GPizza a Padova per scoprire la pizzeria fai da te: cliente e pizzaiolo collaborano

28 Ago 2017, 08:30 | a cura di

Pochi minuti di attesa, niente menu e ingredienti scelti a piacere, tra dispenser, monitor e tapis roulant. E la pizzeria fai da te ideata dalla famiglia Gallon, alla periferia di Padova. Il pizzaiolo cura l’impasto, il cliente fa tutto il resto. E paga a peso. Ecco come funziona GPizza. 


In pizzeria come in catena di montaggio

Si potrebbe senza remore parlare di catena di montaggio, lodandone l’efficienza e la praticità, se non fosse che gli ingranaggi perfetti del sistema brevettato a Padova nascondono una pizzeria di ultima generazione. E allora qualche spiegazione in più è d’obbligo. GPizzasi chiama l’insegna inaugurata all’inizio di agosto al terzo piano con terrazza di un’ex concessionaria nella zona industriale di Padova. E l’esperimento è frutto dell’ingegno di una famiglia di imprenditori locali, i Gallon, che nell’ultimo anno hanno perfezionato il sistema con l’ausilio di un’azienda di Camposampiero, la Food Tech, specializzata in tecnologie per la pasta fresca. Nel caso specifico, però, la richiesta che Federico Gallon ha affidato agli ingegneri dello stabilimento padovano non aveva precedenti: realizzare il prototipo di un macchinario, brevettato già due anni fa per prevenire le imitazioni, che guida il cliente nella realizzazione di una pizza fai da te. In pochi minuti. Lo schizzo l’ha ideato Gallon in persona, stimolato dal racconto di un gelato fai da te provato da suo figlio in città; e di fatto non elimina né la figura del pizzaiolo, che dietro le quinte continua a occuparsi degli impasti, né i camerieri, che anzi sono indispensabili per spiegare il procedimento, e sparecchiare la tavola con solerzia quando il pasto è terminato, così che il ricambio sia rapido, e le attese contenute.

GPizza, l’idea

Lo spazio, in realtà, è piuttosto ampio, al pari di una tradizionale pizzeria pensata per macinare numeri: 110 coperti all’interno, e altrettanti sulla terrazza con vista su Padova (la GSky). Ambiente informale, arredato con semplicità, e occhi puntati sul meccanismo che mette alla prova il commensale, garantendogli di farcire la pizza a proprio piacimento. Ma come funziona, quindi, una serata da GPizza? Gli indizi fanno tutti pensare al più classico degli scenari da catena di montaggio: tapis roulant, getti automatici di pomodoro, monitor e dispenser. Ma, assicurano i Gallon, all’impasto lavora un vero pizzaiolo, che in laboratorio si avvantaggia con il lavoro per il giorno successivo: al cliente arriva così un disco precotto, pronto per il secondo passaggio in forno (elettrico), a farcitura ultimata. Un insieme di software e meccanica messo a punto in 7 mesi di lavoro, frutto di un ingente investimento, e poi passato per mesi tra le maglie della burocrazia. Dal 4 agosto però, il sogno (quanto meno bizzarro) di Federico Gallon è diventato realtà: il cliente si registra sul display, scegliendo il tipo di pizza che preferisce, con o senza pomodoro.

Pizza fai da te. Come funziona

Dopo qualche secondo la ritira poco più in là, pronto per arricchirla con gli ingredienti, 26 in tutto: indossati i guanti in lattice li distribuisce sul disco a piacere, poi un nastro trasportatore la porta in forno. Dopo tre minuti la pizza è pronta per la bilancia: il peso determina il prezzo, che quindi non tiene conto di qualità e tipologia degli ingredienti scelti. Si mangia direttamente nel cartone. In abbinamento birra artigianale padovana, e cocktail da sorseggiare in terrazza. E la pizzeria automatica è fatta. Con l’idea di scommettere sull’automatizzazione per favorire la replicabilità del progetto, e lanciare un franchising. Fuor di romanticismo – sebbene ci piaccia continuare a pensare alla pizza come a un prodotto che non può fare a meno dell’esperienza e della passione del pizzaiolo che la crea, intrinsecamente legata alla manualità dell'artigiano – sotto il profilo imprenditoriale l’idea potrebbe prendere piede, a patto di risolvere alcuni intoppi. Tra i primi clienti, infatti, qualcuno lamenta una cottura non sempre adeguata, che può penalizzare gli ingredienti e il risultato finale; altri, invece, apprezzano la digeribilità dell’impasto, ancora in fase di perfezionamento. L’originalità della proposta riuscirà ad avere la meglio?

 

GPizza | Padova | via Nona strada, 19 | tel. 049 7811343 | dalle 19 | www.gpizza.it

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