Food E-Vangelist: la ricerca internazionale Food 2020, condotta da Ketchum, mostra chi (e come) influenza le scelte dei consumatori

17 Feb 2014, 15:24 | a cura di
Un caso eclatante si è registrato poco tempo fa quando l'Algida ha deciso di rilanciare su mercato un prodotto scomparso da anni perché il gruppo Facebook dei suoi fan era talmente numeroso da essere considerato un attendibile campione.

Si chiamano Food E-Vangelist e sono tutti coloro che influenzano, attraverso il web, le scelte di gruppi nutriti di consumatori. Il profilo è stato tracciato sulla base dei risultati estrapolati dalla terza edizione dell'indagine internazionale Food 2020. Condotta da una delle maggiori società di consulenza di comunicazione su mercato europeo, la Ketchum, la ricerca ha individuato nei dettagli la figura chiave intorno alla quale ruotano le modalità dell'approccio alimentare.Si muovono attraverso il web, offrono spunti di riflessione e avviano dibattiti sui principali social network, tanto da muovere intere masse di consumatori, ma non solo. Con le loro 1.656.000.000 conversazioni che riguardano il cibo ogni settimana, il movimento sta modificando e delineando nuovi impatti nel Global Food system. L’Italia è in pole position con una quota numerica di rappresentanti più alta della media globale. Il sondaggio, che è stato effettuato globalmente su 1.800 urban food shoppers in Italia, Regno Unito, Germania, Cina, USA e Argentina, mostra come le industrie alimentari debbano ora fare i conti con gruppi informati di consumatori che, grazie alla velocità del web, creano dibattiti internazionali sulle nuove tendenze legate al comparto agroalimentare, della ristorazione e della grande distribuzione.
Analizzando il field del sondaggio alla sua terza edizione, stiamo osservando trend sempre più rilevanti riguardo l’interesse del consumatore verso il cibo e l’alimentazione: cosa si aspetta e chiede alle aziende e al retail”, spiega Andrea Cornelli, vice presidente e Ceo di Ketchum Italia. “Ciò che ha caratterizzato la ricerca quest’anno è l’identificazione di un gruppo di Food E-Vangelist, un piccolo ma potente segmento di veri e propri attori del cambiamento, preparati e motivati a intraprendere azioni e convertire l’opinione pubblica a seguire le loro idee rispetto a cibi, marchi e aziende nel settore agroalimentare e che vede l’Italia in pole position come numero di rappresentanti per la nostra naturale vocazione al cibo e al gusto”.
I Food E-Vangelist rappresentano circa il 22% del totale del campione analizzato nei vari mercati. Questo gruppo di consumatori è più giovane di coloro che sono disimpegnati in tema alimentare (il 48% dei Food E-Vangelist sono sotto i 35 anni) e rispetto alla loro giovane età godono di una sicurezza economica con entrate sopra la media. Attraverso il globo generano circa 1.7 miliardi di conversazioni sul cibo ogni settimana; in alcuni Paesi, rappresentano un significativo segmento della popolazione, come in Italia dove sono più di 1/3 della popolazione, o in Argentina e Cina dove rappresentano 1/4 circa di essa.

www.ketchum.com

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