Gelato World Tour Italian Challenge. Gli 8 migliori gelatieri italiani che andranno al mondiale

25 Mar 2017, 14:34 | a cura di

120 gelatieri da tutta Italia, i finalisti di una selezione dedicata al gelato di qualità che ha impiegato 16 mesi per giungere alla scrematura definitiva. E nelle ultime ore, alla Carpigiani Gelato University è andata in scena la fase conclusiva, che ha decretato gli 8 destinati alla finale mondiale di Rimini. 

Conclusa la grande maratona del gelato. Proprio a Bologna, città dalla lunga tradizione gelatiera,e capoluogo della regione con più premiati dalla Guida Gelaterie d’Italia 2017 del Gambero Rosso, si è svolta il 23 e 24 marzo la più grande sfida di gelateria mai organizzata per numero di partecipanti complessivi. Un immane sforzo organizzativo che per 16 mesi tra il 2015 e il 2017, ha coinvolto 1300 gelatieri, attraversando l’Italia da Nord a Sud, in 60 tappe e in 18 regioni, selezionando infine 120 finalisti. Poi la due giorni di Anzola Emilia (Bo), appena disputata, con la tappa conclusiva, che nel campus della Carpigiani Gelato University, ha deciso gli otto gelatieri che porteranno il tricolore alla Finale Mondiale dell’8-10 settembre 2017, a Rimini.

 

120 gelatieri da tutta l’Italia

I professionisti del gelato sono giunti da tutta la Penisola, dal Piemonte (6), Lombardia (12), Trentino Alto Adige (1), Friuli Venezia Giulia (3), Veneto (5), Liguria (3), Emilia Romagna (9), Toscana (12), Umbria (2), Lazio (12), Abruzzo (4), Basilicata (1), Campania (6), Marche (4), Puglia (9), Sicilia (21), Calabria (9), Sardegna (2). Un confronto acceso tra le miglior “mani” del gelato italiano, che ha fatto emergere le storie di ognuno dei concorrenti coinvolti, con l’appena quindicenne Corinne Cafiero, della gelateria Primavera di Sorrento (NA) che ha gareggiato accompagnata dal padre. Emilio Panzardi della Gelateria Emilio di Maratea (PZ) e Gianfrancesco Cutelli della Gelateria De’ Coltelli di Pisa pluripremiati e insigniti dei preziosi Tre Coni della guida del Gambero Rosso. Eugenio Morrone de Il Cannolo Siciliano di Roma, trionfatore e vincitore europeo dell’edizione 2016 di Gelato Festival. Yuri Pavic, croato, fuggito dal suo Paese in guerra nel 1993, che ha coronato il sogno di diventare gelatiere aprendo L’Arte del Gelato a Legnano (VA). Ma c’erano anche i finalisti mondiali della prima edizione di Gelato World Tour che hanno partecipato con una nuova ricetta, come Alessandro Lancierini della gelateria Fiore di Suzzara (MN), arrivato addirittura terzo sul podio mondiale nel 2014, ed Emanuele Montana della gelateria Retrò di Roma, che era tra i 24 finalisti mondiali nel 2014. Un momento alto per la gelateria italiana e per i tantissimi professionisti che hanno saputo confrontarsi con l’emozione della gara, grazie alla puntuale organizzazione di Carpigiani Gelato University con il patrocinio di SIGEP – Italian Exhibition Group e Punto IT.

 

Gelato World Tour. I numeri

Il Gelato World Tour, dal 2013 ad oggi, ha dato vita a 11 tappe internazionali in 4 continenti: Roma, Valencia, Melbourne, Dubai, Austin, Berlino, Rimini (Gran Finale 1^ edizione), Singapore, Tokyo, Chicago e Shenzhen; e comprende l’Italian Challenge con 59 tappe tra il 2015 e il 2017 e il German Challenge con più di 60 gelatieri tedeschi coinvolti a Sigep 2017; totalizzando ben 1.500 gelatieri partecipanti alle selezioni; 60.000 kg di gelato prodotto; 1.000.000 di coppette e coni serviti e 8.000 uscite stampa italiane e internazionali.

 

La gara

La finale italiana di Anzola Emilia (Bo), del 23 e 24 marzo, è stata scandita da un programma serrato, con otto sessioni di degustazione, un rigido disciplinare, e una giuria di giornalisti ed esperti degustatori, che nelle pause fra una seduta e l’altra, hanno potuto visitare il Museo del Gelato Carpigiani, il campus della Carpigiani Gelato University, che rappresenta la più importante scuola internazionale di gelateria scelta da 7.000 studenti ogni anno, e partecipare a diversi eventi collaterali. Una sfida senza esclusione di colpi che ha prodotto l’attesa rosa dei vincitori italiani che parteciperanno al mondiale di settembre. Otto vincitori,che affronteranno i 32 ‘avversari’ provenienti da Asia, Africa, Europa e America, selezionati a loro volta nelle undici tappe internazionali in quattro continenti. Il podio è stato annunciato nel pomeriggio del 24 marzo, mentre si celebrava la Giornata Europea del Gelato Artigianale istituita dal Parlamento Europeo nel 2012 e giunta alla sua quinta edizione.

 

Gli otto premiati che andranno al mondiale:

 

•          Francesca Mombelli della gelateria Il Vizio del Gelato di S. Nicolò (PC) che ha deciso di portare alle selezioni il gusto più amato dai suoi clienti;

•          Alessandro Crispini della Gelateria Crispini di Spoleto, una delle gelaterie storiche della cittadina Umbra;

•          Alessandro Leo della gelateria Alexart di Corato (BA) con il gusto “Crema di Latte all’Olio Extravergine di Oliva” che ha deciso di valorizzare il prodotto d’eccellenza del suo territorio in un abbinamento insolito;

•          Bruno Di Maria della Gelateria Madison di Realmonte (AG) con il gusto “Pistacchio”, un gusto classico per il gelatiere siciliano;

•          Francesco e Salvatore Manuele della gelateria Nuova Dolceria di Siracusa con il gusto “Mandorlivo” un raffinato fiordilatte alla mandorla e torrone con olio extravergine di oliva Tonda Iblea, buccia grattugiata di limone per una nota agrumata e variegatura di cubetti di oliva candita;

•          Daniele Mosca della gelateria Il Gelatiere di Amatrice (RI) con il gusto “Sapore d’Amatrice” che purtroppo non ha più la gelateria dopo il terremoto che ha colpito la sua città;

•          Elisabeth Stolz della Gelateria Osteria contadina Hubenbauer di Varna (BZ) con il gusto “L’anima dell’Alto Adige”, sorbetto di mele biologiche altoatesine, inclusioni di Schuttelbrot croccante e speck caramellato tutto prodotto dalla famiglia Stolz;

•          Silvia Pennati di Formazza Agricola di Formazza (VB) con il gusto “Latte e Menta Selvatica” con ingredienti a km 0 della stessa azienda agricola.

 

a cura di Luca Bonacini

 

 

 

 

 

 

 

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