Garage Italia Customs. Lapo Elkann e Carlo Cracco a Milano: il menu ispirato alla famiglia Agnelli

8 Nov 2017, 09:00 | a cura di

Dopo tre anni di ristrutturazione, la storica stazione di servizio Agip progettata da Mario Bacciocchi negli anni Cinquanta riapre al pubblico su progetto di Michele De Lucchi. E si prepara a ospitare il quartier generale di Lapo Elkann a Milano, con la collaborazione di Carlo Cracco, che gestirà caffè e ristorante di piazzale Accursio. Ma cosa si mangia? 


Garage Italia nella storica stazione Agip Supercortemaggiore

Per la Milano che aspetta pazientemente di ritrovare Carlo Cracco nella sua nuova, attesissima casa in Galleria – senza ombra di dubbio il progetto più ambizioso del 2017 gastronomico meneghino, per investimento, prestigio dello spazio e concezione del format – l'inaugurazione di Garage Italia arriva a stemperare l'attesa, seppur catalogata tra le invenzioni bizzarre del rampollo più discusso di casa Agnelli. C'è lo zampino di Lapo Elkann, infatti, dietro alla decisione di restaurare la storica ex stazione Agip Supercortemaggiore di piazzale Accursio, una suggestiva struttura degli anni Cinquanta (voluta da Enrico Mattei come prototipo della stazione di servizio e realizzata da Mario Bacciocchi), per farne un hub creativo per la customizzazione di auto, bici, scooter, barche, e mezzi di trasporto extralusso. A firmare il cantiere, tre anni di lavoro, una vecchia conoscenza di Lapo, l'architetto Michele De Lucchi, che ha ripensato 1700 metri quadri su due piani – più un piano interrato di servizio – con l'idea di realizzare uno spazio di condivisione aperto alla città, dalle 9.30 del mattino alle 2 di notte. E in quest'ottica si configura l'intervento di Carlo Cracco, partner del progetto in qualità di supervisore del ristorante e del bar di Garage Italia.

 

Il sodalizio tra Lapo Elkann e Carlo Cracco

All'evento inaugurale dello spazio, lo chef si è unito al coro di entusiasmo condiviso dalle parti in causa, tutte orgogliose del risultato raggiunto (compreso un Lapo Elkann tutto di giallo vestito): “È stato bellissimo e stimolante lavorare su questo progetto. Garage Italia è un contenitore magico in cui convivono il divertimento, la creatività, la buona cucina, la passione, il sogno”. All'insegna del made in Italy, com'era prevedibile nell'ambito di un progetto che esalta il saper fare nazionale:“Garage Italia Customs è l’evoluzione contemporanea dell’eccellenza artigianale italiana di una volta e del desiderio di possedere qualcosa di unico” recita il sito ufficiale inneggiando alla cultura del tailor made. E con una proposta “semplice, accessibile”, incentrata sulla qualità della materia prima, “che prende spunto dalla ricchezza delle ricette italiane e regionali”. Tutto come da copione, insomma. Ma con la bella opportunità di sperimentare una cucina firmata da Carlo Cracco in un contesto più informale rispetto a quello cui sono abituati gli avventori del ristorante di via Hugo. In forma non dissimile da quanto avviene da Carlo e Camilla in Segheria, ma con qualche accortezza in più.

 

Il ristorante e le ricette di casa Agnelli

Il ristorante trova posto al piano superiore dell'ex stazione di servizio, e potrà contare su uno spazio esterno in terrazza (con tanto di priveè), evidenziata da basso dalle luci in neon che riprendono l'estetica anni Cinquanta. Al centro della sala, vetrata su tre lati, campeggia pure una postazione bar piuttosto singolare, una cocktail station che recupera la carrozzeria di una Ferrari bianca 250 Gto; e sul soffitto le linee sinuose di una pista giocattolo, con modellini di Formula 1. Volendo, ci si accomoda su sedili che replicano quelli di Ferrari d'annata, o sul divano ispirato alla Ferrari dell'Avvocato Agnelli. Si lavora a pranzo, per il light lunch, poi per l'aperitivo, e a cena, sotto le direttive dello chef Gabriele Faggionato, classe 1987, che al ristorante rappresenterà Carlo Cracco, dopo aver lavorato con lui in brigata. Dal menu, a forma di contagiri, nomi e suggestioni che omaggiano la storia della famiglia Agnelli: il risotto dell'Avvocato con burro affumicato, scampi e bisque al cognac, le Tagliatelle Millemiglia con sugo di coda, il Giardino di donna Marella. E poi dessert esotici come la Parigi-Dakar, una tatin di mele con datteri e tè verde, il Triangolo delle Bermuda con frutta tropicale e panna cotta al latte di cocco, per ricordare come il made in Italy riesca a interagire col mondo. Per una cena, il prezzo medio si aggira sui 60-70 euro. Al piano strada, invece, il caffè bistrot aperto 7 su 7, già dalla colazione. Sopra il bancone, rosso fiammante, una scenografica installazione di modellini automobilistici sospesi. Per un pranzo veloce, snack salati, hamburger, insalate. “Abbiamo voluto lavorare sul bello e sul buono”, chiosa Lapo Elkann. Apertura al pubblico dal 9 novembre.

 

Garage Italia Customs | Milano | piazzale Accursio, 86 | dal 9 novembre | www.garageitaliacustoms.com

 

a cura di Livia Montagnoli

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