I paradossi del sistema alimentare
โ815 milioni di persone nel mondo soffrono la fame, ossia lโ11% della popolazione globale. E mentre รจ ancora alto il numero di chi รจ obeso o in sovrappeso, nel mondo 1/3 del cibo prodotto viene gettato, anche prima di essere commercializzatoโ. A parlare รจ Luca Virginio, Vice Presidente BCFN, la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, organizzazione che da anni contribuisce alla ricerca scientifica internazionale sui sistemi agroalimentari sostenibili. Con queste parole chiare e allarmanti, Virginio ha introdotto l'ottava edizione del Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione di Milano, un evento interdisciplinare aperto a tutti, iniziato sabato scorso, che oggi si conclude, dopo una tre giorni di dibattiti e convegni. L'obiettivo? Cercare soluzioni intelligenti ai grandi paradossi e alle piรน intricate controversie del nostro sistema alimentare: โDobbiamo ripensare i nostri modelli se vogliamo centrare gli obiettivi di sostenibilitร dellโAgenda 2030 dellโONU. Per pesare meno sul nostro futuro dobbiamo fare qualcosa di concreto, partendo da quello che mettiamo ogni giorno nel piattoโ.
La donazione sui social
Quest'anno, inoltre, l'evento gode del patrocinio del World Food Programme, la piรน importante organizzazione umanitaria impegnata a contrastare la fame a livello globale. โPortare cibo significa portare la vitaโ,ha dichiarato Tiziana dellโOrto, direttore Generale del WFP Italia, che aggiunge: โQuesta edizione del Forum darร a tutti i partecipanti lโopportunitร di sostenere con una donazione il lavoro del WFP attraverso una campagna sui social promossa grazie alla Fondazione Barilla. Il WFP รจ finanziato solo su base volontaria; abbiamo bisogno del contributo di tutti: individui, aziende, istituzioni, governiโ.
Obiettivo: consapevolezza dei consumi
Una manifestazione che ha riunito a Milano accademici ed esperti internazionali per ricordare le responsabilitร derivanti dal privilegio dellโaccesso, della scelta e dello spreco del cibo. Ma l'edizione appena conclusasi ha previsto, oltre agli operatori del settore, un'altra grande fetta di pubblico, per la prima volta co-protagonista dell'iniziativa: i bambini, ovvero i consumatori del futuro. Barilla ha aperto le porte anche ai piรน piccoli, organizzando per loro una serie di laboratori interattivi in grado di far capire come ogni scelta possa influenzare l'intero ingranaggio agroalimentare. Perchรฉ l'obiettivo ultimo del Forum รจ proprio quello di formare consumatori consapevoli, attori sociali responsabili, consci che il piatto รจ il bandolo di una rete di relazioni, di storie, di vite a cui siamo connessi e che possiamo trasformare.
Cambiamenti climatici
Allarme clima: una problematica ancora irrisolta. Un dato su tutti emerge durante il convegno, ovvero lo stretto legame fra cambiamento climatico e flussi migratori: ogni punto percentuale di aumento dell'insicurezza alimentare costringe, infatti, l'1,9% della popolazione a migrare. Per far fronte a queste complicazioni, BCFN ha realizzato con MacroGeo, societร di ricerche geopolitiche presieduta da Lucio Caracciolo, uno studio su migrazioni e cibo nell'area mediterranea, analizzando risorse, flussi e rotte migratorie in relazione ai diversi sistemi alimentari.
Food sustainability index
Fra le conferme di questa edizione, torna di nuovo il Food sustainability index, progetto voluto da Barilla e lanciato per la prima volta un anno fa, un indice che considera non solo il piacere della tavola, ma anche le conseguenze del sistema alimentare in termini di sostenibilitร . Una mappatura a livello globale che prende in considerazione non solo i prodotti e la cultura gastronomica di un Paese, ma anche le pratiche che questo utilizza per produrre il cibo, per distribuirlo e per ridurre lโimpatto delle proprie attivitร ; un metodo in grado, quindi, di decifrare la sostenibilitร dei sistemi agroalimentari dei maggiori Paesi sulla base delle scelte negli ambiti della nutrizione, dellโagricoltura e dello spreco. E la nuova edizione dell'indice porta con sรฉ una piacevole sorpresa: l'introduzione di altre 9 nazioni (Spagna, Marocco, Grecia, Portogallo, Tunisia, Libano, Giordania, oltre a Svezia e Ungheria), che si aggiungono alle 25 giร inserite l'anno scorso in elenco.
a cura di Michela Becchi