Food on the Edge. Il simposio gastronomico d’Irlanda con Scabin e Romito

19 Ott 2015, 08:27 | a cura di

Due giorni per discutere del futuro del cibo con quaranta relatori illustri, scelti tra gli chef più influenti del mondo. Ognuno di loro salirà sul palco per raccontare un progetto, un’idea che possa contribuire all’evoluzione del settore, in senso culturale, sociale, ambientale. 


Il simposio di Galway

Tra le attrazioni naturalistiche più suggestive al mondo, le scogliere a picco sull’oceano Atlantico della costa occidentale di Irlanda, in località Galway, conoscono un’affluenza ininterrotta di visitatori in ogni stagione dell’anno. Nonostante un clima tutt’altro che mite. Il 19 e 20 ottobre, la celebre cittadina irlandese sarà sede del simposio gastronomico Food on the Edge (un nome non a caso ispirato alle scogliere, ma anche alla capacità di spingersi al limite, per tracciare la strada del futuro), che riunisce chef di fama internazionale e appassionati di cibo – la manifestazione è aperta al pubblico – per due giorni di dibattiti e tavole rotonde sulle ultime tendenze della gastronomia internazionale e sulla cucina d’autore. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di prospettare nuove frontiere del cibo, riunendo a questo scopo alcuni dei rappresentanti più innovativi del settore: quaranta relatori (solo cinque le donne coinvolte) selezionati sulla base del contributo che ogni giorno apportano alla causa dell’evoluzione gastronomica, intesa anche in termini di sviluppo culturale, sostenibilità ambientale e pratica etica.

Chi parlerà. Tra i relatori Scabin e Romito

Ognuno di loro parlerà per 15 minuti, portando sul palco una personale riflessione sugli aspetti educativi, sociali, culturali del cibo. Non a caso il tema dell’edizione 2015 è il Futuro del cibo; tra i protagonisti tanti volti noti della ristorazione internazionale, da Albert Adrià a Clare Smyth, da Elena Arzak a Kobe Desramaults, da Quique Dacosta a Mark Moriarty. E anche l’Italia avrà i suoi illustri rappresentanti, con Niko Romito e Davide Scabin.

Come da copione, lo chef abruzzese porterà sul palco dello Spiegeltent la sua rivoluzione della semplicità, che guida saldamente la sua visione gastronomica; Scabin, invece, rappresenterà i progressi del progetto Food Cleanic, che da qualche tempo lo vede collaborare con un’equipe medica per contribuire a migliorare la dieta di persone affette da patologie che compromettono e influenzano la qualità dello stile alimentare. Ma si parlerà anche del futuro dei nostri mari e delle risorse ittiche (con Albert Adrià), di dieta vegetariana ed evoluzione del fast food che si apre alla cucina salutare, di patrimonio gastronomico e identità culturale. 

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