti è già impegnata in un altro lavoro riguardante la Cina: si tratta di una rete di imprese Only Italia, che si pone l’obiettivo di promuovere il Made in Italy in Asia. Progetto anche questo significativo per quanto riguarda le eccellenze gastronomiche italiane che sono il fulcro degli scambi culturali e della promozione del patrimonio enogastronomico che il nostro paese possiede.
Durante la mattinata al Circolo della Stampa si sono susseguiti ospiti illustri cinesi e italiani che hanno contribuito al progetto: Leda Scardino, organizzatrice dell’Italy China Friendship Association, che ha presentato la delegazione cinese presente all’evento e Andrea Cabib, direttore commerciale del Gruppo Panerai, che ha invitato gli ospiti a testare di persona le eccellenze italiane di cui tanto si era parlato. Il Gruppo Panerai, che farà parte del progetto di scambio culturale Italia-Cina, è proprietario di quattro aziende vitivinicole: due toscane, Castellare e Rocca di Frassinello, e due siciliane: Guerra di Mare e Feudi di Pisciotto. Per l’occasione Cabib ha presentato “Tirsat”, un uvaggio di Chardonnay e Vionier, dell’azienda Guerra di Mare, un vino fruttato, floreale con una buona acidità e adatto come aperitivo o per accompagnare un buon branzino al sale. Secondo vino in degustazione un Chianti Classico dell’azienda Castellare, di buon corpo e persistenza, il cui tannino tiene a bada selvaggina e carni succulente; si è proseguito con un uvaggio di Sangiovese e Merlot dell’azienda Rocca di Frasinello, dal gusto più morbido e ruffiano del precedente, da accompagnarsi con ravioli di brasato o con un filetto di manzo. Infine più esuberante e pepato è stato il nero d’avola dei Feudi del Pisciotto, la cui etichetta è stata disegnata da Versace: un vero pioniere del Made in Italy nel mondo, che sintetizza cultura enologica e suggestioni fashion. Un vino che, per rimanere nella regione, va a nozze con il Pecorino Siciliano DOP. La mattinata si è conclusa con l’entusiasmo generale del pubblico orientale che ha avuto l’occasione di scoprire altri quattro piccoli tasselli che compongono il vasto ventaglio di prodotti di qualità della nostra nazione. Dall’altra parte si è avuta l’ennesima conferma che uno dei fulcri del mercato si è spostato ormai in Cina, un luogo con cui è necessario rafforzarsi e sancire rapporti per il futuro.

a cura di Stefania Bobbio

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